Imprese, tariffe Inail tagliate di 600 milioni ma niente fondi per il bonus bebé

Imprese, tariffe Inail tagliate di 600 milioni ma niente fondi per il bonus bebé
di Andrea Bassi
Lunedì 12 Novembre 2018, 07:00 - Ultimo agg. 12:43
4 Minuti di Lettura

Il governo prova a tendere una mano alle imprese. Tra gli emendamenti che saranno presentati alla manovra, ci sarà anche un taglio alle tariffe assicurative versate all'Inail. Un taglio che, secondo quanto trapela, dovrebbe essere di circa 600 milioni di euro. Il disco verde sarebbe arrivato anche dal Tesoro in una riunione tecnica che si è tenuta nei giorni scorsi. A spingere fortemente per inserire nella legge di Bilancio il taglio dei premi assicurativi versati dalle imprese all'Istituto pubblico di assicurazione, è soprattutto la Lega Nord, tramite il sottosegretario al lavoro Claudio Durigon. L'ipotesi, a cui i tecnici stanno ancora lavorando, prevede che i 600 milioni di risparmio, vadano ad aggiungersi al taglio di 1,2 miliardi già operato a partire dal 2016. La nuova tariffa, dunque comporterebbe per l'Inail minori entrate per circa 1,8 miliardi di cui 1,2 già in essere dal 2016 e 600 milioni a partire dal 2019. Si tratterebbe comunque di una riduzione sostenibile dalle casse dell'Inail.
 
Il bilancio consuntivo dell'Istituto relativo al 2017 evidenzia infatti un avanzo finanziario di oltre 1,6 miliardi, quello del 2016 un avanzo di 1,5 miliardi e per l'esercizio in corso le proiezioni mostrano un avanzo in linea con i due anni precedenti. Si tratta di avanzi che tengono già conto della riduzione di 1,2 miliardi e che, ad avviso dei tecnici, offrono buone garanzie per la copertura dell'ulteriore riduzione delle tariffe di 600 milioni a partire dal prossimo anno.

Per le imprese potrebbe essere un segnale di attenzione. Confindustria ha duramente criticato la manovra del governo. Solo due giorni fa, il presidente Vincenzo Boccia, parlando a Ravello, si è chiesto come sia possibile crescere «se depotenziamo alcuni provvedimenti di Industria 4.0, se dimezziamo il credito d'imposta per la ricerca e lo sviluppo, o se chiudiamo i cantieri e mi riferisco per esempio alla Torino-Lione?». Nel provvedimento del governo infatti, sono state cancellate o indebolite alcune misure molto apprezzate dagli imprenditori, come l'incentivo Ace alle ricapitalizzazioni o l'introduzione di limiti alla defiscalizzazione degli investimenti legati allo sviluppo tecnologico.

Intanto, sempre a proposito di manovra, ieri Lorenzo Fontana ha annunciato che il governo si prepara a confermare il Bonus bebè. Il Ministro per la Famiglia e le Disabilità Lorenzo Fontana ha infatti spiegato che è in arrivo un emendamento. «Il precedente governo ha detto Fontana l'aveva prevista come misura a termine, destinata a cessare alla fine di quest'anno. La misura ha richiesto una più attenta verifica sulla sua operatività ed efficacia, all'esito della quale si è deciso di presentare, sin dalla Camera, un provvedimento che miri a tenere conto, e a superare, talune inefficienze che erano emerse nella precedente versione». Il sostegno alla nascita dei figli, 960 euro erogati mensilmente in rate da 80 euro a tutte le famiglie che dimostrano di avere fino a un massimo di 25 mila euro di Isee, fu introdotto con la manovra 2015 e inizialmente prevedeva un bonus per i primi 3 anni di vita dei bebè, nati tra il primo gennaio 2015 e il 31 gennaio 2017. Con l'ultima manovra era stato rinnovato per i soli nati del 2018 e per il primo anno di vita. Il percorso della manovra, intanto, riprende oggi alla Camera, dove proseguirà il ciclo delle audizioni. questa mattina sartà la volta dell'Upb, l'Ufficio parlamentare di bilancio, l'Authority dei conti che non aveva validato le stime della Nota di aggiornamento presentata dal governo. Poi Giovedì scadrà il termine per la presentazione degli emendamenti parlamentari alla legge di bilancio. Si prevede una pioggia di richieste di modifica delle misure, soprattutto da parte delle opposizioni. Per adesso restano in stand by le due misure principali: il reddito di cittadinanza e l'introduzione di «Quota 100» per anticipare il pensionamento a 62 anni con 38 di contributi.

Nella manovra è stato soltanto appostato un fondo di 16 miliardi per finanziarle, mentre le misure concrete saranno affidate ad un disegno di legge collegato a un decreto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA