Epurazione nel Movimento 5 stelle dopo la manovra. Il collegio dei probiviri dei 5 stelle ha espulso i senatori Gregorio De Falco e Saverio De Bonis, e gli eurodeputati Marco Valli e Giulia Moi. Lo comunica il blog delle Stelle in un post. Per il senatore Lello Ciampolillo il collegio dei probiviri ha optato per il richiamo. Il post ricorda che la decisione contro i quattri paramentari è stata presa «a fronte di comportamenti contrari alle norme dello Statuto e del Codice Etico, accettato e condiviso da eletti ed iscritti». Il provvedimento, dice ancora il blog, serve «a tutelare la comunità del Movimento 5 stelle, che si riconosce nei suoi valori e nel rispetto delle regole».
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Il collegio dei probiviri del M5S ha invece archiviato i procedimenti disciplinari per i senatori Virginia La Mura e Matteo Mantero. Mentre, sugli altri due senatori dissidenti, Paola Nugnes e Elena Fattori, il M5S sottolinea come i
procedimenti disciplinari sono ancora pendenti e non ancora conclusi con una decisione.
I parlamentari espulsi sono da tempo in rotta con la linea del Movimento. De Falco, il senatore divenuto celebre prima della sua elezione in Parlamento per essere stato l'ufficiale-eroe che strigliò il capitano Francesco Schettino nella tragica notte della Concordia, il 13 gennaio 2012, con il celebre grido «torni a bordo, cazzo» in particolare si è astenuto nell'Aula del Senato al voto di fiducia sulla Manovra. L'ufficiale della capitaneria di porto, che si era opposto al decreto Salvini, aveva criticato negli ultimi giorni anche la decisione del govero di non firmare il global compact sui migranti.
«L'espulsione è un segno di enorme debolezza e di scarsa cultura democratica», ha poi detto all'agenzia Ansa De Falco. «Tuttavia - ha aggiunto - io mi sento ancora perfettamente in linea con le idee del Movimento, non sono io ad
avere cambiato linea». «Inoltre si tratta di un provvedimento anticostituzionale - ha sottolineato De Falco - perché viola l'articolo 68 della Costituzione e il diritto di un parlamentare a esprimere le proprie opinioni, visto che non ho mai espresso voti in dissenso con il programma elettorale né con il contratto di governo, che peraltro vincola i membri dell'esecutivo ma non certo i singoli parlamentari». Nel merito, De Falco ribadisce che «l'immigrazione, i diritti umani, sono diritti inalienabili, così come sono questioni importantissime gli abusi edilizi».
Di Maio durissimo. «Tutti sono importanti, nessuno è indispensabile. Oggi i probiviri si sono espressi con provvedimenti duri e giusti. Chi non sostiene il contratto di governo è fuori dal Movimento. Il rispetto degli elettori viene prima di tutto». Lo scrive, in un tweet, il leader del M5S e vicepremier Luigi Di Maio.
Zingaretti. «Espulsioni, quando si ha paura delle persone che pensano». Lo scrive in un tweet Nicola Zingaretti, candidato segretario del Pd e presidente della regione Lazio, commentando le espulsioni dei parlamentari grillini decise dal Movimento 5 Stelle.
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