Eutanasia, referendum inammissibile. Mina Welby: «Triste e delusa». Salvini: «Bocciatura non è mai una buona notizia»

Cappato: «Male per la democrazia». Salvini: «Bocciatura non è mai una buona notizia»
​Cappato: «Male per la democrazia». Salvini: «Bocciatura non è mai una buona notizia»
Martedì 15 Febbraio 2022, 20:12 - Ultimo agg. 16 Febbraio, 09:40
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Il referendum sull'eutanasia legale per la Corte costituzionale è inammissibile. Secondo la Consulta, non sarebbe preservata la tutela minima costituzionalmente necessaria della vita umana, in generale, e con particolare riferimento alle persone deboli e vulnerabili. Una decisione, quella sulla proposta promossa dall'Associazione Luca Coscioni (e che aveva raccolto oltre 1 milione e 200mila firme) che ha scatenato le reazioni politiche: «Sono dispiaciuto, la bocciatura di un referendum non è mai una buona notizia», ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini

Eutanasia, referendum inammissibile per la Corte costituzionale: «Non preservata la tutela minima della vita»

«La Consulta ha dichiarato il requisito sull'eutanasia inammissibile, a questo punto la questione appare superata - ha detto Giuseppe Conte -.

Ma ieri ragionavamo che il quesito, così come posto, creava un vuoto legislativo poiché il consenso poteva essere acquisito senza controllo. Su questo, ci conforta che noi, con il testo Perantoni, abbiamo un progetto normativo sul fine vita ben articolato. Ora quindi dobbiamo correre più decisi, sollecitare le altre forze politiche per portare avanti il nostro progetto». «Ci piacerebbe fare - continua il leader del M5S - una consultazione online sui referendum, ci prenderebbe un po' di tempo per farlo ma mi piacerebbe anche coinvolgere gli iscritti. Nel M5S funziona in questi termini: si discute ampiamente - ha aggiunto -. Ho fatto ieri una riunione ristretta, ora sto entrando in un'assemblea congiunta di tutti i parlamentari. Voglio estendere questo dibattito a tutti gli iscritti, vedrete già questa sera verrà fuori una proposta molto articolata, all'esito di un dibattito ampio e sereno».

Cappato: una brutta notizia per la democrazia

«Questa per noi è na brutta notizia. È una brutta notizia per coloro che subiscono e dovranno subire ancora più a lungo. Una brutta notizia per la democrazia», ha detto Marco Cappato, dell'associazione Luca Coscioni, dopo la notizia arrivata dalla consulta sull'inammissibilità del Referendum per l'eutanasia legale. «Sull'eutanasia proseguiremo con altri strumenti, abbiamo altri strumenti. Come con Piergiorgio Welby e Dj Fabio. Andremo avanti con disobbedienza civile, faremo ricorsi. Eutanasia legale contro eutanasia clandestina».

Mina Welby: triste e delusa, i più vulnerabili restano inascoltati

«Provo tanta tristezza pensando alle persone più vulnerabili le cui richieste resteranno inascoltate - ha detto all'Ansa Mina Welby -. Io ero sicura che la Corte avrebbe deliberato a favore di questo referendum e sono rimasta molto delusa. Rimane l'ultima "speranza" del Parlamento. Vorrei personalmente fare qualcosa per sensibilizzare al tema, non so ancora cosa».

«Non me lo aspettavo. Dalla Corte costituzionale mi è arrivata una stilettata al cuore. Sono senza parole e molto triste - le parole all'Adnkronos -. Sto pensando a cosa poter fare, vorrei portare avanti l'eredità di mio marito perché era lui che voleva una buona legge sul fine vita. Ora voglio far pressione sui parlamentari perché la legge su cui stanno lavorando diventi una buona legge, che includa tutte le persone che ne avranno bisogno». 

Letta: ora il Parlamento approvi il suicidio assistito

«La bocciatura da parte della Corte Costituzionale del referendum sull'eutanasia legale deve ora spingere il Parlamento ad approvare la legge sul suicidio assistito, secondo le indicazioni della Corte stessa», ha scritto il segretario del Pd, Enrico Letta su Twitter.

L'associazione Luca Coscioni: il cammino verso legalizzazione dell'eutanasia non si ferma

«Il cammino verso la legalizzazione dell'eutanasia non si ferma - in una nota l'associazione Luca Coscioni -. Certamente, la cancellazione dello strumento referendario da parte della Corte costituzionale sul fine vita renderà il cammino più lungo e tortuoso, e per molte persone ciò significherà un carico aggiuntivo di sofferenza e violenza. Ma la strada è segnata. L'Associazione Luca Coscioni non lascerà nulla di intentato, dalle disobbedienze civili ai ricorsi giudiziari, dal corpo delle persone al cuore della politica. Ci rivolgeremo anche alle forze politiche e parlamentari, in questi anni particolarmente assenti o impotenti, e prenderemo in considerazione la possibilità di candidarci direttamente a governare per realizzare le soluzioni che si affermano ormai in gran parte del mondo democratico.Il prossimo appuntamento è per l'11 e 12 marzo a Varsavia, per il Congresso del Movimento paneuropeo Eumans convocato insieme all'associazione Luca Coscioni per aprire un fronte europeo di iniziative per la libertà di scelte di fine vita e per l'abrogazione delle norme proibizioniste a livello europeo. Siamo grati a chi ha dato forza finora alla campagna Eutanasia legale, inclusi quel milione e 240.000 cittadini che hanno sottoscritto i referendum e i tanti che ci hanno sostenuto. A loro, e a tutti i cittadini diciamo che la lotta per essere liberi fino alla fine, iniziata con Piergiorgio Welby 15 anni fa, prosegue».

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