Legge elettorale, sondaggio Swg: centrosinistra e centrodestra appaiati al 33,1%, M5S al 27%

Legge elettorale, sondaggio Swg: centrosinistra e centrodestra appaiati al 33,1%, M5S al 27%
di Diodato Pirone
Venerdì 27 Ottobre 2017, 19:11
2 Minuti di Lettura
E' particolarmente interessante il sondaggio di questa settimana della triestina SWG. Dopo l'approvazione della nuova legge elettorale, la SWG ha cominciato a fornire dati  utili per la composizione delle prossime coalizioni che, com'è noto, sono favorite dalla legge che prevede l'assegnazione di un terzo dei seggi al gruppo di liste che ottengono più voti nei collegi uninominali (232 alla Camera e 116 al Senato).

Ebbene i ricercatori triestini segnalano che la possibile coalizione di centrosinistra, che oltre al Pd sarebbe allargata anche a Radicali, pisapiani, Verdi, Idv e altri, ad oggi è quotata sul 33,1% dei consensi. Si tratta della stessa soglia sulla quale si attesta - sempre ad oggi - la coalizione di centrodestra composta da Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d'Italia unitamente a liste minori come il Partito animalista, la lista Fittto e altre).

Fino alla settimana scorsa la SWG dava in vantaggio di un paio di punti il centrodestra. Ma negli ultimi giorni la Lega ha perso più di un punto di consenso dopo le polemiche suscitate dai referendum autonomisti di Lombardia e Veneto. Forza Italia resta sostanzialmente stabile.





Sull'altro fronte il Pd pare in lieve crescita e risale al 26,8% mentre i pisapiani di Campo Progressista passano dall'1,8 all'1,2%.

L'altro indicatore di rilievo è la buona performance del M5S che passa dal 25,5 al 27%, probabilmente grazie alla visibilità dovuta alle proteste per il varo della legge elettorale a colpi di fiducia, e diventa il primo partito. Finora la SWG non aveva mai rilevato i pentastellati come primo partito italiano.

Resta da riferire dei partiti alla sinistra del Pd come Mpd, Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana che, tutti assieme, arrivano al 5,5%.

Il sondaggio, sia detto per onestà intellettuale, fotografa una situazione probabilmente già superata. secondo gli osservatori più attenti, infatti, nei prossimi mesi l'elettorato italiano oscillerà moltissimo. Nessuno inoltre è in grado di misurare l'effetto della presentazione dei nomi nei collegi che in alcuni casi potrebbero determinare sorprese al momento imprevedibili.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA