Il governo Monti subito al lavoro
«Adesso sarà tutta una corsa»/ Video

Mario Monti e Silvio Berlusconi
Mario Monti e Silvio Berlusconi
Mercoledì 16 Novembre 2011, 09:25 - Ultimo agg. 15 Marzo, 23:49
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ROMA - Nasce il governo di Mario Monti. Dopo un incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durato oltre due ore, il senatore a vita ha sciolto la riserva e annunciato la lista dei ministri. Nel pomeriggio, alle 17, Monti e i ministri hanno giurato al Quirinale nelle mani del capo dello Stato.



Il voto di fiducia è previsto domani in Senato alle 20.30 con la prima chiama.
Questi i tempi stabiliti dalla capigruppo: alle 13 il premier interverrà in aula, alle 13.30 sospensione dei lavori per consentire a Monti di consegnare e integrare il testo del suo discorso alla Camera. Dalle 14 alle 18 discussione generale, alle 18.30 la replica di Monti. Alle 19 dichiarazioni di voto e prima chiama sulla fiducia alle 20.30.

Venerdì 18 novembre alla Camera la seduta avrà inizio alle 9.45. Dalle 10 alle 12 discussione generale sulle comunicazioni del governo. Alle 12, in diretta tv, la replica del premier e, subito dopo, le dichiarazioni di voto. La prima chiama sulla fiducia avrà inizio alle 14. Per le 15, massimo 15.30, il governo dovrebbe incassare la seconda e definitiva fiducia.



«Sono soddisfatto - ha detto Giorgio Napolitano al termine del giuramento - Questo governo nasce in un clima positivo, me ne compiaccio. La reazione dell'Europa la vedremo molto presto, ma abbiamo già avuto segnali precisi di fiducia. Prestissimo avremo la conferma di questa positiva predisposizione delle istituzioni europee nei nostri confronti. Mario Monti troverà le soluzioni più idonee per far fronte alla fase di emergenza economica che sta attraversando il Paese. Rivolgo un vivissimo saluto al presidente e ai membri del nuovo governo in vista del difficile compito che li attende in condizioni altamente impegnative».



Napolitano ha evidenziato che la composizione dell'esecutivo è stata «delicata e difficile per la carica di assoluta novità» di questo governo, ma si è detto convinto che «siamo riusciti tutti insieme, e soprattutto il presidente incaricato, a trovare la soluzione più idonea e tale da far pervenire i primi segnali positivi di attenzione e fiducia anche dalle istituzioni europee».



Napolitano ringrazia Gianni Letta e il governo uscente. Napolitano ha rivolto uno «speciale» ringraziamento a Gianni Letta per «la sempre scrupolosa collaborazione istituzionale, la sensibilità e lo spirito di sacrificio che ha contribuito a tenere vivo e lucido il rapporto tra il presidente della Repubblica e il governo nell'interesse della coesione nazionale. Il mio cordiale saluto e ringraziamento va allo stesso tempo al presidente e ai membri del governo uscente, soprattutto a quelli tra loro con i quali più intense sono state le occasioni di incontro e di scambio in ragione delle loro funzioni, vicine a campi di mia specifica responsabilità e più attenta cura».



Il passaggio di consegne con Berlusconi.
Dopo il giuramento al Quirinale, colloquio a palazzo Chigi tra il nuovo premier e il presidente uscente Silvio Berlusconi. Monti è stato accolto nel cortile della sede del governo da un picchetto d'onore. Poi, tra applausi, strette di mano e sorrisi, il passaggio di consegne: Berlusconi ha passato a Monti la campanella, quella che suona a inizio e fine del Consiglio dei ministri. «Auguri e in bocca al lupo» ha detto il premier uscente. La scampanellata del nuovo presidente del Consiglio è stata sottolineata da un lungo applauso, così come il saluto tra Gianni Letta e Antonio Catricalà, presenti alla cerimonia, è stata salutata da un battimani.



L'uscita di Berlusconi da Palazzo Chigi. Silvio Berlusconi, accompagnato da Gianni Letta, ha poi lasciato palazzo Chigi salutato dal picchetto d'onore e dalla banda dell'esercito tra gli applausi dei dipendenti del Palazzo che si sono affacciati alle finestre. Gianni Letta, sguardo in alto, prima di salire in auto con Berlusconi, si è fermato e ha lanciato dei baci ai dipendenti.



Primo Cdm con la nomina di Catricalà.
E' iniziato alle 18.50 il primo Consiglio dei ministri del governo guidato da Mario Monti. Pochi minuti dopo si è svolto il giuramento di Antonio Catricalà, nominato sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Il Cdm è finito alle 20.10.



