Grasso: patetico attribuire a me la colpa della sconfitta del Pd

Grasso: patetico attribuire a me la colpa della sconfitta del Pd
Lunedì 6 Novembre 2017, 14:34 - Ultimo agg. 15:21
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«Imputare a Grasso il risultato che si va profilando per il Pd, peraltro in linea con tutte le ultime competizioni amministrative e referendarie, è una patetica scusa, utile solo a impedire altre e più approfondite riflessioni, di carattere politico e non personalistico, in merito al bilancio della fase attuale e alle prospettive di quelle future». Così in una nota il portavoce del presidente del Senato, Pietro Grasso. 

«Micari ha avuto il coraggio di candidarsi, quel coraggio che il presidente Grasso non ha avuto», aveva detto ieri sera subito dopo la chiusura dei seggi in Sicilia il sottosegretario alla Salute, Davide Faraone, commentando i primi
exit poll. 

«Sullo stile e l'eleganza dei commenti di alcuni importanti esponenti del Partito Democratico in merito al coraggio del presidente Grasso non resta che confermare ancor di più le motivazioni per le quali il presidente si è dimesso dal gruppo del Pd: merito, metodi e contenuti dell'attuale classe dirigente del partito sono molto lontani da quelli dimostrati dal presidente in tutta la sua opera a servizio dello Stato e delle Istituzioni», continua la nota.

«Il presidente del Senato - continua il portavoce di Grasso - ha comunicato ufficialmente e con parole inequivocabili l'impossibilità, per motivi di carattere istituzionale, di candidarsi alla Regione Siciliana il 25 giugno scorso. «Non si può certamente addebitare a Grasso - ha proseguito - il fatto che, al di là dell'ardita ipotesi di far dimettere la seconda carica dello Stato per competere all'elezione del Governatore della Sicilia, per lunghe settimane non si sia delineato alcun piano alternativo». 

«Non me la sono presa con Grasso. Credo che se avessimo riproposto il modello Palermo con tutte le liste che hanno sostenuto Leoluca Orlando alle amministrative probabilmente avremmo vinto. La candidatura di Grasso era stata messa in campo all'inizio e ci ha tenuto per settimane in sospeso prima di darci una risposta. Comunque sia se fossimo partiti uniti probabilmente avremmo vinto, questo è un dato oggettivo», ha puntualizzato oggi Faraone.

 
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