Comunali, Gualtieri: «Mi aspetto che Calenda mi sostenga». Il leader di Azione: «Nessun 5 Stelle in giunta» «Michetti: «Siamo in testa». E Raggi chiama il candidato Pd

E Raggi chiama gli avversari per complimentarsi

Comunali a Roma, Gualtieri: «Mi aspetto che Calenda mi sostenga»
Comunali a Roma, Gualtieri: «Mi aspetto che Calenda mi sostenga»
Martedì 5 Ottobre 2021, 10:12 - Ultimo agg. 9 Ottobre, 13:09
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La campagna elettorale per il ballottaggio di Roma inizia mentre ancora arrivano le preferenze delle ultime sezioni. Il refrain, che viene ripetuto da più parti, è che non ci saranno apparentamenti, ma nella sostanza le indicazioni voto dei candidati esclusi dal primo turno, Carlo Calenda e Virginia Raggi (o dei vertici del M5s), avranno un peso nella battaglia finale per il Campidoglio. Il dem Roberto Gualtieri, in corsa per il centrosinistra, guarda agli elettori del Movimento anche in un'ottica di convergenze nazionali, ma dice chiaramente di aspettarsi anche il sostegno di Carlo Calenda: «Sarebbe strano il contrario». Ma il leader di Azione, dopo aver incassato in perfetta solitudine il terzo posto nel gradimento dei romani, alza l'asticella e ribatte: «Io non appoggio Gualtieri», in caso «sarà una dichiarazione a titolo personale», ma «non devono esserci i 5 stelle in giunta». 

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Poi, però, aggiunge: «Io non mi sento di destra, non ho mai votato destra».

Pur non essendo arrivato al ballottaggio Calenda, con la sua unica lista (la più votata nella Capitale) ha incassato una percentuale di consensi che sfiora il 20%, superando di poco anche la sindaca uscente Virginia Raggi. Un bottino che ora può far fruttare politicamente, tentando - per esempio - la funzione di grimaldello per scardinare l'asse giallorosso. «Credo che al netto di Roma sia arrivato il momento per il Pd di fare una scelta riformista e abbandonare i 5S al loro destino», afferma. La ricetta del segretario dem Enrico Letta non sembra però andare in questa direzione, anzi: il risultato delle amministrative, a suo avviso, è «la prova» che «si vince se allarghiamo. Chiederemo agli elettori di fare una scelta chiara: o di qua o di là. E lo faremo rivolgendoci innanzitutto alle liste a noi più vicine» come quelle del M5s e Carlo Calenda. 

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Michetti

A quest'ultimo guarda anche il centrodestra, certo che il capo di Azione ha drenato parecchi voti anche dal bacino "naturale" di Michetti. All'indomani della chiusura delle urne, arriva a dargli manforte Giorgia Meloni. FdI, dopo la civica Calenda, risulta il primo partito in città con oltre il 17% dei voti, più del Pd (che con il 16,3% perde qualcosa rispetto al 2016) e più del triplo della Lega, ferma al 5,9%. La leader rivendica gli ottimi risultati ottenuti e ora punta dritto alla vittoria di Michetti, l'avvocato amministrativista con la passione per l'antica Roma, spinto proprio da lei. «Non ho bisogno di "accollarmi" Michetti che è un professionista stimato. Può contare su di me, ma credo anche sul resto del centrodestra. - l'auspicio di Meloni - Questo è un gioco di squadra». Gualtieri, che già in passato aveva escluso una presenza di pentastellati nella sua giunta, ribadisce il no agli apparentamenti, ma confida nell'orientamento dell'elettorato. E si rifà direttamente alle parole del leader del Movimento, con cui ha condiviso anche un'esperienza di governo: «Come ha detto Giuseppe Conte, 'mai con la destrà...». Di certo per i 5 stelle, da anni protagonisti di scontri senza esclusione di colpi con i dem locali, schierarsi non sarà facile. La sindaca uscente Raggi (che ha superato in gradimento il M5s di ben otto punti con le sue civiche) ha messo subito in chiaro, non darà indicazioni di voto. E oggi in un appello ai due sfidanti invoca l'«unità» per il bene di Roma ed esorta al buon governo della città. Diversa la posizione di quei pentastellati che da alcuni mesi sono entrati nella giunta regionale di Nicola Zingaretti. Fino ad ora non si sono mai schierati apertamente con l'ex ministro del Conte bis ma, stando al fuoco amico su Raggi dell'assessore Roberta Lombardi, non erano nemmeno troppo compatti a sostegno dell'inquilina del Campidoglio.

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