M5S, i pretoriani (di Conte e Di Maio) che rischiano il posto dopo lo stop di Grillo al terzo mandato

M5S, i pretoriani (di Conte e Di Maio) che rischiano il posto dopo lo stop di Grillo al terzo mandato
M5S, i pretoriani (di Conte e Di Maio) che rischiano il posto dopo lo stop di Grillo al terzo mandato
di Diodato Pirone
Mercoledì 16 Febbraio 2022, 10:48 - Ultimo agg. 11:31
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Nelle scorse ore Beppe Grillo ha ribadito che chi ha già fatto due mandati in Parlamento non potrà ricandidarsi alle prossime elezioni nelle liste del Movimento. Che cosa significa in concreto? Chi rischia il posto fra i big del Movimento? In realtà è difficile rispondere compiutamente a queste domande. E la ragione è semplice: quando le elezioni si avvicinano il Movimento ha sempre trovato il modo di fare delle eccezioni alle regole. Lo insegnano le elezioni romane, con l'ex sindaca Virginia Raggi, in consiglio comunale e poi sindaca dal 2013 al 2021, che fu ripresentata.

E in effetti anche le regole attuali prevedono delle eccezioni importanti perché è consentito ai parlamentari di candidarsi all’Europarlamento o ai Consigli regionali, cosa che del resto succede regolarmente in molti altri partiti strutturati sul territorio come il Pd o la Lega.

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In Parlamento persi circa 90 membri

Va anche detto che molti nomi noti del Movimento ne sono usciti negli anni scorsi. In Parlamento il gruppo ha perso una novantina di membri passando dai circa 340 eletti nel 2018 agli attuali 230 circa. Fra i fuorusciti si contano parlamentari che sui giornali ci sono finiti spesso come Nicola Morra, presidente della Commissione Antimafia, l'ex ministra Barbara Lezzi, Gregorio De Falco, Elena Fattori, Gianluigi Paragone. Nessun problema invece per Giuseppe Conte, ex premier e attuale leader pentastellato sia pure azzoppato da una sentenza giudiziaria che per ora gli ha tolto i poteri, che non è parlamentare.

 

Ma fra i 230 oggi iscritti ai gruppi pentastellati di Camera e Senato chi rischia il posto per la fine del secondo mandato? Il più noto di tutti è certamente l'attuale ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Ma l'elenco dei volti noti è lungo: Paola Taverna, Alfonso Bonafede, Riccardo Fraccaro, Vito Crimi, Laura Castelli, Danilo Toninelli. Tuttavia per i 5Stelle la vera tagliola sarà la riduzione del numero dei membri delle due Camere: nel prossimo parlamento i deputati e senatori saranno solo 600 e un partito accreditato del 14/15% dei consensi (stando ai sondaggi, che possono cambiare naturalmente)  difficilmente potrà ottenere più di 100 poltrone, meno della metà delle attuali.

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