Cristo Lgbt al Pride di Roma, Meloni: «Perché offendere la fede?»

"Cristo Lbgt" al Pride di Roma. Meloni: «Perché offendere la fede?»
"Cristo Lbgt" al Pride di Roma. Meloni: «Perché offendere la fede?»
Domenica 27 Giugno 2021, 10:19 - Ultimo agg. 28 Giugno, 10:06
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Si è fatto immortalare con tanto di corona di spine, stimmate colorate e lenzuolo e mascherina arcobaleno. Ad "aprire" il pride Lgbt di Roma, c'era un "Cristo Lgbt" che accompagnava lo striscione («orgoglio e ostentazione» in testa al corteo che ha sfilato per le strade della capitale. Con lui anche un "papa Francesco" mascherato con la scritta «sì al Ddl Zan».

Roma Pride, folla in piazza e slogan pro Ddl Zan: «Vogliamo i nostri diritti». Cortei in 6 città italiane

La scena ha suscitato la reazione delle parti politiche, prima di tutti quella di Giorgia Meloni: «Leggo che il corteo del Roma Pride è aperto da un ragazzo travestito da Cristo Lgbt, con stimmate colorate e bandiera arcobaleno - ha scritto in un post su Facebook la leader di Fratelli d'Italia -.

Per quanto mi interroghi, non riesco a trovare una risposta a questa domanda: che bisogno c'è di mancare di rispetto a milioni di fedeli per sostenere le proprie tesi? E aggiungo: come si concilia la lotta alle discriminazioni, alla violenza e all'odio con i cori di insulti e minacce contro chi non è d'accordo con il ddl Zan? Se sei convinto delle tue idee e delle tue posizioni, non hai bisogno di insultare nessuno. Io la penso così. Qualcun altro evidentemente no».

Il Pride a Roma 

Protagonisti del pride sono stati i ragazzi, alcuni di Rete Studenti e altri giovanissimi di tutta la capitale. «Per la laicità dello Stato aboliamo il Concordato», recitava un altro striscione. Slogan e insulti contro il Vaticano, ma anche ironia e balli lungo il percorso, con mascherine spesso abbassate e pochissimo distanziamento. «Vogliamo i nostri diritti», «Ddl Zan», «Libertà» tra le frasi più scandite, ma anche «Vaticano vaff...». Sui cartelli, parecchi in inglese, si leggevano frasi come «Sono bisessuale, non confusa». A sfilare le bandiere del Circolo omosessuale Mario Mieli e del neonato Partito Gay con il candidato a sindaco di Roma Fabrizio Marrazzo, che ha avuto un vivace scambio di opinioni con Calenda sulla maternità surrogata davanti alle tv. Più in là le Famiglie Arcobaleno, associazione genitori omosessuali, e le immancabili, imponenti drag queen.

 

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