La legge di bilancio per il Sud: investimenti, sicurezza e sgravi

Ci sono anche 75 milioni per il collegamento tra la stazione di Afragola e la rete metropolitana di Napoli

Il ministro degli Affari Europei, Coesione Territoriale e Pnrr Raffaele Fitto
Il ministro degli Affari Europei, Coesione Territoriale e Pnrr Raffaele Fitto
di Nando Santonastaso
Venerdì 23 Dicembre 2022, 07:00 - Ultimo agg. 18:57
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La parte del leone, circa 1,6 miliardi, la fa il pacchetto di misure fiscali deciso dal governo sull'asse Fitto-Giorgetti e destinato alle imprese meridionali. Ma nella Manovra 2022 in chiave Sud ci sono anche altre misure per circa 200 milioni che vanno dal potenziamento della sicurezza nelle città più a rischio sul piano dell'ordine pubblico a nuovi investimenti sulle infrastrutture di trasporto.

Il testo finale della legge di Bilancio vista dal Mezzogiorno non riserva alcuna sorpresa negativa rispetto alle anticipazioni dei giorni scorsi. Buone nuove sono invece arrivate, quasi nelle stesse ore, dal Consiglio superiore dei Lavori pubblici, presieduto dal ministro delle Infrastrutture Salvini, che ha approvato 4,5 miliardi di progetti di fattibilità e definitivi per i lotti dell'Alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria e Palermo-Messina-Catania, entrambe propedeutiche alla realizzazione del Ponte sullo Stretto. Confermata altresì, sempre a margine della Manovra, la copertura attraverso le risorse nazionali del Fondo sviluppo e coesione di Decontribuzione Sud, fresca di proroga Ue a tutto il 2023 per oltre 5,7 miliardi di euro. 

Le misure fiscali per le imprese meridionali, annunciate dalla stessa premier Giorgia Meloni all'inizio del mese, prevedono la proroga per il 2023 del credito di imposta sugli investimenti effettuati nelle regioni del Mezzogiorno per l'acquisto di macchinari; degli incentivi per chi investe nelle Zone economiche speciali; e delle aliquote agevolate per il credito di imposta sugli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione.

«La proroga del Bonus investimenti Sud anche nel 2023 rappresenta un importante sostegno per le imprese del Mezzogiorno. Il credito d'imposta, sin dalla Legge di Bilancio 2016, ha permesso negli anni a tantissime aziende ubicate in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Molise, Abruzzo, Sicilia e Sardegna di affrontare investimenti in beni strumentali nuovi, come macchinari e trattori agricoli. Se corre il Sud, corre il Paese intero», commenta Andrea Borio, presidente di Federacma, la Federazione nazionale dei commercianti macchine agricole.

Che aggiunge: «Ora è necessario un ulteriore sforzo per permettere alle imprese agricole, a prescindere dal regime fiscale di determinazione del reddito, di poter accedere all'incentivo. Come già accade con il Credito d'imposta 4.0 per gli investimenti innovativi, infatti, a nessuna impresa agricola dovrebbe essere precluso l'accesso a questa importante misura». 

Non è l'unico tema sul quale l'azione del governo e del Parlamento può incidere. Mara Carfagna di Italia Viva, ex ministro per il Sud, nel ribadire come sia stato utile il contributo delle opposizioni sul fronte Sud della Manovra, ricorda altri dossier sui quali si può andare avanti: «Ad esempio, alcuni Contratti istituzionali di sviluppo che aspettano solo di essere siglati, come il Cis Grande Salerno e il Cis Acqua, che farebbero arrivare nelle casse di decine di Comuni centinaia di milioni di euro per finanziare opere pubbliche importanti: strade, parchi, case di comunità, asili nido, infrastrutture».

In extremis, come detto, è entrata nella Legge di Bilancio 2022 grazie ad un emendamento del Movimento 5 Stelle una misura che stanzia 12 milioni per la sicurezza delle città, il 60% delle quali destinati al Sud. Saranno spesi in sistemi di sorveglianza tecnologicamente avanzati, software di analisi video per il monitoraggio attivo con invio di allarmi automatici a centrali delle forze di polizia o di istituti di vigilanza privata convenzionati. Viene istituito un Fondo, nello stato di previsione del Viminale, con una dotazione di 4 milioni di euro all'anno per il 2023, il 2024 e il 2025. Con un decreto del ministro dell'Interno, di concerto con quello dell'Economia, sentita la Conferenza Stato-città e autonomie locali, da adottare entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge di Bilancio, verranno disciplinate le modalità di presentazione delle richieste da parte dei Comuni e i criteri per il riparto delle risorse. Fra questi ultimi, si terrà conto in particolare dell'indice di delittuosità della Provincia e del Comune e dell'incidenza dei fenomeni di criminalità diffusa nell'area urbana da sottoporre a videosorveglianza. Di qui la riserva della maggior parte delle risorse agli enti locali di Campania, Calabria, Sicilia e Puglia.

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Risorse in Manovra infine pari a 75 milioni anche per il collegamento tra la stazione di Afragola lungo la Napoli-Bari ad Alta velocità e la rete metropolitana di Napoli oltre che per l'acquisto di nuovi treni. Fondi anche per migliorare i collegamenti aerei da e per la Sardegna e la Sicilia e contrastare il caro biglietti, denunciato di recente dal governatore siciliano Schifani. Istituito un fondo per rimuovere gli svantaggi legati all'insularità con una dotazione di 5 milioni di euro per il 2023 e 15 milioni a decorrere dal 2024. 

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