LA GIORNATA

Decreto Rave alla Camera, il governo pone la fiducia. Manovra, giovedì la votazione al Senato

Gli aggiornamenti in tempo reale sull'approvazione della legge di bilancio

Manovra, la diretta
Manovra, la diretta
Martedì 27 Dicembre 2022, 07:50 - Ultimo agg. 29 Dicembre, 09:54

Verso Cdm domani, ipotesi pacchetto immigrazione

Potrebbe arrivare domani all'esame del Consiglio dei ministri la bozza del decreto sicurezza oggetto della riunione dei tecnici dei ministeri oggi al Viminale, anche se, spiegano diverse fonti di governo, le tempistiche e il perimetro del testo non sono ancora definiti. È probabile che il Cdm esamini il pacchetto immigrazione, con il codice di condotta per le Ong e norme che semplificano e velocizzano le richieste d'asilo. La riunione non è ancora convocata ma dovrebbe tenersi nel tardo pomeriggio

Decreto rave in zona Cesarini: governo pone la fiducia: la giornata

Il governo pone la questione di fiducia sul decreto legge Rave alla Camera dove è corsa contro il tempo per l'approvazione del testo, che scade il prossimo 30 dicembre. L'opposizione minaccia un durissimo ostruzionismo sul primo decreto legge varato dal governo Meloni, ed intende avvalersi di ogni strumento messo a disposizione dal regolamento di Montecitorio con l'obiettivo di farlo decadere, scongiurandone la conversione. Che l'opposizione avrebbe praticato il filibustering si è capito dalle prime battute, con 98 iscritti a parlare, ciascuno per un massimo di mezz'ora. La maggioranza ha fiaccato questa prima azione ostruzionistica approvando, con un voto in Aula, la chiusura anticipata della discussione generale e ponendo - con L'esecutivo - la fiducia sul testo. Tuttavia Pd, M5S, Terzo Polo e Avs non intendono demordere su quella che il dem Toni Ricciardi bolla come una «frittura mista, un decreto emanato esclusivamente per ragioni propagandistiche ed identitarie che dimostra un'assenza completa e totale di un'idea qualsiasi di come governare questo Paese». La chiama per la fiducia avrà inizio alle 17.25, al termine di un dibattito che partirà alle 15.45: c'è dunque da aspettarsi la presentazione di una valanga di ordini del giorno da parte di tutti i deputati di centrosinistra. In base al regolamento della Camera, trattandosi di un decreto, per ciascun ordine del giorno il presentatore può intervenire per dieci minuti (cinque per illustrarlo e cinque in dichiarazione di voto): il che assomma a diverse ore di discussione. Ma non finisce qui. Ci sono le dichiarazioni di voto finali: per i decreti ciascun deputato può pronunciarne una per un massimo di dieci minuti. Il risultato che si profila è abbastanza chiaro: l'opposizione potrebbe teoricamente riuscire a far giungere al voto finale oltre la scadenza, facendo decadere il decreto. La maggioranza prova a correre ai ripari. Alla conferenza dei capigruppo Fratelli d'Italia ha annunciato che dopo la votazione della fiducia chiederà la seduta fiume, che si conclude, senza soluzione di continuità, solo con il voto finale sul provvedimento. Alle 14.30 è convocata una nuova capigruppo, nella quale si proverà nuovamente a raggiungere un difficile accordo. In mancanza di intese, la presidenza della Camera potrebbe minacciare la cosiddetta «ghigliottina», il traumatico espediente in base a cui può decidere di porre in votazione un decreto legge nell'imminenza della scadenza anche se non se ne è ancora esaurito l'esame ordinario: sarebbe la seconda volta ad accadere nella storia repubblicana. La prima (e finora unica) «ghigliottina» la mise Laura Boldrini, allora presidente della Camera, il 29 gennaio 2014 sul decreto legge Imu-Bankitalia. Il provvedimento, su cui si è aperta una vera e propria guerriglia parlamentare, contiene misure in materia di divieto di concessione dei benefici penitenziari nei confronti dei detenuti che non collaborano con la giustizia, ma anche in materia di obblighi di vaccinazione Covid e di prevenzione e contrasto dei raduni illegali e norme in materia di reati ostativi.

Dl rave, il governo pone la fiducia

Il governo pone alla Camera la questione di fiducia sul dl rave.

Lo ha annunciato all'Assemblea di Montecitorio il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. Il provvedimento scade il 30 dicembre.

Protesta contro tempi, opposizione occupa commissione

In protesta contro le tempistiche per l'esame della manovra, le opposizioni occupano la commissione Bilancio al Senato, impedendo la ripresa dei lavori, prevista alle 17.30. Una ventina di senatori di Pd, M5s, Terzo Polo e Avs hanno preso posto ai banchi della presidenza, scattandosi anche delle foto con i telefonini, nonostante i commessi di Palazzo Madama ricordassero che non è consentito. Dopo qualche minuto, la senatrice del M5s Mariolina Castellone, vicepresidente del Senato, ha cominciato a leggere ad alta voce la Relazione tecnica di passaggio della manovra da una Camera all'altra.

Ciriani: "Domani il governo porrà la fiducia"

Il governo porrà la fiducia sulla manovra all'esame del Senato «domani a metà pomeriggio». Così il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani al termine della capigruppo di Palazzo Madama sulla calendarizzazione dei lavori sulla manovra.

Manovra, il timing verso l'approvazione

 

Dl rave alla Camera, governo pone la fiducia

L'Aula della Camera tiene la discussione generale sul decreto rave. Nel primo pomeriggio la maggioranza potrebbe proporre una votazione per tagliare la discussione generale sul provvedimento, che scade il 30 dicembre e su cui oggi verrà posta la fiducia. L'opposizione annuncia un duro ostruzionismo.

Berlusconi: «Bene manovra, ora riforma della giustizia»

«Considero questa manovra la migliore possibile nelle condizioni date». Si poteva fare di più? «Nel merito non credo. Le questioni che abbiamo sollevato hanno trovato una risposta. Forse va messo a punto il metodo, dobbiamo abituarci a lavorare meglio insieme, evitando il rischio di scaricare sul Parlamento nodi irrisolti. Ma oggettivamente il tempo era molto poco e i problemi molto grandi». Lo dice Silvio Berlusconi a Repubblica.

Decreto Rave, corsa contro il tempo per la conversione in legge

Decreto Rave. Oggi comincerà l’iter di conversione in legge. Il provvedimento va approvato entro venerdì, altrimenti salta. E le opposizioni, pentastellati e sinistra in primis, hanno già annunciato battaglia con ogni mezzo.

 

 

Due giorni e mezzo di pausa. Il tempo di riprendersi dal tour de force pre-natalizio a colpi di sedute in notturna a Montecitorio, ed ecco che oggi si ricomincia con il rush finale. È all'ultimo miglio la prima Manovra del governo di Giorgia Meloni. Incassato il sì della Camera, arrivato la mattina della vigilia di Natale (dopo che per tutta la notte il testo era stato votato articolo per articolo da un'Aula sempre meno affollata), oggi la palla passa al Senato. E di nuovo, bisogna correre. Perché, per evitare l'esercizio provvisorio, il pacchetto di interventi da 35 miliardi di euro deve ottenere l'ok di Palazzo Madama entro il 31 dicembre. Senza possibilità di modifiche, pena un rimpallo del testo a Montecitorio che farebbe precipitare l'esecutivo dritto nello sforamento dei tempi. Dunque sarà di nuovo fiducia, con ogni probabilità tra domani e giovedì.

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