Meloni a Napoli, Rastrelli: «Sud e giovani: servono scelte coraggiose. Priorità a lavoro, infrastrutture e sicurezza»

Meloni a Napoli, Rastrelli: «Sud e giovani: servono scelte coraggiose. Priorità a lavoro, infrastrutture e sicurezza»
di Valentino Di Giacomo
Venerdì 23 Settembre 2022, 07:18 - Ultimo agg. 11:53
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«Napoli ed il Mezzogiorno sono assolutamente centrali nella proposta politica di Fratelli d'Italia, che crede nel Sud come volano di sviluppo e rilancio di tutta la Nazione. Una volta al governo del Paese garantiremo scelte coraggiose e responsabili in grado di eliminare le disparità, creare vera occupazione, sviluppare infrastrutture moderne e garantire finalmente sicurezza sociale ed una migliore qualità della vita». C'è tanto entusiasmo nelle parole del coordinatore cittadino di Fdi, Sergio Rastrelli, per l'arrivo di Giorgia Meloni a Bagnoli dove oggi chiuderà la sua campagna elettorale.

L'incontro di Meloni è prevalentemente incentrato sui giovani e sul Sud. Sul reddito di cittadinanza, non volete abolirlo, ma come bisogna modificarlo? Si può fare campagna elettorale a Napoli dicendo ai ragazzi che il reddito non è la soluzione dei loro problemi?
«Nei confronti dei nostri giovani, abbiamo il dovere morale e l'obbligo politico di scelte di coraggio.

Dobbiamo uscire dalle logiche opportunistiche dell'assistenzialismo, con cui la sinistra ha spesso estorto il consenso sfruttandone vigliaccamente il bisogno. Il reddito ha completamente fallito sul fronte delle politiche attive del lavoro, mettendo sullo stesso piano chi può lavorare e chi non può farlo, sottraendo spesso risorse umane a filiere in difficoltà, ed incentivando forme di parassitismo sociale. Serve invece aiutare chi crea lavoro secondo il più assumi, meno tasse paghi, il principio che intendiamo varare».

Bagnoli è definito storicamente un quartiere operaio. È cambiata la storia? Ora è la destra a rappresentare le istanze degli operai?
«La sinistra ha storicamente fallito, soprattutto qui, in un luogo simbolo. Ha tradito ogni patto con la classe operaia. Fdi interpreta un coraggioso conservatorismo nazionale in grado di rappresentare trasversalmente ogni segmento sociale, a cominciare da coloro che sostengono con la dignità del lavoro questo grande Paese».

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Qui stanno arrivando i leader di quasi tutti partiti. È il segnale che il voto napoletano è in bilico? Fdi può imporsi?
«Registriamo un grandissimo entusiasmo ed una grande voglia di partecipazione e di cambiamento che ci garantirà un risultato lusinghiero. Con un mandato popolare convinto abbatteremo la gigantesca macchina di consenso inquinato della sinistra, condizionato da anni da un articolato sistema di potere e di interessi».

Tra i temi più dibattuti di questa campagna elettorale c'è l'autonomia differenziata su cui preme la Lega. Il vostro movimento, da partito nazionale che tiene alla coesione territoriale dell'intero Paese, è d'accordo?
«Nuove forme di autonomia dei territori, peraltro già introdotte nella nostra Costituzione, possono essere strumento di crescita se declinate nell'ottica di una politica di coesione nazionale che salvaguardi l'identità, l'unità e lo sviluppo armonico della Nazione, introducendo meccanismi perequativi e di bilanciamento che garantiscano sempre il mantenimento di uguali livelli dei servizi essenziali su tutto il territorio nazionale, e che tendano a colmare il divario economico, infrastrutturale e sociale tra le diverse aree del territorio nazionale».

Quali punti prioritari porterà il centrodestra per Napoli e la Campania se andasse al governo? Quali sono i temi da affrontare con più urgenza per questo territorio?
«La nostra leader ha rivolto uno splendido messaggio ai giovani, chiudendo insieme a loro la campagna elettorale, parlando di futuro, merito, lavoro: contro gli infingimenti e le promesse disattese di una sinistra inconcludente, questi obiettivi per il Mezzogiorno sono per noi un impegno solenne».

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