Forza Italia, la rivolta del Sud: Berlusconi lancia Carfagna coordinatrice del partito

Forza Italia, la rivolta del Sud: Berlusconi lancia Carfagna coordinatrice del partito
di Valentino Di Giacomo
Giovedì 15 Marzo 2018, 10:30 - Ultimo agg. 11:52
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La «questione meridionale» scoppiata dentro Forza Italia sarà affrontata in successive riunioni, ma Berlusconi sta già lavorando ad un piano per riconoscere ai parlamentari eletti al Sud maggiore rappresentanza all'interno del partito. Il malumore, dalla Campania in giù, era emerso immediatamente dopo i risultati elettorali quando i forzisti avevano amaramente scoperto che nonostante nel mezzogiorno Forza Italia era riuscita ad ottenere consensi anche doppi rispetto alle regioni del Nord, erano stati eletti, a causa della legge elettorale, meno parlamentari di quelli del settentrione.

Berlusconi non ha voluto anticipare nulla del suo progetto neppure alla riunione di ieri con i suoi senatori e deputati, ma l'idea sarebbe quella di rafforzare il partito nominando tre responsabili per aree geografiche: Nord, Centro e Sud. Il piano prevede di rilanciare l'azione di Forza Italia stabilendo un rapporto più capillare con i territori. «I tre dovranno però avere bene in mente avrebbe rimarcato il cavaliere ai suoi individuando i compiti di queste nuove figure di partito che questi ruoli avranno onori, ma soprattutto oneri. Il partito deve ritornare a ragionare nuovamente come azienda, ognuno dovrà portare risultati e consensi altrimenti si torna al punto di partenza».

In pole position per guidare la pattuglia meridionale potrebbe esserci Mara Carfagna, ma ovviamente qualora prendesse il via il riassetto di Forza Italia resterà da capire se le altre regioni del Mezzogiorno, che pure hanno ottenuto risultati intorno al 20% dei consensi, lasceranno fare. Del resto proprio il leader di Fi ha sempre agito seguendo il motto «divide et impera» per governare le fibrillazioni in seno al suo partito.
 
L'altra minaccia che si cerca di scongiurare è poi un'alleanza tra il competitor Salvini e il Movimento 5 Stelle. Di qui l'idea di lanciare la campagna «fatevi un amico del M5S», anche su questo punto il leader vuole che nel partito si generi una competizione interna: le regioni da cui arriveranno più «amici grillini» saranno ricompensate con maggior spazio nel partito.

Alla riunione di ieri Berlusconi non ha comunque trascurato le istanze dei parlamentari meridionali e si è soffermato lungamente a parlare di Sud. «La Sicilia ha detto il cavaliere è una terra in agonia, ci sono stato per la campagna elettorale delle regionali che siamo riusciti a vincere e ho visto troppa povertà e disoccupazione. Da qui nasce il voto per il Movimento 5 Stelle, anche se ha inciso tantissimo che io non fossi candidato». Ha promesso che se il governo di centrodestra vedrà la luce bisognerà ripartire dalla sua idea di un Piano Marshall per il mezzogiorno e sin da subito prevedere sgravi fiscali per le aziende che assumono al Sud. «Servono misure choc ha detto il leader di Fi in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia faremo provvedimenti ad hoc».

Dopo il discorso ai suoi parlamentari, Berlusconi ha poi voluto che si presentassero alla platea, una per una, tutte le nuove donne elette alla Camera e al Senato. Applausi per tutte le new-entry, ma una piccola standing-ovation è arrivata per la 68enne deputata campana Marzia Ferraioli. «Presidente ha detto la parlamentare eletta nel Cilento io sono sicuramente la risposta di chi ci accusa di candidare show-girl e veline», riscuotendo un largo sorriso dall'ex premier. Piccolo siparietto poi a fine riunione tra il cavaliere e il deputato napoletano Paolo Russo che indossava una cravatta regalatagli proprio dal leader. «Paolo ha ammiccato ridendo Berlusconi vedo che hai sempre buon gusto nella scelta». Ancora abbracci e sorrisi, almeno fino alle scelte che cambieranno volto al partito.
 
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