Gli stranieri in Italia portano seggi:
il Nord ne strappa due al Sud

Gli stranieri in Italia portano seggi: il Nord ne strappa due al Sud
di Marco Esposito
Martedì 9 Aprile 2019, 09:21 - Ultimo agg. 16:00
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Non votano. Ma contano. I cinque milioni di stranieri residenti in Italia hanno un loro peso nella geografia elettorale nazionale, pur non avendo la possibilità di dire la propria. E quel peso è in grado di spostare seggi da una circoscrizione all'altra: nelle prossime elezioni europee del 26 maggio il conteggio degli immigrati ai fini dei riparto dei 76 seggi che spettano all'Italia fra le cinque circoscrizioni provoca ben quattro spostamenti, rispetto ai valori spettanti se si considerassero soltanto gli italiani. Due circoscrizioni guadagnano un seggio in più: il Nordest che passa da 14 a 15 e il Centro che sale anch'esso da 14 a 15. Due circoscrizioni perdono rappresentanti: l'Italia meridionale scende da 19 a 18 e l'Italia Insulare da 9 a 8. In pratica il Mezzogiorno cede due rappresentanti in favore del Centronord, per tener conto della diversa distribuzione dei migranti lungo la penisola, con intensità maggiore dove vi sono maggiori opportunità di lavoro.

 

La regola che per attribuire i seggi contano i residenti, e non gli aventi diritto al voto, in Italia è vecchia quanto la Repubblica. Un meccanismo che in passato ha favorito i territori con più bambini e ragazzi perché - anche se i minorenni come è ovvio non hanno la possibilità di esprimere il proprio voto - il loro numero comunque aveva un peso nel conteggiare i rappresentanti di ciascun territorio. Per molti decenni invece la presenza di stranieri in Italia è stata assolutamente marginale. Nel censimento del 1981 gli immigrati erano appena 321mila, passati a 625mila nel 1991 e a 1,3 milioni nel 2001. Ma è il decennio successivo a far registrare un vero e proprio boom con gli oltre 4 milioni in anagrafe al 9 ottobre del 2011.

Oggi gli immigrati sono sopra i 5 milioni ma il censimento di riferimento ai fini elettorali è ancora quella del 2011. In quell'anno gli immigrati erano 4.027.627 e se la loro distribuzione fosse stata omogenea rispetto alla popolazione italiana ciò non avrebbe spostato la distribuzione dei seggi. Ma la presenza di stranieri (un chiaro indicatore di ricchezza) vede una netta differenza Nord-Sud con la circoscrizione Nordovest a quota 2,4 milioni; il Nordest a 1,1 milione; il Centro poco sotto il milione mentre la presenza di stranieri è minima nell'Italia Meridionale (385mila) e in quella Insulare (155mila). Il peso del Meridione rispetto ai 76 seggi che spettano all'Italia scende da 18,64 (da arrotondare a 19 seggi) a 17,87 (arrotondato a 18). La circoscrizione insulare cala da 8,90 a 8,49 e quindi con gli arrotondamenti da 9 a 8. I seggi persi dal Sud sono recuperati dal Centro e dal Nordest ma non dal Nordovest che passa da 19,67 a 20,16 il cui arrotondamento non si sposta da 20.

IL TRAVASO
Il travaso di seggi da Sud a Nord peraltro si accentuerà con le prossime elezioni perché il censimento del 2021 registrerà non solo l'incremento di residenti stranieri verificatosi nel frattempo, ma anche gli effetti della denatalità nel Mezzogiorno unita al persistente flusso di migranti per ragioni di lavoro e ormai anche di studio. In ogni caso, il fatto che i migranti abbiano un peso elettorale invita a una riflessione. Chi risiede stabilmente in Italia svolge un'attività lavorativa, si sposa, fa figli, è utente di servizi come la sanità e i trasporti, matura un trattamento pensionistico ed è persino conteggiato al momento di attribuire a ciascun territorio il corretto numero di rappresentanti: dal Comune alla Camera e al Senato, fino al Parlamento europeo. L'unica cosa che non può fare è votare, cioè diventare cittadino italiano, con il diritto di scegliere i propri rappresentanti e anche, nel caso, di proporsi per una candidatura. Ed è curioso pensare che il partito che frena di più nella concessione della cittadinanza è quello radicato nel territorio che più beneficia - sotto diversi aspetti, non ultimo quello del peso elettorale - della presenza di stranieri.
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