In serata, passaggio di consegne al ministero dell'Economia tra l'ex ministro Giulio Tremonti e il neo premier, titolare ad interim del dicastero di Via XX Settembre. I due si sono parlati per circa un quarto d'ora nello studio del ministro, dove c'è la celebre scrivania di Quintino Sella. Un incontro cordiale, alla fine del quale i due sono scesi insieme dalla scalinata d'onore del ministero e hanno lasciato il Palazzo ognuno a bordo della propria auto.



Monti, 68 anni, avrà l'interim dell'Economia e delle Finanze. Corrado Passera, 57 anni, fino a oggi amministratore delegato di Intesa San Paolo va allo Sviluppo (che verrà accorpato con Infrastrutture e Trasporti).



Sono tre le donne ministro del nuovo governo, tutte con incarichi pesanti
: all'Interno l'ex prefetto Anna Maria Cancellieri, 68 anni, alla Giustizia Paola Severino, 63 anni, noto avvocato penalista, al Lavoro e Pari Opportunità Elsa Fornero, 62 anni, docente di Economia politica ed esperta di previdenza. Dodici in tutto i ministri con portafoglio (compreso Monti), più cinque senza. Nella notte, per i veti incrociati, è tramontato l’ingresso di Gianni Letta e di Giuliano Amato nel governo.



Giulio Terzi di Santagata è ministro degli Esteri. Francesco Profumo all'Istruzione. Mario Catania alle Politiche agricole. Giampaolo di Paola alla Difesa. Corrado Passera allo Sviluppo economico e Infrastrutture e trasporti. Lorenzo Ornaghi ai Beni culturali. Corrado Clini all'Ambiente. Renato Balduzzi alla Sanità. Enzo Moavero Milanesi agli Affari europei. Piero Giarda ai Rapporti con il parlamento. Fabrizio Barca alla Coesione territoriale. Piero Gnudi a Turismo e Sport. Andrea Riccardi alla Cooperazione internazionale. Antonio Catricalà sarà sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Leggi le schede di tutti i ministri.



«L'affidamento ad una sola persona del ministero
dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture e dei Trasporti, salvo successiva designazione di viceministri, corrisponde a una logica che desidero molto sottolineare dell'azione di governo: mettere al centro le iniziative coordinate per la crescita economica e lo sviluppo», ha detto Monti, che a una domanda sulla patrimoniale ha replicato: «Se vuole può chiederlo...», senza poi rispondere.



«Il nuovo ministro allo Sviluppo economico ha una lunga storia manageriale, con esperienza nel mondo dell'industria, dei servizi e delle banche. Ho considerato la sua storia come un'importante premessa e promessa per un'attività proficua senza che ci siano possibili intralci legati alla sua passata attività» ha sottolineato Monti.



«Il tempo, necessario per stilare la lista dei ministri, lo è stato soprattutto per il convincimento mio e per l'esposizione al capo dello Stato circa una determinata struttura, ad esempio che l'Economia e le Finanze appartengono al presidente del Consiglio», ha detto Monti dopo aver sciolto la riserva sull'incarico.



«È stato così interessante e impegnativo arrivare» alla stesura della lista dei ministri che «non prenderò in considerazione» eventuali ingressi di esponenti politici nell'esecutivo in un secondo momento, ha quindi chiarito Monti.



«Non ci saranno passaggi in corsa, perché di corsa si tratterà» ha detto Monti, lasciando capire quale sarà l'impegno del suo governo dal momento del suo insediamento. Monti lo ha detto escludendo che ci possano essere futuri inserimenti nell'esecutivo di politici.



«Desidero rivolgere un cordiale saluto al presidente del Consiglio uscente, onorevole Silvio Berlusconi». Il premier incaricato, Mario Monti, ha espresso «rispetto e attenzione per l'opera da lui compiuta».



«Un particolare e sentito ringraziamento al capo dello Stato per l'onore che mi ha fatto chiamandomi a questo incarico e per il sostegno che da lui in ogni istante ho avuto» ha continuato il premier.



Ieri il professore ha espresso serenità sul fatto che l'Italia supererà la crisi, dopo aver incassato, al termine del suo giro di consultazioni, anche il via libera del Pd e del Pdl.



Il primo appuntamento ufficiale a Bruxelles per Mario Monti, salvo decisioni in altro senso, sarà la riunione dei ministri economici della zona euro (Eurogruppo) previsto il 29 novembre, a cui seguirà l'Ecofin (riunione dei ministri a 27) il 30. Monti, nella sua veste di responsabile dell'Economia, si troverà ad affrontare una riunione da protagonista, perché in quell'occasione è attesa la presentazione, da parte del commissario agli Affari economici Olli Rehn, proprio del primo rapporto sull'Italia. Steso sulla base dei primi rilievi degli ispettori Ue-Bce che sono ancora a Roma, e delle risposte al questionario di Bruxelles inviate dall'ex ministro Tremonti, il rapporto sarà illustrato da Rehn a tutti i ministri della zona euro.
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