Draghi vola da Erdogan (con 5 ministri): oggi i bilaterali su migranti e grano ucraino

Draghi vola da Erdogan (con 5 ministri): oggi i bilaterali su migranti e grano ucraino
Draghi vola da Erdogan (con 5 ministri): oggi i bilaterali su migranti e grano ucraino
di Francesco Malfetano
Martedì 5 Luglio 2022, 10:01 - Ultimo agg. 14:10
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dal nostro inviato ad Ankara

Migranti, grano ucraino e cooperazione economica. Il governo italiano oggi si sposta ad Ankara per affrontare con i colleghi turchi una lunga serie di dossier. Nel pomeriggio infatti si terrà il terzo vertice intergovernativo tra Italia e Turchia, primo degli ultimi dieci anni. A guidare la delegazione italiana sarà ovviamente il premier Mario Draghi che, dopo aver definito nell’aprile del 2021 “un dittatore con cui bisogna cooperare” il presidente Recep Tayyip Erdogan, ha avviato una lunga operazione distensiva, specie grazie al ruolo centrale rivestito dalla Turchia dall’inizio del conflitto ucraino. Quella di oggi è infatti la terza occasione in cui i due si confrontano dopo un breve bilaterale a margine del G20 di Roma (30 ottobre 2021) e dei vertici Nato di Bruxelles (24 marzo 2022). Assieme al presidente del Consiglio, a testimonianza dell’ampio raggio della cooperazione, sbarcheranno ad Ankara anche i Ministri Di Maio, Guerini, Lamorgese, Giorgetti e Cingolani. Così, dopo una visita al Mausoleo di Ataturk chiusa alla stampa, si terrà una lunga serie di incontri nel palazzo presidenziale della Capitale.

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I DOSSIER 
Vertici durante i quali, spiegano fonti diplomatiche, verranno firmati accordi e protocolli d’intesa.

Dal sostegno alle piccole e medie imprese per favorire l'interscambio (nel 2021 già a 19,4 miliardi di euro) al reciproco riconoscimento delle patenti, fino alla cooperazione in materia di affari esteri e difesa. In tal senso gli occhi dovrebbero essere puntati anche sul progetto franco-italiano di difesa missilistica Samp-t, per cui una partnership con la Turchia era già in piedi, salvo essere stata interrotta dopo gli attacchi in Siria. Ovviamente però il focus sarà sul tentativo di «coordinare gli sforzi sulle conseguenze del conflitto in Ucraina». Draghi, come ha provato a fare fin da subito, cercherà di accelerare ancora la strategia per liberare il grano ucraino bloccato nei porti minati di Kiev. Sul tavolo anche i duplici interessi sulla crisi in Libia e sulla gestione della questione migratoria. Nel 2021 infatti, i migranti irregolari giunti in Italia sulla rotta del Mediterraneo orientale in partenza dalla Turchia sono più che triplicati. Infine, a riconoscimento del ruolo politico di primo piano recitato da Erdogan, l'Italia - da sempre si è fatta portavoce delle istanze turche a Bruxelles - tenterà di rinsaldare anche i rapporti tra Ankara e la Ue, specie dal punto di vista del riconoscimento dei diritti umani.

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GLI SCAMBI
A lavori terminati, a sera, si terrà una conferenza stampa congiunta Draghi-Erdogan in cui si farà il punto sui bilaterali, aggiornando una partnership che nei numeri è già di primo piano.  La Turchia è infatti il primo partner per l’Italia in Medio Oriente e Nord Africa, con le esportazioni italiane che nel 2021 hanno raggiunto il valore di 9,5 miliardi (+23,6%). Non solo. Anche a livello energetico c’è una notevole vicinanza, considerando che il gasdotto TANAP (Trans-Anatolian Pipeline), che attraversa la Turchia da est a ovest per poi collegarsi con la TAP (che arriva sulle coste pugliesi), rappresenta la terza rotta di approvvigionamento di gas per l’Italia dopo i flussi dall’Algeria e dalla Russia, con volumi in aumento del +62.5%.

 

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