Laura Granato (ex M5S) al Senato senza green pass: sospesa 10 giorni. Palazzo Madama: divieto di accesso senza certificato

E scrive su Facebook: «La nostra legittima facoltà di non vaccinarci ha pari dignità rispetto a quella di vaccinarsi»

Laura Granato (ex M5S) entra al Senato senza green pass: lavori in commissione interrotti, poi la sospensione per 10 giorni
Laura Granato (ex M5S) entra al Senato senza green pass: lavori in commissione interrotti, poi la sospensione per 10 giorni
Martedì 19 Ottobre 2021, 14:58 - Ultimo agg. 23:40
4 Minuti di Lettura

Niente scene teatrali in Senato come avrebbe potuto far immaginare l'annunciato arrivo a Palazzo Madama della senatrice no-pass Laura Granato. La parlamentare ex M5s ora in "L'Alternativa c'è", è entrata senza mostrare il green pass, ed è anche riuscita a bloccare per un ora la seduta della Commissione Affari costituzionali. Ma non si è assistito a commessi che trascinavano via la parlamentare, grazie ad una gestione della vicenda da parte dei questori in stile Quinto Fabio Massimo il Temporeggiatore, che ha spiazzato la senatrice no pass.

Il divieto di ingresso

Nelle scorse settimane il Consiglio di presidenza aveva deciso il divieto di ingresso ai senatori privi di green pass.

Ma la deliberazione è stata messa in crisi dalla senatrice Granato, che lunedì aveva annunciato l'intenzione di non ottemperare al divieto. Ed in effetti alle 14 si è presentata ad uno degli ingressi: «Non intendo esporre il green pass», ha detto alla commessa che non ha potuto fermarla, trattandosi di un parlamentare, ma ha avvisato i questori, secondo la procedura stabilita dal Consiglio di presidenza. Granato si è quindi recata in Commissione Affari costituzionali, pensando di venire bloccata in quella sede, come ha spiegato ai giornalisti che la seguivano; ma così non è stato, tanto che la seduta della Commissione è iniziata regolarmente. Solo dopo una mezz'ora al presidente della Commissione Dario Parrini (Pd) è giunta la comunicazione ufficiale dei questori che la collega no pass era presente in Aula, il che lo ha spinto a sospendere la seduta in attesa di direttive. Granato è rimasta seduta nell'Aula della Commissione, anche lei in attesa degli sviluppi.

La presidente Casellati: sospensione immediata

La presidente Maria Elisabetta Casellati ha quindi riunito il Consiglio di presidenza modificando la delibera dei giorni precedenti, alla luce del precedente creato dalla stessa Granato: i senatori privi di green pass verranno bloccati all'ingresso stesso di Palazzo Madama e degli altri palazzi di proprietà (dove i senatori hanno gli uffici), e chi entrerà lo stesso verrà sospeso, con taglio della diaria, per dieci giorni. Decisione, ha detto poi in Aula Casellati, che ha «effetto immediato».

 

La tattica alla Quinto Fabio Massimo il Temporeggiatore è proseguita e visto che la seduta della Commissione non è più ripresa. Granato è arrivata in Transatlantico dove dal monitor ha ascoltato la presidente Casellati che, all'inizio della seduta dell'Assemblea, annunciava la sanzione a suo carico: tuttavia la senatrice non ha tentato l'ingresso in Aula e ha lasciato Palazzo Madama per poter fare una intervista all'esterno. Al questore anziano Antonio de Poli è stato chiesto cosa sarebbe accaduto se Granato avesse opposto resistenza: «ma non lo ha fatto, quindi...» ha risposto con un sorriso ironico de Poli. D'ora in poi, dunque, i no pass saranno bloccati all'ingresso e sarà difficile violare i rigidi controlli. 

L'appello a rifiutare anche i vaccini

La parlamentare, professione insegnante, aveva annunciato ieri che non avrebbe mostrato il suo Green pass per entrare in Senato e oggi ha alzato l'asticella con la campagna per rifiutare il vaccino. «Amici, bisogna partire da qui! Farsi certificare all’hub vaccinale il rifiuto alla somministrazione del vaccino! Il vaccino non è obbligatorio! Nessuno può imporci una terapia sperimentale che ha mietuto anche vittime. Sono almeno 16 le vittime certamente correlate ai vaccini anti-covid, e sappiamo bene che questo dato è fortemente sottostimato a causa della cosiddetta farmacovigilanza passiva e delle rarissime autopsie condotte sui deceduti nell’imminenza della somministrazione della dose».

© RIPRODUZIONE RISERVATA