Elezioni 2022, Conte vuole sfidare Di Maio a casa sua; i sondaggi: qui l'ultima roccaforte M5S (20%)

Elezioni 2022, Conte vuole sfidare Di Maio a casa sua; i sondaggi: qui l'ultima roccaforte M5S (20%)
di Valentino Di Giacomo
Sabato 13 Agosto 2022, 08:25 - Ultimo agg. 14 Agosto, 09:31
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La data cerchiata in rosso è quella dopo Ferragosto: martedì 16 il Movimento 5 Stelle potrebbe da un lato annunciare le candidature degli esponenti campani scelti tra la società civile contattati negli ultimi giorni e, dall'altro, partire con le consultazioni online - le fantomatiche parlamentarie - per stabilire i nomi di chi ha presentato la propria autocandidatura e si sfiderà a colpi di clic sulla piattaforma digitale di Cinque Stelle.

Una consultazione online che, stavolta, anima più che nel passato la base dei grillini: l'incubo è che i dimaiani superstiti ancora iscritti - che sono probabilmente la maggioranza sulla piattaforma M5s - possano inficiare i risultati delle primarie online facendo convogliare le proprie preferenze su qualche fedelissimo del ministro degli Esteri. Insomma, anziché un grillino del nuovo corso, i Cinque Stelle potrebbero ritrovarsi in Parlamento un fedelissimo del loro «miglior nemico». Timori tenuti in considerazione anche da Giuseppe Conte che, infatti, ha provato a mettere in piedi un controllo preventivo sulle autocandidature giunte nei giorni scorsi e, probabilmente, ne farà ancora un altro qualora le parlamentarie si svolgessero offrendo risultati ritenuti anomali. In Campania, fortino del ministro degli Esteri, la lente d'ingrandimento sarà ancora più scrupolosa nel vagliare i vari profili. Ma a rendere avvincente il confronto-scontro tra Conte e Di Maio potrebbe essere la discesa in campo dell'ex premier nel collegio uninominale che insiste sul territorio di Pomigliano, lì dove potrebbe essere schierato dalla coalizione di centrosinistra il ministro degli Esteri.

Un collegio che recenti sondaggi vedono conteso proprio tra i 5 Stelle (che resiste con oltre il 30 per cento delle preferenze) e il centrosinistra staccato solo di un paio di punti. Ma è chiaro che a fare la differenza potrebbero essere proprio le due personalità che si confrontano: l'ex grillino e capo politico del Movimento 5 Stelle contro quello attuale. Mal che vada Conte ha già annunciato che presenterà la propria candidatura in più collegi e potrebbe quindi avere una sorta di paracadute in qualche listino proporzionale, più complessa la questione per il ministro degli Esteri che avrà difficoltà a farsi eleggere nei listini con il suo partito - Impegno Civico - appena creato insieme a Bruno Tabacci. L'ostacolo è rappresentato dalla soglia di sbarramento al 3 per cento. Sempre a proposito di sondaggi, la Campania si conferma un fortino M5s: qui recenti rilevazioni quotano il partito di Grillo al 20,5 per cento, con percentuali che si innalzano particolarmente nei Comuni dell'hinterland partenopeo. Una buona fetta di voti, anche se alle ultime Politiche i grillini riuscirono ad imporsi sfiorando il 50 per cento delle preferenze.

Intanto, in attesa che gli interessati sciolgano definitivamente le proprie riserve, comincia a comporsi il puzzle degli esponenti della società civile che Giuseppe Conte vuole in campo. Si attende la risposta dell'ex procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero de Raho, che potrebbe correre per il Senato. Gli altri nomi in campo in Campania sono l'assessore di Manfredi, Luca Trapanese; poi nel Salernitano Dario Vassallo, fratello di Angelo, il sindaco di Acciaroli ucciso nel 2010; mentre nel collegio di Avellino e Benevento spunta il nome del Garante dei detenuti della Campania, Samuele Ciambriello, originario del Sannio, al quale i grillini hanno richiesto il curriculum per valutare una sua possibile candidatura da esterno.
 

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