Reddito di cittadinanza, Lollobrigida: «Svilente non è il lavoro nei campi, ma stare sul divano e gravare sulle spalle altrui»

L'intervento del ministro dell'Agricoltura al Vinitaly mentre parlava della richiesta di manodopera nel settore

Reddito di cittadinanza, Lollobrigida: «Svilente non è il lavoro nei campi, ma stare sul divano e gravare sulle spalle altrui»
Domenica 2 Aprile 2023, 14:18 - Ultimo agg. 3 Aprile, 00:58
3 Minuti di Lettura

Lavorare nei campi non è mestiere meno nobile di altri. Anzi. Molto meglio che stare sul divano aspettando il reddito di cittadinanza. Dal palco del Vinitaly è stato il ministro dell'agricoltura Francesco Lollobrigida a lanciare l'affondo contro chi, sostanzialmente, sembra dirsi allergico alla fatica e al sudore. La questione è quella della manodopera per la raccolta nelle campagne, e dei flussi dei migranti che, dicono le organizzazioni agricole, devono essere aumentati dal Governo. «Nelle campagne c'è bisogno di manodopera - ha confermato il ministro di Fratelli d'Italia - e i giovani italiani devono sapere che non è svilente andare a lavorare in agricoltura. Anzi, quello che non è un modello di civiltà è non andare a lavorare, stare sul divano e gravare sulle spalle altrui col reddito di cittadinanza». Nessun giro di parole, semmai la conferma dell'iidiosincrasia verso i sussidi di Stato del partito di Giorgia Meloni.

Meloni: «Abolire il reddito di cittadinanza sta già dando frutti. In tanti tornano a lavorare»

Lollobrigida e il Reddito

Lollobrigida, sempre dal palco della Fiera del vino, è tornato allora sul tema dei flussi e delle quote di stagionali. «Sui flussi - ha aggiunto - c'è la volontà di organizzarli seriamente, contrastando l'immigrazione illegale, e facendo formazione nei Paesi di provenienza dei migranti,».

Questioni sulle quali si era espresso poco prima il suo collega di governo, Matteo Salvini. «La cosa straordinaria - ha detto - è che a Vinitaly ci sono tanti ragazzi e ragazze, di 25-30 anni, che si sono messi in gioco: hanno aperta una partita Iva ed recuperato magari il podere del nonno. Alla faccia di quei giornali che dicono che i ragazzi stanno a casa aspettando il reddito di cittadinanza, Viva i giovani che scommettono o sul lavoro e sulla fatica».

LA SITUAZIONE DELL'AGROALIMENTARE

Ma quanti potrebbero essere i giovani connazionali occupabili nelle campagne, da Nord a Sud ? Le stime le ha fornite la Coldiretti. Solo nei vigneti dell'Italia vi sono opportunità di lavoro per 1,5 milioni di persone, tra quelle impegnate direttamente nei campi, nelle cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche nelle attività collegate (enoturismo, cosmetica). I lavori in campagna in senso esteso, invece, possono aprire le porte ad «almeno 100mila giovani», dopo che lo scorso anno, del milione di lavoratori entrati in agricoltura con un contratto di dipendente uno su tre era un under 35. Da aggiungere a questi gli oltre 55mila giovani imprenditori che nel 2022 hanno scelto di investire nella terra, dalla coltivazione all'allevamento, Coldiretti ha fornito anche una classifica delle figure più richieste: trattoristi, serricoltori, potatori, tecnici dell'agricoltura 4.0 per guidare i droni. C'è bisogno di immigrazione legale in Italia - ha chiarito ancora Lollobrigida - e il primo nemico dell'immigrazione legale e l'immigrazione clandestina. «L'Italia, che torna ad essere il Paese delle regole e delle leggi, vuole applicare questi due fattori: contrastare l'immigrazione illegale, e spiegare ai Paesi terzi il concetto del valore aggiunto della qualità dei prodotti, valorizzandolo, in modo che le persone possano scegliere se emigrare, non essere costrette a farlo rischiando la pelle».

© RIPRODUZIONE RISERVATA