Nasce il governo M5S-Lega: Conte premier, Salvini e Di Maio vice; Tria all'Economia, Savona Affari Ue, Moavero Esteri

Accordo 5 stelle-Lega, Conte premier
Accordo 5 stelle-Lega, Conte premier
Giovedì 31 Maggio 2018, 15:38 - Ultimo agg. 1 Giugno, 12:12
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Nasce il governo M5S-Lega. Giuseppe Conte ha ricevuto ieri sera al Quirinale l'incarico di formare il governo dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Conte ha accettato e ha subito presentato la lista dei ministri. Il governo giurerà oggi al Quirinale alle 16. Nell'esecutivo, formato da 18 ministri, di cui 5 donne, ci sono 9 esponenti dei 5 Stelle e 6 della Lega e 3 tecnici.

Il premier. «C'è grande entusiasmo e determinazione. Lavoreremo per ridare fiducia all'Italia. Questo è un grande paese che ha bisogno di ritrovare fiducia». Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte parlando con i cronisti mentre si recava a piedi dal Senato alla sua abitazione. Conte ha deciso di recarsi dal Senato alla vicina pizzeria sotto casa a piedi e non in taxi, che gli uffici del Senato avevano chiamato per lui. Il presidente del Consiglio ha attraversato piazza Navona e ha imboccato via del Governo Vecchio, strada tipica della movida serale del centro. E qui è stato riconosciuto da diverse persone che gli hanno fatto gli auguri.

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I ministri. Salvini e Di Maio avranno gli Interni e il Lavoro-Sviluppo e saranno vice premier. All'economia Giovanni Tria. Enzo Moavero Milanesi agli Esteri. Paolo Savona agli Affari europei. Giulia Bongiorno alla Pubblica amministrazione, Alfonso Bonafede alla Difesa, Elisabetta Trenta alla Difesa, Gianmarco Centinaio alle Politiche agricole. All'Ambiente Sergio Costa. Danilo Toninelli ai Trasporti. All'Università Marco Bussetti. Alla Salute Giulia Grillo. Erika Stefani agli Affari regionali. Alberto Bonisoli ai Beni culturali e turismo. Famiglia e disabili: Lorenzo Fontana. Sud: Barbara Lezzi. Rapporti con il Parlamento e democrazia diretta: Riccardo Fraccaro. Giancarlo Giorgetti sarà invece sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

 

 


«Lavoreremo intensamente per realizzare gli obbiettivi politici anticipati nel contratto, lavoreremo con determinazione per migliorare la qualità di vita di tutti gli italiani», ha detto Conte al Quirinale dopo aver letto la lista dei ministri del suo governo.

A quasi tre mesi dalle elezioni e a un passo dal ritorno alle urne nasce finalmente dunque il nuovo governo gialloverde. Luigi Di Maio e Matteo Salvini, che saranno ministri e vicepremier, siglano l'accordo al termine di un lungo faccia a faccia alla Camera. A sbloccare l'impasse è soprattutto un cambio di ruolo di Savona, il professore anti-euro cui Mattarella aveva negato l'Economia: avrà la delega alle Politiche europee. «È stato raggiunto l'accordo per un governo politico M5s-Lega», recita una nota di Di Maio e Salvini alle sette di sera. «Lavoreremo intensamente per realizzare gli obiettivi del contratto, lavoreremo con determinazione per migliorare la
qualità di vita di tutti gli italiani», sono le prime parole di Conte da premier, dopo aver letto al Quirinale, tre ore più tardi, la lista dei suoi ministri.

