Ponte Genova, fissata ultima campata. Conte: «L'Italia si rialza, mai più una tragedia così»

Genova, varo del ponte. Il premier: «L'Italia si rialza, mai più una tragedia così»
Genova, varo del ponte. Il premier: «L'Italia si rialza, mai più una tragedia così»
Martedì 28 Aprile 2020, 12:00 - Ultimo agg. 14 Febbraio, 15:17
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«Lo Stato non ha mai abbandonato Genova. Lo abbiamo solennemente detto a poche ore dalla tragedia: ero già qui e abbiamo detto subito che Genova non sarebbe stata lasciata sola. Questa presenza è doverosa ma sono qui anche con grande piacere perché oggi suturiamo una ferita». Lo ha detto il premier Giuseppe ConteGenova alla cerimonia per la ricostruzione del ponte, accompagnato dal ministro alle Infrastrutture Paola De Micheli. «Non parliamo di pagina chiusa. Noi familiari delle vittime abbiamo bisogno di tempo e, soprattutto, di giustizia», ha detto il comitato delle vittime del crollo.

«La ferita di Genova non potrà essere completamente rimarginata perché ci sono 43 vittime e noi non dimentichiamo. I giudizi di responsabilità che sono nati da quella tragedia non si sono ancora completati e devono completarsi», ha poi detto Conte. «Siamo convinti che non sia un'illusione quella di cambiare il mondo. Credo che vedere quest'opera quasi realizzata» «sia un segnale straordinario che anche in questo tempo difficile possiamo ogni giorno continuare a cambiare il mondo», ha spiegato la ministra dei Trasporti Paola De Micheli. «Qualcuno ha parlato di miracolo: credo sia possibile parlare di miracolo, senza enfasi, perché c'è il lavoro di tanti qui: torneremo per l'inaugurazione perché questo progetto è pressochè completo», ha proseguito il premier.

«Oggi sicuramente è una giornata importante, c'è tanta felicità. Ma dobbiamo ricordarci che tutto parte da una tragedia. Ci sono 43 vittime. Ci sono le rispettive famiglie che giustamente ancora aspettano giustizia», ha fatto sapere il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

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Venti mesi di lavoro prima per la demolizione dei resti del ponte Morandi, crollato il 14 agosto 2018, e poi per la ricostruzione, su progetto dell'archistar Renzo Piano e in questi minuti salirà anche l'ultimo tassello che collegherà le due sponde della Valpolcevera, levante e ponente. Oggi l'ultima campata da 44 metri per un peso di 800 tonnellate completerà il tracciato del ponte, 1067 metri di lunghezza. La trave, che ha iniziato la sua salita in quota ieri, ha percorso 5 metri l'ora.Verrà assemblata al resto del viadotto, sollevata in quota per l'ultimo metro e mezzo tramite gli strand jack, martinetti idraulici già utilizzati in altre fasi dell'opera. In una Genova bagnata da una pioggia sottile nell'area del cantiere sono stati allestiti due gazebo bianchi per consentire una cerimonia sobria che celebrerà la fine della costruzione del tracciato.

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Il ponte di Genova «credo sia anche il simbolo di un'Italia che ce la fa a ripartire», ha detto il commissario per l'emergenza e presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. «Credo che questo sia qualche cosa di più di un ponte. È utile a questo paese. È la dimostrazione che insieme possiamo fare tante cose», «la dimostrazione che chi pensa che una cosa non sia possibile farebbe bene ad astenersi dal disturbare chi la sta facendo». Il varo «è un messaggio per Genova e anche per l'Italia. Questo modello con cui abbiamo lavorato, costruisce un futuro anche per l'Italia, soprattutto uscendo da un periodo come questo. Sono sicuro che riusciremo a vincere la sfida, come abbiamo vinto questa», ha sottolineato il commissario per la ricostruzione del Ponte di Genova e sindaco di Genova Marco Bucci.

 



«Se d'ora in poi cambierà il modo in cui verranno gestite le infrastrutture, allora questo ponte sarà un momento di svolta. Ma non parliamo di pagina chiusa. Noi familiari delle vittime abbiamo bisogno di tempo e, soprattutto, di giustizia». Così Egle Possetti, referente del comitato Vittime del Ponte Morandi, sul completamento del nuovo ponte di Genova. «Oggi è una giornata di sensazioni contrastanti, perché osservare un ponte che torna su e sentirsi rinnovare il ricordo di un ponte crollato sono immagini forti che ci ricordano che l'angoscia è ancora viva».

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