Fico: «In Sicilia qualunque sia il risultato è una vittoria»

Fico: «In Sicilia qualunque sia il risultato è una vittoria»
di Rossella Grasso
Lunedì 6 Novembre 2017, 13:27 - Ultimo agg. 7 Novembre, 09:57
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«In questo momento qualunque sia risultato, per noi è una vittoria». Ha commentato così Roberto Fico, parlamentare 5Stelle mentre ancora si aspetta di conoscere l'esito delle elezioni regionali in Sicilia. «Lo dico con onestà intellettuale - ha affermato - perché il risultato che stiamo avendo noi alla lista e al candidato presidente contro tutto e tutti, contro l'accozzaglia di liste di Musumeci, Forza Italia, Berlusconi, in campo con le cordate, gli indagati e probabili mafiosi, per noi è già una vittoria straordinaria qualunque sia risultato. È una soddisfazione enorme», ha detto, aggiungendo sugli equilibri cittadini: «Io sindaco di Napoli? Il Movimento 5 Stelle è interessato al Governo della città, non c'è dubbio. Poi vedremo chi sarà il candidato». 
 



Intanto il collega di partito Luigi Di Maio ha già annullato il confronto in tv con Matteo Renzi previsto per martedì sera. Fico ha commentato la decisione con ironia, dicendo: «Non è con il Pd che ci dobbiamo confrontare. Io mi voglio confrontare con le persone, con il territorio con quello che abbiamo fatto finora - ha detto - In generale io questi confronti, queste sfide non ho le mai amate né prezzate perché sembra che tutto si debba vivere in un ring televisivo, dove ognuno si spara qualcosa. Abbiamo conosciuto Renzi e ha già fallito sia come segretario del Pd sia come presidente del consiglio e dobbiamo ancora andare alla prova del governo».

Subito arriva dai social la risposta di Matteo Renzi che su Twitter aggiunge: «Un #leader non fugge. Da giorni sapevamo che stavano litigando al loro interno dopo i precipitosi tweet dell'onorevole campano - ha continuato Renzi nel post - Che avevano paura. Ma non credevamo che arrivassero al punto di fuggire così. La loro fuga nasce dalla paura, tutto qui. Avevo preso l'impegno con Giovanni Floris di partecipare a questa trasmissione. Io ci saro', lo stesso. E risponderemo su tutto, dalla Sicilia alle tasse, dai vaccini alle banche, dall'economia alla politica estera. So di giocare in trasferta. Ma un leader che vuole governare l'Italia deve far fronte a enormi sfide: terrorismo internazionale, sicurezza globale, disoccupazione, lotta alla corruzione. Se un leader che vuole governare l'Italia con queste sfide ha paura di uno studio televisivo, semplicemente non è un leader».

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