Italia e Francia al vertice di Versailles: segnali di pace su Fincantieri-Stx

Italia e Francia al vertice di Versailles: segnali di pace su Fincantieri-Stx
di Francesca Pierantozzi
Sabato 2 Marzo 2019, 10:30
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VERSAILLES - Il salone del ritrovato dialogo tra Francia e Italia induce alla cautela. Siamo al Trianon Palace di Versailles, nella Salle Clemenceau. Si sta concludendo il secondo Forum economico organizzato dalle Confindustrie italiana e francese. Alla tribuna, dopo i padroni di casa Vincenzo Boccia e Geoffroy Roux de Bezieux, si succedono i due ministri dell'Economia, Giovanni Tria e Bruno Le Maire. La targa in marmo alle loro spalle ricorda che è proprio in questo salone, un secolo fa, il 7 maggio 1919, che gli alleati consegnarono ai tedeschi le condizioni della pace di Versailles. La pace allora fu di breve durata e portò al peggio. Ieri nel salone Clemenceau tutti, industriali e ministri, hanno esibito la volontà di andare avanti uniti, Francia e Italia. «Per storia, cultura e sì, anche per affetto, siamo i due paesi più vicini in Europa» dice Bruno Le Maire.
 
Fosse per quanto accade nel salone Clemenceau, sarebbe cosa fatta non soltanto la Tav, non soltanto l'alleanza Stx-Fincantieri «la Francia la vuole, è la nostra ambizione» giura Le Maire ma anche l'alleanza ben più delicata e strategica nel navale militare tra Fincantieri e Naval Group: «per il governo francese questo avvicinamento è giustificato, utile e necessario» assicura il ministro. A chi accusa la Francia di agire dietro le quinte (in particolare sobillando l'autority europea della concorrenza) per evitare che alla fine gli italiani si prendano i cantieri di Saint Nazaire, Le Maire risponde secco: «Ve lo dico chiaramente, io avrei fatto volentieri a meno dell'intervento della concorrenza, ma guarda caso sono le regole, non è stato il governo a ricorrere davanti alla concorrenza europea ma l'autority, che è indipendente». A quelli che dicono che «il governo francese non vuole la fusione Fincantieri-Stx» Le Maire risponde che è esattamente il contrario. «E se serve mettere i puntini sulle i davanti a certi responsabili politici che forse sono politici ma responsabili mica tanto, allora metterò i puntini sulle i» aggiunge. Tra il pubblico, il presidente di Naval Group Alain Guillou conferma e rincara la dose: «Sono le malelingue che dicono che l'avvicinamento tra Fincantieri e Naval Group è stato messo da parte. Noi ci stiamo lavorando eccome, francesi e italiani si vedono regolarmente. Si farà, anche perché non abbiamo alternative se vogliamo essere competitivi a livello mondiale». Le Maire va anche oltre. Invita Tria e il governo italiano a «sostenere il manifesto franco-tedesco sulla politica industriale europea» e invita anche l'Italia a unirsi, come la Polonia, all'iniziativa franco-tedesca per la creazione di una filiera di produzione di batterie elettriche di nuova generazione. Tria si dice pronto, Le Maire si scaglia contro il nazionalismo e esalta la collaborazione tra Francia e Italia: «Guardate cosa abbiamo saputo fare con STMicro, un campione mondiale della nanotecnologia».
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