Elezioni, Draghi: autunno complesso, governo non si ferma. Letta: costretti a fare alleanze. Renzi: IV va da sola

Elezioni, Salvini: «Chi prende un voto in più sceglie e governa». Letta: «Nessun pareggio, o noi o Meloni»
Elezioni, Salvini: «Chi prende un voto in più sceglie e governa». Letta: «Nessun pareggio, o noi o Meloni»
Martedì 26 Luglio 2022, 09:22 - Ultimo agg. 19:05
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Parte questa settimana la road map degli adempimenti da svolgere in vista della tornata elettorale del 25 settembre sia per le istituzioni che per i partiti. I gruppi politici sono in fermento. Nel centrodestra è già scontro tra i leader per la guida della coalizione, nonostante i sondaggi siano piuttosto incoraggianti. E questa guerra è destinata a non concludersi presto. Continua poi lo sfaldamento di Fi: è di oggi l'ennesimo attacco di Mara Carfagna agli azzurri. La ministra, in un'intervista a Repubblica, non anticipa l'addio - perché «tirerà le somme a breve» - ma bolla coma «irresponsabile» la scelta del partitio del Cav di togliere il sostegno al Governo di Mario Draghi

Azione e Più Europa lanciano il Patto Repubblicano, la premessa di una coalizione che apra anche ad alcuni big usciti da FI e si proponga alle prossime politiche in continuità con l'azione di Mario Draghi. È lui, secondo Carlo Calenda, l'unica persona che «bisogna tenere a fare il presidente del Consiglio», non altri. Il riferimento sottotraccia è all'ipotesi di Enrico Letta candidato premier del centrosinistra.

Così, a stretto giro, il Nazareno replica alla stoccata: «Noi non siamo la destra che litiga su Palazzo Chigi e sugli incarichi prima ancora di fare le liste. Nessuno può avere dubbi su ciò che pensano Letta e il Pd su profilo e caratura di Draghi. Ma non è un tema in agenda ora».

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Elezioni 2022, la diretta

Ore 15.11 - «Di tutto ha bisogno il Paese fuorché del ritorno ad una politica gridata, fatta di slogan, veti incrociati, speculazioni, cesarismi e conflitto muscolare, che negli ultimi decenni hanno paralizzato l'Italia, impedendo innovazioni, riforme, investimenti strutturali. Per questo lancia un appello alla responsabilità e chiede a tutti i gruppi parlamentari, ai partiti, alle altre organizzazioni di rappresentanza, di sostenere già dai prossimi giorni un'agenda sociale che è patrimonio negoziato, conquistato e condiviso dalle forze sociali autonome e riformiste ». È la Cisl, il sindacato di via Po guidato da Luigi Sbarra , a prendere posizione in vista delle prossime elezioni con il documento finale approvato all'unanimità dal Consiglio Generale riunito oggi.

Ore 14.20 - «Per la Lombardia, anche in virtù della legge elettorale, bisogna davvero chiamare a raccolta tutti coloro che credono che questa giunta abbia fatto male: la partita nazionale è una cosa, ed è chiaro che con i 5Stelle per le politiche è impossibile qualsiasi alleanza ma se le elezioni regionali saranno sfasate rispetto alle politiche, ci potranno essere ragionamenti anche di diverso tipo». A dirlo è il capogruppo lombardo del Pd in Consiglio regionale, Fabio Pizzul, che parlando delle regionali del 2023 non esclude a priori l'alleanza con il M5s.

Ore 13:27- Italia viva correrà da solo alle elezioni? «Al momento assolutamente sì», è stata la risposta del leader di Iv Matteo Renzi, intervistato dal Tg5. Perché cambi la decisione, ha spiegato, serve «che qualcuno accetti le nostre idee: se non le accettano, noi abbiamo coraggio, libertà e fantasia per andare da soli. Quando abbiamo mandato a casa Conte e portato Draghi, tutti dicevano che era impossibile. Lo abbiamo fatto. Lo rifaremo».

Ore 13.26 - «Io ho dato la mia disponibilità al centrodestra e la riconfermo. Ovviamente mi aspetto un chiarimento col centrodestra. Credo sia doveroso e urgente»: lo ha detto la vicepresidente della Regione Lombardia Letizia Moratti su La7, rispondendo al presidente Attilio Fontana che in mattinata l'aveva invitata a un chiarimento su quale fosse il campo in cui voleva candidarsi.

Ore 13.23 - «Invece di occuparsi di affari che non lo riguardano, Salvini si preoccupi dell'esodo dei suoi elettori, che hanno abbandonato la Lega negli ultimi due anni al ritmo di un punto al mese. Caro Matteo, il prezzo dell'irresponsabilità, dal Papeete al Draghicidio, si paga. Auguri». Lo scrive Renato Brunetta su twitter.

Ore 13.10 - Il presidente del Consiglio Mario Draghi, durante l'incontro con le associazioni datoriali di oggi, ha ribadito la volontà di coinvolgere tutti in questa fase di emergenza, per fronteggiare la flessione dell'economia e una stagione autunnale che si attende molto complessa. Lo riporta Palazzo Chigi

Ore 13.04 - «Farò di tutto per essere all'altezza del mandato che mi date, non abbiamo interlocutori semplicissimi, non sarà facile, la partita è costretta nei tempi e tutto avviene e in una situazione particolare». Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, nella replica alla direzione nazionale, in corso alla Camera.

Ore 10.17 - «Noi pensiamo ad governo Draghi bis con una forte componente riformista e ci candidiamo a far questo, ma un Paese non si può fermare solo ad una persona per cui se domani Draghi dicesse che non è disponibile allora mi candiderei io. Spiegheremo come intendo governare questo paese». Lo afferma il leader di Azione Carlo Calenda a

Ore 09.25 - «Mai come in queste elezioni il voto italiano sarà il più determinante di sempre nella storia europea. Il voto darà un risultato chiaro e andrà in una direzione o nell'altra, il pareggio non è contemplato. Non c'è pareggio, o vince l'Europa comunitaria o quella dei nazionalismi». Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, nella relazione alla direzione nazionale, in corso alla Camera. «La scelta è fra noi e Meloni».

Ore 09.01- «Meno tempo si passa a litigare e meglio è, sceglieranno gli italiani, che votano il 25 settembre, chi prende un voto in più sceglie, vince, governa. Non capisco dove stia il problema». Lo ha detto Matteo Salvini a Rtl 102.5 replicando alle richieste di Giorgia Meloni sulla premiership. «Passare giornate a discutere sulla leadership e le candidature è tempo perso», ha spiegato il leader della Lega.

Ore 08.50 - L'ultimo report di EuromediaResearch rivela che il 61,8% degli intervistati non si dichiara contento della fine dell'esperienza del governo Draghi, e tra di loro troviamo il 63,2% degli elettori di Forza Italia e il 51,1% di quelli della Lega. Conte (65%), Salvini (58,5%), Grillo (53,5%), Berlusconi (52,9%), Di Maio (46,9%) vengono indicati come i maggiori portatori di 'colpè in questa crisi. Fratelli d'Italia (23,5%) incassa con successo un +1,5% nel giro di una settimana, mentre i suoi alleati pagano il prezzo del momento con un -0,9% per Forza Italia (7,7%) e un -0,6% per la Lega (14%). Sull'altro fronte il Partito democratico, guidato dal segretario Enrico Letta, guadagna un punto percentuale (22,8%), Azione di Carlo Calenda lo 0,6% (5,1%), e Italia Viva di Matteo Renzi lo 0,5% (3,1%). Il M5s è al 9,2% (-1,5%).

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