Mafia, Alfano: «Pronti a rendere più duro il 41bis»

Il ministro dell'Interno Angelino Alfano
Il ministro dell'Interno Angelino Alfano
Lunedì 16 Dicembre 2013, 14:57 - Ultimo agg. 20:12
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I boss devono sapere che, se proveranno a far uscire informazioni o ordini dal carcere, lo Stato non avr nessuna timidezza per impedirlo ed pronto a rendere pi dura la normativa sul 41 bis. Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano a Milano in un'audizione alla Commissione Antimafia in prefettura a Milano.

«Le organizzazioni criminali rimangono uno dei principali fattori di sottosviluppo del Mezzogiorno, la più grave minaccia alla libertà economica delle aree produttive del Paese». Alfano fa notare che «nonostante il progressivo affidamento delle loro attività abbia consentito alle mafie di proiettarsi con successo nello spazio immateriale degli scambi finanziari e delle relazioni d'affari, il tratto che le contraddistingue da ogni altro sodalizio criminale resta tuttora legato al controllo fisico del territorio, da cui deriva potere e prestigio».

«Ai quattro magistrati attualmente sotto protezione assicuriamo che nessun dettaglio sarà trascurato e che il livello di protezione sarà mantenuto altissimo», ha dichiarato il ministro dell'Interno e vicepremier. Poi, parlando delle minacce di Totò Riina al pm Nino Di Matteo: «Siamo dalla sua parte e dalla parte di tutti i magistrati che sono impegnati in trincea e in prima linea. Lo Stato metterà tutti i mezzi di cui dispone la tecnologia e di cui dispone l'intero Paese per mettere al sicuro la loro vita. Ogni attacco alla loro sicurezza è un attacco alla sicurezza dello Stato cobntro cui lo Stato reagirà con ogni mezzo che ha a disposizione. Abbiamo offerto ai magistrati di Palermo ogni disponibilità che è nei poteri dello Stato di dare. Oltre quello che abbiamo messo a disposizione non c'è nulla in natura. Non c'è. Se viene individuata una modalità ancora più efficace noi saremo pronti».

Expo 2015 Per quanto riguarda l'Expo 2015, Alfano ha assicurato che «Faremo di tutto per impedire infiltrazioni criminali di tutte le mafie. Faremo di tutto perchè sia un "Expo mafia-free"». In particolare, ha fatto notare come sia importante «la presenza dello Stato in un luogo simbolo del Paese proprio quando si prepara ad affrontare l'Expo». «L'Italia potrà mettere in mostra tutti i suoi talenti - ha detto - nella consapevolezza che avremo profuso ogni sforzo necessario per essere all'altezza delle diffuse attese». È un obiettivo, ha spiegato, «che ci vede tutti impegnati. Dimostreremo che si può realizzare un grande evento senza partecipazione mafiosa e senza lucro criminale».

Alfano ha anche annunciato che «con il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, che ringrazio per il lavoro che sta facendo, con il sindaco Pisapia e con l'ad di Expo Sala, è in programma la sottoscrizione di un piano di azione che servirà ad affinare le nostre armi di difesa e di prevenzione dal rischio che la criminalità organizzata possa infiltrarsi nella realizzazione delle opere connesse».

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