Scuole del Sud, scontro sulle parole di Bussetti: la maggioranza è spaccata

di Francesco Lo Dico
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«Non sono contro il Sud, hanno stravolto le mie
parole». Quando il ministro Bussetti tenta di fare
retromarcia, è ormai troppo tardi. Le sue parole sono
diventate già da qualche ora un caso politico che scatena,
oltre all'indignazione delle opposizioni, anche un durissimo
scontro tra Lega e Cinque Stelle ormai a ferri corti
sull'imminente autonomia del Nord. L'affondo del titolare
del Miur in quota Lega, arriva a margine di una visita ad alcune
scuole di Afragola e Caivano. Più fondi per consentire alle
scuole del Sud di colmare il divario con il Nord? «No»,
risponde Bussetti in un video che fa il giro della rete. È
necessario solo «più sacrificio, più lavoro,
più impegno. Vi dovete impegnare forte». Il primo a
reagire è il sindaco De Magistris, che bolla Bussetti come
«il ministro dell'ignoranza». «Toni di
disprezzo e di malcelato pregiudizio per la qualità
dell'azione educativa messa in campo nelle scuole del
Sud», è l'indignata reazione dell'Andis,
l'Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici presieduta da
Paolino Marotta. Ma la sortita del ministro fa saltare anche i
nervi al Movimento. I primi a replicare sono i consiglieri
regionali M5S. «Oltre a offendere la Campania e l'intero
Sud scrivono in una nota - le parole di Bussetti ledono
profondamente la dignità dei nostri insegnanti». Ma
decine di parlamentari grillini chiedono insistentemente ai
sottosegretari dell'Istruzione 5 Stelle, Fioramonti e Giuliano,
ma anche al vicepremier Di Maio, una dura presa di posizione contro
Bussetti. Che arriva alla fine di una serie di telefonate di fuoco.
«Vogliamo credere scrivono i primi due in una nota congiunta
- che il ministro Bussetti nell'auspicare maggior impegno da
parte del Sud, sottintendesse quanto siano stati finora
straordinari proprio l'impegno, il lavoro e il sacrificio di
tutti gli operatori della filiera scolastica e universitaria del
meridione». Poi l'affondo di Luigi Di Maio: «Se un
ministro dice una fesseria sulla scuola, chiede scusa. Punto.
Venire in una delle aree più in difficoltà
d'Italia a dire - usando il voi - che per ridurre il gap nelle
scuole del Sud vi dovete impegnare di più farebbe girare le
scatole anche a un asceta».
Domenica 10 Febbraio 2019, 08:30 - Ultimo aggiornamento: 10-02-2019 11:45
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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