Draghi, incontro con il premier della Libia: si parla di migranti ed energie rinnovabili

Draghi, incontro con il premier della Libia: si parla di migranti ed energie rinnovabili
Draghi, incontro con il premier della Libia: si parla di migranti ed energie rinnovabili
Lunedì 31 Maggio 2021, 17:34 - Ultimo agg. 21:00
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Migranti, energie rinnovabili, costruzione di ospedali. Sono alcuni dei temi discussi nel bilaterale Italia-Libia in cui Mario Draghi ha dichiarato di voler riattivare tutti i memorandum di intesa con il Paese africano. Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi oggi ha incontrato a Palazzo Chigi il Primo Ministro del Governo di Unità Nazionale della Libia, Abdelhamid Dabaiba. «La collaborazione tra il governo del primo ministro Dabaiba e l'Italia continua a essere sempre più fertile e viva. L'Italia rimane a fianco della Libia e la sostiene in questa transizione complessa», ha detto Draghi nella dichiarazione congiunta con il premier libico. Transizione che non può prescindere da una leggee elettorale nel paese africano: «La definizione di una legge elettorale, l'approvazione del bilancio, sono tutti passi istituzionalmente importantissimi e difficili, e l'Italia è accanto alla Libia e al governo del primo ministro Dabaiba. Se tutto va bene, il percorso dovrebbe finire nelle elezioni di fine anno», spiega Draghi che aggiunge: «Credo che altri Paesi europei saranno parte di questo supporto».

Energia e infrastrutture - «Oggi si è toccata la possibilità di una collaborazione sulle energie rinnovabili, ci sono ampie possibilità», ha detto Draghi.  «Il rilancio della collaborazione passa anche attraverso l'effettivo avvio di alcuni progetti infrastrutturali. Penso in particolare alla realizzazione dell'autostrada costiera, che ha anche un valore simbolico, e al ripristino delle infrastrutture aeroportuali per la riattivazione dei collegamenti aerei, non appena gli standard di sicurezza saranno soddisfatti».

Lo dice il premier Mario Draghi nella dichiarazione congiunta con il premier libico Abdulhamid Dabaiba, a Palazzo Chigi.

Ospedali - «Abbiamo parlato di collaborazione nella lotta al Covid. L'Italia si impegnerà nella costruzione di ospedali in Libia e nell'invio di personale sanitario, oltre a ricevere decine di bambini malati di cancro. Si tratta di una cooperazione sanitaria di ampie dimensioni», ha detto il capo del governo.

 

Questione migranti

Sui migranti il premier ha tracciato la visione del governo: «Ritengo sia un dovere morale ma anche un interesse della Libia assicurare il pieno rispetto dei diritti di rifugiati e migranti». «I temi migratori e umanitari rappresentano una priorità, per l'Italia ma anche per la Libia. Abbiamo preso in esame il controllo delle frontiere libiche, anche meridionali, il contrasto al traffico di esseri umani, l'assistenza ai rifugiati, i corridoi umanitari, e lo sviluppo delle comunità rurali», sottolinea il premier.

«L'Italia intende continuare a finanziare i rimpatri volontari assistiti e le evacuazioni umanitarie dalla Libia», ha detto Draghi. E ancora: «L'Italia continuerà a fare la sua parte in termini di risorse e capacità formative, ma serve un'azione dell'Ue determinata e rapida. Al Consiglio Europeo di giugno, su proposta italiana, la migrazione tornerà al centro dell'attenzione politica», aggiunge. Un'azione europea in tema di migranti «sarà anche un modo per strutturare il sostegno alla Libia nella sua opera di ricostruzione del Paese», sottolinea Draghi.

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«Alla base di tutti i progetti» di cooperazione tra Italia e Libia «c'è una necessità, quella di mettere in sicurezza coloro che dovranno mettere a terra questi progetti», dice Draghi ricordando come per esempio nel campo delle rinnovabili «le nostre società sono pronte» a investire.

Cosa ha detto il premier libico

«Grazie all'Italia e all'Ue per tutti gli sforzi e il grande appoggio che ci hanno dato e per il grande lavoro della Guardia Costiera italiana perché il problema dell'immigrazione non si risolve solo nell'area mediterranea ma andando alle radici, a dove parte l'immigrazione, e non è solo una responsabilità libica, maltese o italiana ma comune». Lo ha detto il premier libico Abdulhamid Al Dabaiba, al termine dell'incontro con il Presidente del Consiglio Mario Draghi. 

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