«Berlusconi amore mio», la candidata M5s espulsa dalle liste

«Berlusconi amore mio», la candidata M5s espulsa dalle liste
Valentino Di Giacomodi Valentino Di Giacomo
Domenica 21 Agosto 2022, 16:17 - Ultimo agg. 22 Agosto, 08:40
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«Berlusconi amore mio!». Così scriveva sui social Claudia Majolo, fino al giorno prima della consegna delle liste inserita nel listino di Campania 1 proprio alle spalle del leader pentastellato Giuseppe Conte. Questo il motivo che ha suggerito ai grillini di escludere Majolo dalle liste. 

«Non mi fate incazzare e votate Berlusconi» scriveva su Facebook solo nel 2018 la giovane presidente dell'Unione praticanti giovani avvocati. Il tutto condito dall'hashtag #BerlusconiAmoreMio. 

Non proprio una fervente grillina della prima ora l'ormai ex candidata di Conte. Nel 2013, anno dello sbarco in Parlamento dell'M5s, scriveva: «Allora siete felici? Capreeee! Vi voglio tra un paio di mesi a voi e a quei 4 grillini...

che sanno solo mettere il cu... sulla sedia... Tempo al tempo. Però ricordatevi che 'o nano (riferendosi a Berlusconi) ha chiav.. più di voi... Con le femmine più belle... Oltre ad essere stato un grande politico. Silvio Berlusconi sei e sarai un pezzo di storia per questa Italia popolata è governata da capre». Frasi che chissà, potrebbero suggerire al Cavaliere di portare con sè in lista in Forza Italia la sua ammiratrice (o ex ammiratrice?) se non fosse che c'è ressa anche per un posto in lista tra gli azzurri. 

Dopo la bufera, Majolo ha cancellato i suoi profili social. Se gli elettori, spesso, hanno poca memoria, non ne difettano invece i social network. Per gli algoritmi non è possibile cambiare idea, tanto più per la giovane ragazza che scriveva quei post coloriti sui propri profili web. Eppure così la pensano i partiti: non si può cambiare idea. Strano per il partito che in pochi mesi e anni è passato dal promettere che non si sarebbe mai alleato con nessuno e poi, nell'ultima legislatura, ha governato con tutti, anche in maggioranza con lo stesso Berlusconi. Evidentemente cambiare idea è concesso solo ai piani alti. La giovane candidata dovrà farsene una ragione. 

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