Conte a Palazzo Chigi: «Manovra rigorosa e con riforme»

Conte a Palazzo Chigi: «Manovra rigorosa e con riforme»
Conte a Palazzo Chigi: «Manovra rigorosa e con riforme»
Mercoledì 8 Agosto 2018, 12:05 - Ultimo agg. 9 Agosto, 08:36
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«La ragione dell'incontro di oggi è oggettiva: mettere a punto una manovra che sia seria, rigorosa, coraggiosa. Sarà accompagnata da riforme strutturali, in cui noi riponiamo molta fiducia perché siamo convinti che la leva per la crescita economica e lo sviluppo sociale saranno le riforme». Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi.  

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«Per quanto riguarda i rapporti con la Commissione Ue - agggiunge il premier - ci presenteremo a testa alta, io non ho chiesto nessun atteggiamento di favore, abbiamo anticipato le linee direttive, ma non ho mai chiesto una concessione: ci presenteremo con un programma serio, coraggioso, che tuteli i nostri interessi, saremo molto seri, duri, rigorosi ma non irragionevoli e scriteriati».

Vaccini
«La posizione del governo sui vaccini è molto chiara. Ci sono ovviamente delle prescrizioni normative o regolamentari per la scuola dell'obbligo che mi sembrano molto chiare. Al momento, ho parlato con il ministro Grillo, si parla di un emendamento ma non c'è nulla di concreto. Non verrà fuori al momento nessuna specifica circolare: il governo responsabilmente vuole garantire la massima tutela della salute dei nostri piccoli e il diritto all'istruzione differenziando tra scuola dell'obbligo e scuola non dell'obbligo».

«Mio figlio l'ho fatto vaccinare, l'ho accompagnato io personalmente. E questa è la linea del governo. Ma che ci siano sensibilità diverse dei singoli, in un movimento molto composito, va benissimo».


Migranti
«A noi interessa la soluzione dei problemi e stiamo cercando di evitare che il Mediterraneo sia il cimitero dei migranti. Sull'immigrazione i dati parlano per noi. Abbiamo ridotto gli sbarchi dell'80-85%. Un risultato positivo, questo significa meno rischi per i migranti che attraversano il Mediterraneo», aggiunge. «Abbiamo ottenuto un gran risultato che fino a un attimo prima era insperato, ora stiamo lavorando per massimizzare gli obiettivi».
 



Caporalato. «La legge sul caporalato c'è ma non viene completamente applicata», quindi «dovremo intervenire per rafforzare il quadro delle tutele che sono già previste in quella legge. Il fatto di Foggia non significa che mancano i flussi. Anzi, significa che dobbiamo lavorare contro il lavoro nero - spiega ancora il premier - Noi dobbiamo regolamentare il fenomeno migratorio su base strutturale, di concerto con tutti i Paesi europei. Il Trattato di Dublino era insufficiente, la gestione era legata al solo paese di approdo. Invece oggi tutti i Paesi occidentali europei devono affrontare il tema con regolamentazione e gestione dei flussi europei», aggiunge. «Affronteremo il problema dei flussi in un'ottica complessiva, vogliamo coinvolgere anche gli altri Paesi europei perché non è solo un problema italiano».

Rai
Quella di Marcello Foa «la ritengo una figura di gran valore, ha un curriculum professionale di tutto rispetto». «Ritengo sia una persona assolutamente adeguata» per la presidenza della Rai, «un professionista serio, responsabile e adeguato per come l'ho valutato sul piano curriculare».

Caso Alitalia. «Il ministro Tonineli ha già anticipato il suo proponimento di poter conservare una compagnia di bandiera.
Ora bisogna misurarsi con le possibilità concrete. Ci stiamo lavorando. Ora - ha aggiunto Conte - Toninelli sta cercando di costruire le premesse per arrivare a questo risultato e poi dovremo confrontarci per valutare se queste premesse sono concrete e dovremo confrontarci con una realtà di mercato, con gli investitoti e i partner che potrebbero essere interessati a questo progetto».


«Rai: come se ne esce? Il presidente del Consiglio non ha una formula da offrire: valuteremo. Ma anche cambiare in questo momento, se il cda non dovesse ritenere, tra tutte persone assolutamente qualificate, di individuare una figura da indicare come presidente, non è facile: non si può costringere qualcuno alle dimissioni. È una situazione delicata, valuteremo nel modo migliore, senza forzature. Auspichiamo una soluzione con tranquillità e nel rispetto delle prerogative, auspicando un dialogo tra forze politiche».

 

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