Francesco Giro passa alla Lega, Forza Italia perde un pezzo da novanta: «Ho subito un attacco inaccettabile»

Francesco Giro passa alla Lega, Forza Italia perde un pezzo da novanta
Francesco Giro passa alla Lega, Forza Italia perde un pezzo da novanta
di Mario Ajello
Martedì 14 Gennaio 2020, 12:44 - Ultimo agg. 19:19
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Scrive una lettera ai Colleghi e agli Amici. E va via da Forza Italia. Si tratta di un pezzo da novanta, di un senatore importante, di uno dei parlamentari più ascoltati da Silvio Berlusconi che ha per lui stima e affetto. Parliamo di Francesco Giro. Lascia Forza Italia e va alla Lega. Una scelta personale e politica che denota ancora una volta la crisi che sta travagliando profondamente il partito azzurro. Giro parla di “una mia sospensione dal Movimento politico di Forza Italia e conseguentemente dal Gruppo parlamentare del Senato”. È una scelta dolorosa, uno strappo dopo 25 anni di militanza in Forza Italia, “una ferita del cuore che sanguinerà e temo sanguinerà a lungo. Comunque cerchiamo insieme di non drammatizzare ciò che in fondo irreparabile non è”.

Il ragionamento politico è questo: “Ora ciò che davvero conta è restare uniti nel centrodestra nazionale così come, fin dal 1994, 40 anni esatti dopo la scomparsa di Alcide De Gasperi, ha intuito e voluto, meglio e prima degli altri, un altro straordinario leader carismatico, Silvio Berlusconi, al quale io devo tutto, ogni cosa, ogni successo, ogni privilegio, la mia stessa fortuna politica”. E ancora: “Ma la brutta vicenda di qualche giorno fa mi ha segnato e ora mi è praticamente impossibile far finta di nulla. Ci ho riflettuto per molti giorni. Ma sentirmi dire da un giovane e autorevole e brillante dirigente nazionale di Forza Italia nell’ordine “devi essere cacciato, anzi preso a pedate, anzi cambia mestiere, anzi cambia pusher, anzi sei senatore ancora per poco” beh amici non è solo intollerabile ma è il segnale di una patologia e di un degrado prima nel lessico e poi del pensiero .

E perche tutta questa rabbia verso di me ?”. Per aver pubblicato su Facebook una dichiarazione in cui Giro lanciava una proposta sulla doppia tessera Lega-FI vecchia di un anno e mezzo fa. Giro è un garantista doc. È convinto che, sulla vicenda nave Gregoretti, Matteo Salvini vada difeso “dall’aggressione giustizialista, forcaiola e stalinista, della sinistra , che perde il pelo ma non il vizio”.

Eliminare per mano giudiziaria l’avversario politico per Giro è il tic sono stress che già scattó e ancora scatta contro “il nostro Silvio Berlusconi, e la sinistra ci riprova anche con Salvini che viene addirittura accusato di sequestro di persona e rischia per questo una condanna fino da 15 (quindici) anni di reclusione ....
tutto chiaro? E vengo insultato per averlo difeso?”. E comunque, la Lega accoglie a braccia aperte il senatore Giro anche perché ne conosce il peso e le capacità nelle questioni anche regionali del Lazio. “Abbiamo bisogno di classe dirigente degna di questo nome sia in Parlamento sia nei territori”, dicono ai piani alti del Carroccio. E con Giro dicono che sia un buon inizio.
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