Fisco, pensioni e affitti: il decreto crescita è legge

Fisco, pensioni e affitti: il decreto crescita è legge
Venerdì 28 Giugno 2019, 08:34 - Ultimo agg. 12:27
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Sconti per le imprese, incentivi al settore immobiliare, tutela del made in Italy, ma anche Alitalia, risparmiatori, nuovi fondi ai Comuni, compresi quelli che arriveranno dalla rinegoziazione dei mutui sul debito di Roma. A due giorni dalla scadenza il decreto Crescita diventa legge, con l'ultimo via libera del Senato con fiducia (158 i sì, 104 contrari e 15 astenuti). Un testo più che raddoppiato nel passaggio parlamentare, quasi una manovra con le materie più varie, da Radio Radicale alla riapertura dei termini per la rottamazione fino a un nuovo salva-banche per aiutare la Popolare di Bari a trovare partner per aggregazioni. «È il segnale di un Paese che fa sistema e rilancia l'economia», twitta il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, mentre il dibattito si accende in Aula quando interviene l'ex premier, Matteo Renzi, che accusa il governo «incapace» e «pieno di inciuci», con un capo che è «il vice dei suoi vice». Ecco in sintesi le principali norme del provvedimento.
 



I DETTAGLI
Si parte dal fisco. Fino al 31 luglio si potrà di nuovo aderire alla rottamazione-ter, pagando in un'unica soluzione al 30 novembre, o in 17 rate, la prima sempre il 30 novembre. Riaperto anche il saldo e stralcio. Torna anche il superammortamento al 130%, l'agevolazione per le imprese che fanno investimenti. Scompare invece la mini-Ires al 15%, al suo posto un taglio progressivo dell'aliquota sugli utili reinvestiti che arriverà al 20% nel 2023, anno in cui ci sarà anche la deducibilità piena per l'Imu sui capannoni. Arriva poi il marchio storico per la tutela del made in Italy.
Corposo il capitolo che riguarda i risparmiatori rimasti impigliati nei crac bancari. Corsia preferenziale per i rimborsi sotto i 50mila euro. Allentati i paletti di reddito e patrimonio per accedere ai ristori. Si amplia poi a tutte le moto, i motorini e le microcar l'ecoincentivo per acquisti di elettrici o ibridi. I versamenti Isa (gli indici che consentono di esprimere il grado di affidabilità fiscale riconosciuto a ciascun contribuente) slittano al 30 settembre. Prevista poi una moratoria di sei mesi per le sanzioni sugli scontrini elettronici e raddoppiano le chance di vincere alla lotteria degli scontrini per chi paga col bancomat.

Venendo al debito di Roma, passa allo Stato parte dell'esposizione storica della Capitale (1,4 miliardi). Arriva poi un fondo ad hoc dove far confluire gli eventuali minori esborsi per rinegoziazione dei mutui da parte dell'attuale Commissario al debito di Roma, che serviranno per i debiti delle città metropolitane. Aiuti per Alessandria, Catania e Campobasso. Novità anche per le case vacanza. I comuni verificano le presenze per la tassa di soggiorno attraverso i dati forniti per la pubblica sicurezza. Stretta sugli affitti brevi, con i soggetti residenti in Italia e parte del gruppo responsabili della cedolare secca. Arriva anche il codice unico per tutte le strutture. Per chi non lo pubblica multe da 500 a 5000 euro.
C'è poi un nuovo scivolo che consentirà di andare in pensione fino a 5 anni prima nelle aziende con più di 1.000 lavoratori in fase di ristrutturazione. I costi saranno a carico delle imprese. Si potrà anche ridurre l'orario agli altri dipendenti in cambio di assunzioni. Previsto anche uno sconto di 1 anno sui contributi per le assunzioni di diplomati delle superiori a chi dona almeno 10mila euro per ammodernare i laboratori.
Calciatori e sportivi professionisti che si trasferiscono in Italia potranno pagare le tasse solo sul 50% del reddito ma salta il maxisconto previsto per chi si trasferisce al Sud. Sale invece da 5 a 9 anni la flat tax al 7% modello Portogallo per i pensionati stranieri che si trasferiscono nel Mezzogiorno. Entra poi l'intera proposta di legge sulle semplificazioni fiscali. Unica modifica approvata dalle commissione l'estensione degli sconti per la riapertura dei negozi chiusi da almeno sei mesi nei centri sotto i 20mila abitanti anche ai sexy shop.
Infine l'Alitalia. La partecipazione dello Stato nella nuova compagnia è autorizzata nel limite degli interessi maturati sul prestito di 900 milioni (circa 145 milioni), che non ha più scadenza per essere restituito.
L.Ram.

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