Autostrada offre mezzo miliardo, il governo rifiuta e va avanti sulla revoca

Autostrada offre mezzo miliardo, il governo rifiuta e va avanti sulla revoca
di Diodato Pirone
Domenica 19 Agosto 2018, 09:30
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l governo, riunito ieri a Genova, non cambia strategia sulla linea dura con Autostrade. E intanto stanzia altri 28,5 milioni di euro per fronteggiare l'emergenza a Genova, aprire cantieri, incrementare il trasporto pubblico su ferro e gomma, garantire alloggi agli sfollati, realizzare percorsi di viabilità alternativa. Sul fronte che si è aperto dopo la tragedia di Genova l'esecutivo giallo-verde ieri ha lanciato questi due nuovi segnali. Mentre Autostrade si mette a disposizione per aiutare le famiglie delle vittime e ricostruire entro la metà del 2019 un nuovo ponte costruendo intanto la viabilità alternativa. Con un tesoretto che per fare fronte alle emergenze conta fino a mezzo miliardo di euro.

Un'«elemosina», come senza mezzi termini la definisce il vicepremier Luigi Di Maio che avverte: «Le loro scuse servono a poco e non vi è modo di alleviare le sofferenze di una città distrutta dal dolore». Insomma, «l'unica strada che il governo seguirà è quella di andare avanti con la procedura di revoca».
 
Il governo, spiega il capo politico del Movimento Cinque Stelle che ha imposto la linea della fermezza all'esecutivo, intende «onorare fino in fondo» la promessa fatta agli italiani forte anche del plauso ricevuto dalla popolazione in occasione dei funerali di Stato delle vittime del crollo. Matteo Salvini, che aveva mostrato perplessità sulla percorribilità della strada della revoca della concessione (ma non mancano perplessità fra altri ministri della Lega), alla fine concorda: «Ho visto che Autostrade ha chiesto scusa e che metterà dei soldi, meglio tardi che mai, ma se qualcuno pensa che con questo possano pagare le loro colpe ha sbagliato, è solo il minimo sindacale».

Il governo intanto si attrezza con le risorse stanziate ieri.

È il secondo contributo che arriva dal governo alla città e alla Regione, dopo i primi 5 milioni già stanziati per cercare di superare la fase di emergenza anche con la gestione delle macerie e dei detriti dovuti al crollo del ponte.

Il consiglio dei ministri in via straordinaria si è tenuto a Genova subito dopo i funerali delle vittime mentre parallelamente si riuniva una conferenza informale dei capigruppo della Camera convocata dal presidente Roberto Fico in cui è stato deciso che il governo riferirà in Parlamento lunedì 27 agosto. Il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, si presenterà davanti alle commissioni competenti e il 4 settembre ci sarà il voto delle risoluzioni in Aula sulle comunicazioni del governo.

Per quella data dovrà essere pronta anche la relazione che il ministro delle Infrastrutture ha ordinato ad Autostrade nella lettera con cui annuncia alla concessionaria l'avvio della procedure per la revoca della concessione dopo il disastro del ponte Morandi.

Proprio in Consiglio dei ministri il presidente Giuseppe Conte ha svolto una relazione sulle iniziative del governo «al fine dell'accertamento della responsabilità del concessionario e delle conseguenze sul rapporto concessorio e sugli obblighi di risarcimento».

La strada sembra insomma tracciata anche se c'è ancora chi, dentro la Lega, si dice dubbioso come il ministro Gian Marco Centinaio. Il titolare del Viminale annuncia invece «un grande piano di opere pubbliche per mettere in sicurezza il paese» mentre il Consiglio non procede ancora alla nomina di un commissario per la ricostruzione.
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