Risiko candidature, Renzi pronto a correre anche a Napoli: sfiderà Bassolino

Risiko candidature, Renzi pronto a correre anche a Napoli: sfiderà Bassolino
di Federica Fantozzi
Venerdì 15 Dicembre 2017, 10:01 - Ultimo agg. 18:40
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Boschi a Torre del Greco, Epifani e Bassolino a Napoli, Minniti in Calabria, D'Alema a Lecce, Grasso a Roma anziché nella sua Sicilia, Renzi ubiquo da Nord a Sud. Per ora sono ipotesi. Questa è solo la «fase istruttoria» si affannano a ripetere tutti i partiti: c'è una nuova legge elettorale con cui fare i conti, una mappa di collegi leggermente ridisegnata, e un quadro politico fluido con le coalizioni in alto mare. Soprattutto a destra, dove Berlusconi e Salvini hanno appena litigato. Eppure, con la fine della legislatura ormai a portata di mano, le candidature sono il tema caldo: 232 deputati e 116 senatori da eleggere nei collegi uninominali, il resto con il sistema proporzionale.

Con una novità di rilievo rispetto al passato: la generale perdita di appeal dei collegi. Nel Pd e in Liberi e uguali molti big saranno candidati in un collegio con il paracadute del listino proporzionale (il Rosatellum consente fino a cinque candidature multiple). Tra i leader, Renzi punta al collegio di Firenze Valdarno e nelle liste in due città (al Nord Milano e al Sud Napoli). Ma non è escluso che, per trainare i Dem, usi tutte e cinque le opzioni a disposizione. Salvini insegue lo scontro diretto con il segretario dem. Berlusconi è incandidabile, Di Maio pensa a Pomigliano D'Arco, Grasso ha già rifiutato la Sicilia nel 2013 (per evitare conflitti di interesse con la sua azione da magistrato) e potrebbe scegliere Roma.

La capitale è una piazza affollata: probabile la sfida tra il premier Paolo Gentiloni e la leader FdI Giorgia Meloni. Ma tra Camera e Senato correranno i Dem Matteo Orfini, Roberto Giachetti e il ministro Marianna Madia, e il capogruppo forzista Renato Brunetta (forse con bis in Veneto). Maurizio Gasparri pensa alle regionali. Mentre la Lega schiererà Francesco Storace e Gianni Alemanno. A Milano dovrebbero battersela Emanuele Fiano (Pd), Pippo Civati (LeU) e l'azzurra Maria Stella Gelmini. In Lombardia potrebbero rimpatriare due eurodeputate forziste, Lara Comi e Licia Ronzulli. Anche Napoli è tutta da assegnare: LeU pensa ad Antonio Bassolino, purché si eviti il confronto diretto con sua moglie Annamaria Carloni, attuale deputata Dem. Al capoluogo campano è molto legato anche Guglielmo Epifani, oggi bersaniano. Per il M5S c'è Roberto Fico; per Fi Mara Carfagna (in alternativa, a Salerno contro Piero De Luca). A Firenze correrà parte del «giglio magico» renziano: Luca Lotti (a Empoli), David Ermini e il segretario locale Dario Parrini.
 
È chiaro che il puzzle si comporrà all'ultimo minuto. In Forza Italia Berlusconi minaccia di falcidiare gli uscenti. I nomi blindati sono un pugno: Niccolò Ghedini in Veneto, Paolo Romani e Maria Rosaria Rossi in Lombardia, Stefania Prestigiacomo in Sicilia. Non è interessato alla candidatura l'ex governatore Stefano Caldoro. Nel collegio di Benevento potrebbe esserci Pellegrino Mastella, figlio di Clemente che lavora alla quarta gamba del centrodestra.

Nel Pd inizialmente Renzi aveva chiesto ai ministri di contarsi nei collegi. Ma adesso al Nazareno si propende per una linea morbida che include il listino proporzionale: Dario Franceschini a Ferrara, Maurizio Martina a Bergamo, Lorenzo Guerini a Lodi, Andrea Orlando a La Spezia, Matteo Richetti a Modena, Roberta Pinotti a Genova, Marco Minniti in Calabria, Graziano Delrio a Reggio Emilia. Debora Serracchiani ed Ettore Rosato scenderanno in campo in Friuli per Senato e Camera; il sottosegretario Davide Faraone a Palermo. Nella difficile Arezzo segnata dalla vicenda Banca Etruria si immolerà l'ex assessore Marco Donati. Maria Elena Boschi sarà probabilmente a Torre del Greco-Ercolano (sostenuta dal sindaco ercolanese Ciro Buonajuto). Piero Fassino non ha ancora deciso se candidarsi, nel caso a Torino. Ambita l'Emilia Romagna: Pier Ferdinando Casini punta alla sua Bologna (in quota centristi alleati del Pd), Pier Luigi Bersani è in dubbio tra Bologna e Piacenza, Vasco Errani a Ravenna. Basilicata divisa tra Dem e LeU: Speranza a Potenza, Pittella a Matera. La tosta sottosegretaria Teresa Bellanova contro D'Alema nel Salento.

Ancora da ritagliare lo spazio per la società civile: Renzi vuole Paolo Siani a Napoli, il virologo Roberto Burioni in Umbria, l'avvocatessa Lucia Annibali nelle Marche (forse contro Laura Boldrini). E Berlusconi vaglia curriculum.
 

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