«Si è concluso un complesso itinerario», chiosa il capo dello Stato, che domani alle 16 riceverà al Colle il nuovo presidente del Consiglio e la squadra per il giuramento. Nasce un governo politico, dunque. Un governo giallo-verde. Con Di Maio e Salvini vicepremier. E due professori, Conte e Tria, a Palazzo Chigi e via XX Settembre. Nascerà ufficialmente, all'inizio della prossima settimana, con il voto di fiducia in Parlamento di M5s e Lega. Dice «No» Forza Italia, che annuncia «battaglia per i cittadini». E annunciano un'opposizione dura Partito democratico e Liberi e uguali: «Costruiremo l'alternativa - dice Maurizio Martina - al governo populista e di destra che ha un programma pericoloso, antieuropeo e iniquo». Fratelli d'Italia, che era disponibile al «Sì» alla fiducia, sceglie la linea dell'astensione. «Per patriottismo - dichiara Giorgia Meloni - diamo una mano perché l'Italia è sotto attacco
e non ci possiamo permettere il voto a luglio». È questo un passaggio chiave per la nascita del governo: M5s era infatti contrario a dare ministeri al partito di Meloni e solo lo stop di Salvini all'alleata sblocca l'intesa, nella lunga trattativa finale tra M5s e Lega.

 




A riaprire i giochi è stata mercoledì sera la disponibilità data da Di Maio al Quirinale a spostare Savona dall'Economia a un altro ministero. Salvini si prende una notte di riflessione. Poi interrompe la sua campagna elettorale per le comunali e nella mattina di giovedì torna a Roma. Dopo un incontro con Meloni a Montecitorio, si riunisce in conclave con Di Maio per comporre il rebus finale dei ministeri. Restano riuniti l'intero pomeriggio, a un certo punto qualcuno li fotografa su un terrazzo della Camera. Intanto li raggiunge Conte, che arriva in treno da Firenze dopo aver tenuto una lezione all'università.

Alle 19, la fumata bianca. «Forse finalmente ci siamo dopo tanti ostacoli, attacchi, minacce e bugie», scrive Salvini su Facebook prima di partire per un comizio a Sondrio. Dopo pochi minuti Carlo Cottarelli, cui il presidente della Repubblica aveva affidato l'incarico di formare un esecutivo «neutrale» per portare al voto anticipato, sale al  uirinale a rimettere il mandato. «È stato un grande onore servire il Paese anche se per poco. Un governo politico è di gran lunga la migliore soluzione anche per l'incertezza che deriverebbe dalle elezioni», dichiara ringraziando i suoi potenziali ministri. La sala stampa applaude. Mattarella lo ringrazia «per senso delle istituzioni».

Salvini. «Impegno, coerenza, ascolto, lavoro, pazienza, buon senso, testa e cuore per il bene degli italiani. Forse finalmente ci siamo, dopo tanti ostacoli, attacchi, minacce e bugie. Grazie per la fiducia Amici, vi voglio bene e sappiate che avrò bisogno di voi», ha scritto Salvini su Facebook. «Savona? Contento che ci sia», ha poi scritto il segretario della Lega su Facebook.

Cottarelli. «Ho rimesso al presidente il mandato conferito, è stato per me un grande onore essere al servizio del paese anche se per qualche giorno», ha detto Cottarelli dopo aver rimesso il suo mandato da premier incaricato. «Negli ultimi giorni è stata riaperta e si è concretizzata la possibilità di un governo politico. Non risulta più necessario formare un governo tecnico», ha continuato Cottarelli. «La formazione di un governo politico è di gran lunga la migliore soluzione per il Paese - ha aggiunto - anche per l'incertezza che deriverebbe da nuove elezioni. Auguri di cuore al nuovo governo, che spero possa essere formato al più presto».

«Ringrazio le persone che si erano rese disponibili a far parte del mio governo e i dipendenti della Camera e delle altre organizzazioni dello Stato che mi hanno aiutato nella mia attività», ha detto ancora Cottarelli dopo aver rimesso l'incarico. «Mi scuso con voi se sono stato così silenzioso negli ultimi giorni», ha concluso rivolto ai giornalisti, che lo hanno salutato con un applauso.

«Il presidente della Repubblica ha ringraziato Carlo Cottarelli per il senso delle Istituzioni, la serietà e la costante attenzione all'interesse nazionale», ha poi aggiunto Giovanni Grasso, portavoce del capo dello Stato.
 

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