Draghi: «Da Putin atto di follia imprevedibile, la Russia va sconfitta o l'Europa sarà demolita»

L'ex premier ha parlato al Mit di Boston, dove ha ricevuto il premio Miriam Pozen

Draghi: «Europa e Stati Uniti devono garantire la sconfitta della Russia, non ci sono alternative»
​Draghi: «Europa e Stati Uniti devono garantire la sconfitta della Russia, non ci sono alternative»
Giovedì 8 Giugno 2023, 00:34 - Ultimo agg. 12:12
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Europa e Stati Uniti devono «garantire la sconfitta della Russia», «non ci sono alternative», perché una vittoria della Russia «demolirebbe l'Unione europea». È l'allarme lanciato dall'ex premier Mario Draghi, che ha parlato al Mit di Boston, dove ha ricevuto il premio Miriam Pozen. «La brutale invasione russa dell'Ucraina non era un atto di follia imprevedibile» ma «un passo premeditato» di Vladimir Putin e «un colpo intenzionale per l'Ue. I valori esistenziali dell'Unione europea sono la pace, la libertà e il rispetto della sovranità democratica», ha detto Draghi.

Guerra in Ucraina, le parole di Draghi

«Accettare una vittoria russa o un pareggio confuso indebolirebbe fatalmente altri Stati confinanti e manderebbe un messaggio agli autocrati che l'Ue è pronta a scendere a compromessi su ciò che rappresenta, su ciò che è.

Segnalerebbe inoltre ai nostri partner orientali che il nostro impegno per la loro libertà e indipendenza - un pilastro della nostra politica estera - non è poi così incrollabile», ha detto l'ex premier.

«La guerra in Ucraina, come mai prima d'ora, ha dimostrato l'unità dell'Ue nella difesa dei suoi valori fondanti, andando oltre le priorità nazionali dei singoli Paesi. Questa unità sarà cruciale negli anni a venire», rimarca l'ex numero uno della Bce nel suo intervento. Secondo Draghi bisogna «ridisegnare l'Ue, accogliendo paesi come l'Ucraina, i paesi balcanici e dell'est Europa».

Le prospettive

«Vincere questa guerra per l'Europa significa avere una pace stabile, e oggi questa prospettiva appare difficile. L'invasione della Russia fa parte di una strategia delirante a lungo termine del presidente Putin: recuperare l'influenza passata dell'Unione Sovietica e l'esistenza del suo governo è ora intimamente legata al suo successo. Ci vorrebbe un cambiamento politico interno a Mosca perché la Russia abbandoni i suoi obiettivi, ma non vi è alcun segno che un tale cambiamento si verificherà», ha aggiunto Draghi.

Il sistema di difesa europeo

Non solo, serve uno sforzo per arrivare a un sistema di difesa comune europeo. Gli effetti del conflitto si faranno sentire a lungo: «Dobbiamo prepararci a un periodo prolungato in cui l'economia globale si comporterà in modo molto diverso rispetto al recente passato», ci saranno cioè «sempre deficit più alti», perché non si potranno finanziare solo con gli aumenti di tasse le sfide che gli Stati hanno davanti, come l'emergenza climatica.

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