Di Maio: fiducioso su governo cambiamento. Scontro nel Pd, Franceschini: fase nuova. Orfini: stiamo all'opposizione

Di Maio: fiducioso su governo cambiamento. Scontro nel Pd, Franceschini: fase nuova. Orfini: stiamo all'opposizione
Martedì 10 Aprile 2018, 18:58 - Ultimo agg. 11 Aprile, 07:56
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«O si va al governo per cambiare le cose o non ne vale la pena: no ad un governo a tutti i costi e sì a un governo del cambiamento, e su questo sono molto fiducioso». Così il leader 5 stelle Luigi Di Maio in un messaggio su Facebook dove parla delle nuove consultazioni.

Intanto nel Pd si riapre lo scontro sull'atteggiamento da tenere verso il Movimento 5 stell. Dario Franceschini torna a chiedere una nuova fase. «Io credo che non basti assistere a quello che avviene. Nessuno ha vinto in modo tale da poter governare il Paese e allora penso che non basti più soltanto assistere. La prima fase, con la direzione che ha dato la linea dell'opposizione, penso sia stata giusta, ma oggi dobbiamo prepararci a una seconda fase. Non sto proponendo un governo con M5s o di entrare in un governo Di Maio», ha dichiarato l'esponente Pd, a quanto si apprende, nel suo intervento in assemblea dei gruppi dem. 

«Dobbiamo dire in questo momento che l'interesse del Paese, che viene prima di quella del partito, ci porta a contrastare l'ipotesi di un governo M5s-Lega. Dobbiamo fare tutto il possibile nelle condizioni date perché quella cosa non avvenga: evitare la nascita di quel governo, che non conviene al Paese ma penso non convenga neanche al Partito democratico», ha aggiunto Franceschini. Dobbiamo impedire che l'Italia, sono stati ancora parole sue, diventi come l'Ungheria, dobbiamo impedirlo se abbiamo senso di responsabilità. Se nasce un governo sovranista di lunga durata si fanno la legge elettorale e si votano il presidente della Repubblica.

Orfini. Non possiamo non stare all'opposizione. Così, a quanto si apprende, il presidente del Pd Matteo Orfini ha replicato all'assemblea dei gruppi all'intervento di Dario Franceschini, che ha invitato ad aprire una nuova fase nel dialogo sul governo. Qui nessuno - sottolinea Orfini - pensa che voi vogliate fare i ministri in un governo Di Maio ma dobbiamo chiudere il ragionamento di Dario ricordando che il 50% degli italiani ha votato i sovranisti. Noi li abbiamo contrastati nella legislatura scorsa, oggi hanno l'onere primo di tentare di governare l'Italia.

Marcucci. «Il punto è che hanno vinto le elezioni e la realtà li costringerà a governare: il voto degli italiani va rispettato, chi ha vinto deve governare», ha detto, a quanto si apprende, il capogruppo Pd Andrea Marcucci in assemblea dei gruppi Dem. «Ci hanno chiesto di abiurare quattro anni di buon governo: non siamo disponibili a fare alcuna abiura», aggiunge. «È impossibile qualsiasi governo con il M5S, tutto ci divide da loro». 

Martina. «Il Pd non si arrocca sull'Aventino, siamo una forza che pur essendo minoranza parlamentare non si sottrae dal prendere l'iniziativa. Questo è il nostro posizionamento», ha detto poi il segretario del Pd Maurizio Martina all'Assemblea dei gruppi parlamentari Dem. Martina ha ricordato di aver indicato durante le Consultazioni al Quirinale «quattro grandi questioni prioritarie per il Paese: la questione sociale, in particolare occupazione e lavoro, per i ceti più deboli; rafforzamento reddito inclusione contro la povertà».

«Costruiremo da subito - ha aggiunto - una iniziativa concreta per rafforzare questi strumenti». Sul risanamento dei
conti pubblici e della finanza pubblica, ha detto ancora Martina, «non possiamo tornare indietro rispetto a sforzi fatti
in questi anni». Poi c'è il tema dell' immigrazione, «una questione complessa sulla quale abbiamo ottenuto risultati, che vanno proseguiti». Infine l'Europa: il Pd avanzerà proposte su «come l'Italia affronta agenda europea, il nuovo corso possibile che si è aperto in Europa dopo quello che è successo in Francia e in Germania». 

«Non possiamo immaginare la strada proposta da Di Maio, la sua è una logica irricevibile. Pd e Lega non sono certo interscambiabili - ha affermato ancora Martina -. Denunciare questo non significa essere indifferenti a quello che accade. Dobbiamo interpretare fino in fondo una posizione onesta e limpida, dicendo chiaramente che noi siamo parte di una iniziativa che si svilupperà per le vie parlamentari, senza stare alla finestra».

Di Maio. Il prossimo giro di consultazioni «sarà l'occasione per raccontare al Presidente della Repubblica i passi avanti che abbiamo fatto rispetto alle ultime consultazioni. Le forze politiche hanno bisogno di un po' di tempo: sia nella coalizione di centrodestra sia nel Pd ci sono evoluzioni in corso, che io rispetto. Noi siamo pronti a firmare un contratto con gli italiani. Gli altri hanno bisogno di un po' di tempo e glielo daremo, non saremo noi a mettere fretta. L'obiettivo è fare un governo ben fatto e non per tirare a campare», ha detto ancora Di Maio. Il leader del M5S ha sottolineato: «No a un governo a tutti i costi, sì a un governo del cambiamento che si basi su un contratto e su dei punti chiari».

«Noi non siamo mai stati quelli che dicevano "andiamo al governo ad ogni costo". Abbiamo sempre detto "andiamo al governo per cambiare le cose". Ora, la proposta che mi sta facendo Salvini è "fai un governo Salvini-Di Maio-Berlusconi-Meloni". se facciamo questa cosa qua, l'unica cosa che possiamo fare è sederci su una poltrona e passare i prossimi 5 anni a non fare nulla. Perché è l'immobilismo», ha insistito il leader 5 stelle parlando a un incontro a Bojano, in Molise, dove si vota a fine mese. «Io l'ho detto a Salvini: tu devi scegliere se metterci al lavoro e abolire la legge Fornero o stare con Berlusconi e restare dove sei. E lo stesso vale per gli altri», ha aggiunto il leader M5S.

«In Molise diciamo No alle ammucchiate che potrebbero farci rivivere quel film horror che abbiamo visto in Sicilia. Ma è anche un po quello che sto cercando di scongiurare a livello nazionale. Quando mi sentite dire che voglio firmare un contratto per gli italiani ma non con tutti è perché vorrei proprio evitare le ammucchiate», ha affermato ancora il leader 5 stelle.


 

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