Il ministro Pichetto Fratin su Ischia: «Mettere in galera i sindaci»

La dichiarazione del ministro dell'Ambiente ai microfoni di Rtl 102,5

Fa discutere l'uscita di Gilberto Pichetto Fratin su Ischia
Fa discutere l'uscita di Gilberto Pichetto Fratin su Ischia
Lunedì 28 Novembre 2022, 12:39 - Ultimo agg. 18:23
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«Basterebbe mettere in galera il sindaco e tutti quelli che lasciano fare» eventuali abusi edilizi. Questa la forte dichiarazione del ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ai microfoni di Rtl102,5, secondo cui, inoltre, «il disastro» di Ischia «sarebbe stato evitato se non avessero costruito nell'alveo e se fossero state fatte le opere di messa in sicurezza. Ci sono stanziamenti per quell'area previsti da dieci anni e oggi risultano solo a livello progettuale», ha ricordato. «Io confischerei cio che e abusivo e valutando che ciò che e pericoloso va demolito». 

Subito scoppia la polemica e sono diversi i politici che hanno commentato la dichiarazione del ministro. 

Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture 

Immediata la replica del ministro delle Infrastrutture, Salvini: «Qualcuno vorrebbe arrestare i sindaci io invece li voglio proteggere e liberare».

Il geologo di Ischia, Aniello Di Iorio, lancia l'allarme, «sull'isola non esistono piani di evacuazione nonostante i numerosi rischi», sottolineando che «sono possibili altri distacchi con acquazzoni».

Stefano Pisani, sindaco di Pollica

«Le dichiarazioni del ministro Pichetto Fratin sono sconcertanti. Arrestare i sindaci? Per quale reato? Siamo di fronte ad una totale ignoranza delle norme del diritto amministrativo e ad un conflitto tra Istituzioni gravissimo». Lo dichiara il sindaco di Pollica, provincia di Salerno e coordinatore dei Piccoli Comuni Anci Campania, Stefano Pisani. 

«I sindaci si trovano a fronteggiare gli abusi con una normazione insufficiente, farraginosa e priva di copertura finanziaria per gli abbattimenti. Il ministro ci dovrebbe dire con quale personale nei piccoli comuni possiamo avere un controllo capillare come quello che lui auspica? Il ministro sa quanto tempo impieghiamo per definire un progetto esecutivo di messa in sicurezza del territorio? Credo che il ministro debba in primo luogo scusarsi con i sindaci di tutta Italia, unico baluardo rimasto al nostro paese e poi convocare immediatamente un tavolo di lavoro con gli amministratori locali per definire un percorso virtuoso per combattere il dissesto idrogeologico. Se ciò non dovesse accadere, il ministro può solo scegliere di concludere rapidamente la sua esperienza di Governo».

Sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale

«Se il ministro Gilberto Pichetto Fratin si riferisce a quanto accaduto a Casamicciola credo che non sappia di cosa stiamo parlando. Se il discorso è in generale faccia una legge che prevede l'arresto dei sindaci. Se pensa che così risolve il problema proceda subito». Lo dice il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, che così replica alle parole del ministro dell'Ambiente. «Resto incredulo per la sua affermazione soprattutto perché da Meloni a Sangiuliano, a Crosetto ci sono stati tutti vicini. Non capisco nel momento in cui governo nazionale e quello regionale ci stanno mostrando massima vicinanza. Sono basito».

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La risposta del ministero 

La nota del ministero risponde: «Quella del ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin è una riflessione di carattere generale e non fa riferimento ad alcun amministratore in modo particolare». Aggiungono, inoltre, che la dichiarazione «tantomeno si riferisce al commissario prefettizio che sta guidando in modo inappuntabile Casamicciola da quando è stata indicata dal Governo». Il ministro «ha aggiunto: “io confischerei quello che è abusivo, e poi andrei a vedere caso per caso”. Secondo il ministro, infatti, “una cosa è condonare piccole inosservanze, che spesso le costruzioni si portano dietro da decenni. Altro sono i grandi abusi, le costruzioni in totale assenza di piani regolatori, in sfregio al paesaggio e alla sicurezza ambientale, che spesso vengono innalzate in una notte”».

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