Il ministro Fedeli: concorsi truccati,
le Università siano parte civile

Il ministro Fedeli: concorsi truccati, le Università siano parte civile
Mercoledì 27 Settembre 2017, 12:23
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«Sarebbe utile, laddove ci sono dei casi di corruzione, che i rettori, e quindi le università, reagissero, e quindi si costituissero parte civile». Lo ha detto oggi, parlando con i cronisti a Firenze della vicenda dei concorsi truccati, il ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli.

«Come ha già detto il presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, noi stavamo lavorando da sei mesi, a prescindere da questi drammatici episodi, per avere un codice specifico che verrà completato entro ottobre. La parte che riguarda il Miur era già completata, la parte che riguardava una consultazione pubblica si è conclusa il 15 settembre: adesso l'Autorità nazionale anti corruzione sta completando, raccogliendo eventuali altri suggerimenti ed entro la fine di ottobre la conclude», ha aggiunto Fedeli, sempre a proposito dell'inchiesta della magistratura sui concorsi truccati negli atenei. «Questo significa che ho già deciso che appena viene concluso questo documento io farò un atto di indirizzo molto forte - ha osservato il ministro Valeria Fedeli - Le università hanno un livello di autonomia, non sono fucilate dal Miur».

«Questo atto di indirizzo è importante - ha spiegato Fedeli - perché invita tutte le università ad assumere nei loro regolamenti esattamente quello che è presente nei contenuti del lavoro svolto con l'Anac, dove viene previsto più trasparenza, più qualità e certezza nei processi ovviamente di selezione dei criteri, ma anche un rafforzamento fortissimo e autonomo della figura di chi deve presiedere i processi di trasparenza ed anti corruzione perchè ci sono anche figure in alcune università di questo tipo ma in qualche modo non hanno assunto la forza, la valenza e l'indipendenza che è necessaria».
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