Milano, Conte inaugura
Salone del Mobile:
orgogliosi per design
e tecnologia

Milano, Conte inaugura Salone del Mobile: orgogliosi per design e tecnologia
Martedì 9 Aprile 2019, 15:48 - Ultimo agg. 17:44
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MILANO Una partenza davvero alla grande quella dell'edizione 2019 del Salone del Mobile inaugurata oggi alla Fiera di Milano a Rho con tutti gli ingredienti giusti per far segnare un altro record per la manifestazione del Design più importante al mondo: traffico impazzito, una folla di visitatori da 184 nazioni ai varchi con grande anticipo sull'orario di apertura, un parterre nutritissimo di rappresentanti delle istituzioni, della politica e dell'economia. Del resto quando si tratta di diventare vetrina dell'Italia per il mondo, Milano non tradisce e tira fuori tutto il suo glamour. «E adesso c'è da temere solo da pioggia», sintetizza il presidente del Salone Claudio Luti al termine del suo intervento dopo aver accompagnato al taglio del nastro il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, il ministro dell'Interno Matteo Salvini, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il presidente della Lombardia Attilio Fontana. «Milano diventa la capitale mondiale della creatività e della tecnologia e ci inorgoglisce - ha detto il premier dando il via ufficiale alla rassegna - è una città che opera con successo ed esprime forte capacità attrattiva. Il Salone è globale a rappresentare una cultura d'impresa con spiccate tendenze internazionali. Qui siamo di fronte a un modello virtuoso di Italia che vuole crescere e puntare sui giovani. In questo settore della creatività si importano i migliori talenti del mondo». «Il settore della filiera del legno - ha aggiunto Conte - mostra numeri incoraggianti con l'Italia prima in Europa per l'export. Il Made in Italy è il saper fare italiano e il governo rispetta e incoraggia lo sforzo degli operatori che contribuiscono allo sviluppo del Paese e vuole creare le migliori condizioni per favorire le nostre imprese». «Qui - ha detto Tajani - c'è la sintesi di tre comparti che dimostrano che la politica industriale è un grande mosaico» e ha annunciato un piano d'azione in tutta Europa per far ripartire l'edilizia, ristrutturare i centri storici di tutte le capitali europee con ricadute quindi sul settore dell'arredamento e dell'ambiente con la green economy. Il sindaco Sala ha sottolineato la «sfida del Salone del Mobile e della stessa Milano per il rinnovamento» e definito «molto positiva la grande presenza internazionale come pure la continua ricerca della sostenibilità». «L'Italia - ha detto Sala - prenda insegnamento dal nostro territorio, dalla diplomazia della città e dell'industria» e si è augurato che nel 2026 questa Olimpiade del design «possa essere davvero un Salone del Mobile 5 cerchi». «La bellezza può salvare il nostro Paese - ha aggiunto il presidente della Lombardia Fontana - qui la manifattura sposa l'arte e il Paese trova la capacità di essere davanti al resto del mondo». Da parte gli imprenditori hanno chiesto alle istituzioni «una spinta». Lo fa Federlegno, col presidente Emanuele Orsini, e l'intera Confindustria con le parole del presidente Boccia che giovedì riunirà qui al Salone del Mobile il Consiglio. «Quando entrano in gioco armonia, equilibrio e bellezza entra in gioco l'Italia - ha detto Boccia - questo è un settore ad alta vocazione all'export che riesce a incrementare le esportazioni in Cina addirittura del 7%. Adesso speriamo nel decreto sblocca cantieri e nel decreto crescita e ci auguriamo che siano operazioni rilevanti e massive per il Paese». «È fondamentale - ha spiegato Orsini - perché il 35% del valore dello sblocca cantieri è dedicato al mondo del legno-arredo».
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