ROMA Si cerca di stringere a palazzo Chigi sulla Fase2. Alla riunione con i capidelegazione della maggioranza segue quella con gli scalpitanti presidenti di regione che vorrebbero aperture più consistenti dal 4 maggio. Il problema del governo è evitare fughe in avanti delle regioni che, specie quelle del Nord, premono da giorni. «Deve essere il governo a guidare in maniera ordinata e coordinata la fase della ripartenza della ripresa delle attività produttive. I distinguo territoriali e le fughe in avanti dettate dalla fretta potrebbero provocare danni sanitari ed economici rilevanti», sostiene il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro.
Capire in anticipo cosa si potrà fare dopo il 4 maggio è però necessario per dare modo ad ognuno di organizzarsi in tempo.
Il problema più complesso è quello relativo alla mobilità legato anche alla necessità di contingentare i passeggeri su bus e metro. Molti sindaci spingono sulle piste ciclabili, ma il tempo stringe e in città come Roma muoversi in sicurezza con la bicicletta non è ancora possibile.
Coronavirus e Fase2
Il governo accelera
ma fatica a contenere
le regioni del Nord
Domenica 26 Aprile 2020, 13:03
- Ultimo agg. 13:12
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