Friuli Venezia Giulia, elezioni: Fedriga “vede” la conferma e sfida Schlein

Moretuzzo sfida il governatore uscente forte dell'allenza Pd-M5s

Massimiliano Fedriga governatore del Friuli
Massimiliano Fedriga governatore del Friuli
di Generoso Picone
Venerdì 31 Marzo 2023, 11:00 - Ultimo agg. 16:09
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Nella cronaca di una vittoria annunciata Massimiliano Fedriga non si fa problemi a ostentare una sicurezza che supera anche la pur minima precauzione scaramantica. Il presidente uscente della Regione Friuli-Venezia Giulia, confortato da sondaggi che gli assegnano più della metà dei voti totali, una forbice che va tra il 57 e il 67 per cento, allora può tranquillamente affermare che «Elly Schlein è una novità che non mi preoccupa, non penso che le elezioni regionali possano essere condizionate dalla sua discesa in campo». Da parte sua, Massimo Moretuzzo, lo sfidante che guida una coalizione di centrosinistra allargata al M5S, si affida a Edgar Morin quando segnala i casi nella storia in cui ciò che non era previsto accadesse è invece accaduto e annuncia: «Faremo di tutto per far vincere l'improbabile». Che è operazione complicata, specie in una zona dove alle politiche di fine settembre la destra è arrivata al 43,79%, conquistando tutti i collegi uninominali. Oggi a provarci interverrà direttamente Schlein, al fianco di Morettuzzo nel tour di chiusura.

Si voterà domenica 2 e lunedì 3 aprile, alle urne andranno circa un milione di elettori chiamati a scegliere tra quattro candidati alla presidenza di Palazzo Oberdan.

C'è Fedriga, che il 29 aprile 2018 si affermò con il 57,09%, e ora è sostenuto da 5 liste e 225 candidati: lista Fedriga, Forza Italia Berlusconi per Fedriga, Partito popolare europeo, Lega per Salvini premier, Fratelli d'Italia e Autonomia responsabile.

C'è Moretuzzo, già capogruppo del Patto per l'Autonomia in consiglio regionale, imprenditore nell'edilizia, il quale ha il supporto di Pd, Patto per l'Autonomia, M5S, Alleanza Verdi-Sinistra, Civica Fvg, Unione Slovena, Articolo Uno, Open Fvg e Adesso Trieste articolato in 6 liste e 223 candidati. C'è Alessandro Maran, candidato del Terzo polo che proviene dal Pci, ex segretario del Pds e dei Ds, parlamentare dell'Ulivo, poi senatore con la lista Monti per passare quindi con Matteo Renzi: in corsa con 3 liste e 44 candidati di Azione, Italia Viva, + Europa e Renew Europe. C'è Giorgia Tripoli di Insieme liberi, che raccoglie protagonisti delle battaglie contro i vaccini obbligatori, ma anche sindacati indipendenti e associazioni del settore solidale: una sola lista di 44 candidati.

Insomma, la prima prova elettorale per il Pd guidato da Elly Schlein si svolge su un terreno particolare, tanto da mostrarsi non automaticamente esportabile sullo scenario nazionale. Certo, potrà essere valutata l'alleanza larga dei dem con i cinquestelle. Però nel Pd oggi di Schlein che ha vinto alle primarie aperte, mentre i dirigenti avevano sostenuto Stefano Bonaccini e non più di Riccardo Illy o di Debora Serracchiani prende forma la consapevolezza delle difficoltà del momento. Spera Moretuzzo: «Io sento che prevalgono energie diverse che chiedono novità. Non credo che il Pd mi sostenga per perdere meglio senza uscire sconfitto». 

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La sensazione, comunque, è che lo scontro vero sia tutto dentro il centrodestra. Giorgia Meloni in cinque anni è schizzata dal 5,47 al 26%, mentre Salvini è crollato dal 34,8 all'8,7% e Berlusconi è sceso dal 12,1 al 8,1%. Il voto costituirà una sorta di verifica dei poteri all'interno del mondo leghista: per questo motivo il governatore uscente, che ha superato il collega veneto Luca Zaia nella candidatura al dopo-Salvini nella Lega, ha lanciato la sua lista, sottraendo big al suo stesso partito non senza provocare malumori. Il fatto è che Fedriga, temperati i furori che nell'ottobre 2015 gli avevano fatto subìre, da presidente del gruppo, una sospensione di 15 giorni in Parlamento in Parlamento a causa delle continue intemperanze nei confronti dell'allora presidente della Camera, Laura Boldrini, oggi è un uomo di governo moderato e pacato nei toni. Dall'ospedale San Raffaele dove è ricoverato, è giunto il sostegno di Silvio Berlusconi il quale ha inviato una lettera agli elettori pubblicata dal quotidiano Il Piccolo di Trieste. Ha invitato a sostenere Fedriga e Forza Italia. In particolare ha rivendicato che «solo un centro-destra liberale può garantire al Friuli Venezia Giulia e all'Italia l'uscita dalla crisi». La Regione «non può essere esclusa dall'alta velocità ferroviaria e l'adeguamento della rete autostradale deve essere realizzato nel modo più sollecito», ha aggiunto. Non è sfuggito che il ministro delle Infrastrutture sia Matteo Salvini

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