Speranza: «Un italiano su tre ha avuto una dose di vaccino. Ora l'italia riparte»

Speranza: «Un italiano su tre ha avuto una dose di vaccino. Ora l'italia riparte»
Martedì 18 Maggio 2021, 11:54 - Ultimo agg. 17:50
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«Ieri c'è stato un passo decisivo in Cdm per leggere questa fase nuova che stiamo vivendo. Stiamo disegnando un orizzonte che ci porterà fuori dall'emergenza» e «oggi abbiamo gli strumenti che prima non avevamo: siamo arrivati a 28 milioni di dosi di vaccino Covid-19 somministrate e un cittadino su 3 ha avuto una dose» ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto all'evento Gli italiani e l'agricoltura al tempo del Covid, promosso da Coldiretti. 

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«Si apre una fase di ripartenza e di rinascita e non c'è niente di più bello. Ci sarà da oggi un percorso di riaperture un passo alla volta e con i piedi per terra. Nella stagione che si aprirà dovremo ancora continuare a investire su quello che è salute: sull'agricoltura di qualità e sul Servizio sanitario nazionale universale capace di prendersi cura di tutti» ha proseguito il ministro. Nella stagione che si aprirà dovremo continuare ad investire sul nostro Servizio sanitario nazionale, come sto provando a fare, perché abbiamo capito quanto conti avere un servizio sanitario universale e capace di prendersi cura di tutti e di non lasciare indietro nessuno. E nei prossimi giorni voglio investire il più possibile anche sulle patologie diverse dal Covid. Dobbiamo recuperare alcuni ritardi, in questi mesi tanti screening e tante visite e interventi non sono stati fatti perché c'era il Covid e le nostre strutture erano pesantemente impegnate sul Covid.

Per questo ho chiesto che nel prossimo decreto Sostegni ci siano 500 milioni per recuperare questi esami e visite» ha ripetuto. «Abbiamo la lezione del Covid che ci ha insegnato tanto e non dobbiamo sprecare questa occasione, che significa investire sulla salute, sull'agricoltura, sul Ssn, sulla prevenzione e sulla qualità dell'alimentazione», ha poi detto Speranza.

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«Nei nostri programmi di sviluppo si parla sempre di One Health, l'idea è che l'agricoltura è salute. Il rapporto tra la salute dell'uomo, l'ambiente, la qualità della vita degli animali sono tutte cose connesse. Questo è l'approccio che ci deve guidare. La battaglia è tutelare la qualità dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole, e deve essere fatta con trasparenza». E ha concluso: «Nei mesi che vengono dobbiamo fare ancora di più, investire sulla salute, sulla prevenzione. La qualità dell' alimentazione è un pezzo fondamentale della prevenzione. Nei mesi che verranno, abbiamo tanti fondi, possiamo progettare un nuovo disegno dell'Italia e dell'Europa. La prima mattonella di questa sfida è la salute intesa nel senso più largo possibile, non solo come assenza di malattia ma come benessere quotidiano delle persone. Che si costruisce non solo con buoni ospedali e presidi, ma anche con la capacità di offrire una qualità della vita all'altezza delle aspettative di ciascuno. Anche l'agricoltura fa parte di questo progetto». 

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