Elezioni regionali, Toscana e Puglia i match a cui è appeso il governo: «Se perdiamo cade tutto»
In questo momento - sedi sono dati Piepoli - è avanti Fitto in Puglia e Laricchia (candidata M5S) raccoglie più voti del movimento catalizzando su di sé anche i voti della sinistra delusa e contraria a un “Emiliano bis ”. E però - dice Nicola Piepoli - neanche Fitto “brilla” e di conseguenza “assegnamo in questo momento la regione a destra ma coscienti che possano esserci dei ribaltoni”. In Toscana il discorso è diverso rispetto la Puglia perché qui la candidatura della leghista Ceccardi sembra molto più centrata rispetto a quella del dem Giani in riferimento ai rispettivi bacini elettorali. Anche qui però il margine di errore e le “forchette incrociate” ci fanno - incalza Piepoli - propendere per la massima cautela ma assegnando la regione oggi al centro destra. Così si starebbe profilando il 5 a 1, il risultato che terrorizza Zingaretti e anche Conte.
Quello del terremoto sulla segreteria Pd e sul governo.
Ma sarà davvero così? Molti elettori scelgono solo all’ultimo istante come votare e quindi bisogna aspettare ancora per sapere l’esito. I segnali, e questo sondaggio Piepoli ma anche i report commissionati dal governo, sono poco rassicuranti. Naturalmente, determinate sarà l’affluenza in considerazione dell’elevato numero di contagi e dell’effetto Covid-19 che ancora aleggia assai sulla testa di tutti gli aventi diritto al voto. Ma quel che spaventa i partiti di governo - che puntano al pareggio: 3 regioni a noi e 3 a loro - è il ribaltone. E mancano quattro giorni per evitarlo.