«Ringraziamo il presidente del Senato Roberto Fico per aver espresso profondo rispetto per la scelta di Elena, accompagnata in Svizzera da Marco Cappato per accedere al suicidio assistito. Il presidente Fico esprime rammarico per il fatto che (neanche) in questa legislatura il Parlamento non abbia approvato una legge sul fine vita, che secondo lui sarebbe stata necessaria per dar seguito alla sentenza della Corte costituzionale e per rispondere alle sofferenze delle persone. Due inesattezze su due». Lo dichiara Filomena Gallo, avvocato e segretario nazionale dell'Associazione Luca Coscioni.
«Non occorre nessuna legge - spiega - per dare attuazione ad una sentenza della Corte costituzionale che per sua natura è direttamente applicabile dal giorno successivo alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale ed ha forza di legge.
«Inoltre - aggiunge Gallo -, la legge a cui il presidente della Camera fa riferimento è una legge che non avrebbe comunque permesso ad Elena di accedere al suicidio assistito legalmente in Italia. Questo perché Elena, come molti pazienti oncologici terminali, non aveva trattamenti di sostegno vitale in corso, condizione prevista dalla Corte costituzionale in quanto 'ritagliatà sul caso di Fabiano Antoniani, e ribadita dal testo di legge di cui parla Fico».