LA GIORNATA

Manovra, ok alla fiducia in Senato. Mattarella firma la legge di bilancio

L'Aula si è espressa con 107 sì, 69 no e 1 astensione

Manovra, il Senato vota la fiducia
Manovra, il Senato vota la fiducia
Giovedì 29 Dicembre 2022, 08:17 - Ultimo agg. 23:02

Mattarella ha firmato la legge di bilancio

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, secondo quanto si apprende, ha firmato questa sera la legge di bilancio. La manovra è stata approvata definitivamente questa mattina dal Parlamento.

Meloni: «La flat tax non discrimina i lavoratori dipendenti»

«È una falsità, la flat tax non discrimina i dipendenti, è stato dimostrato che i lavoratori autonomi anche con la flat tax pagano di più o incassano meno di un dipendente perchè banalmente l'autonomo paga da solo tutti i contributi, non può detrarre nulla se è in questo regime mentre il dipendente sì, non accantona il Tfr e non ha le tutele giuste e legittime che hanno i dipendenti, continuano a essere in maggiore difficoltà. L'unico caso in cui un autonomo paga meno tasse del dipendente è sulla soglia degli 85 mila e paga circa 700 euro in meno, ma per tutte le altre soglie paga di più». Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa, aggiungendo che «assumere le partite Iva come dipendenti è illegale nel nostro ordinamento, quindi noi stiamo cercando di creare il più possibile condizioni di parità, con stessi diritti indipendentemente dal tipo di contratto o rapporto di lavoro».

Salvini: «Questa Manovra dà a chi ha più bisogno»

«Sono determinato e contento. In un momento difficile di crisi economica, abbiamo approvato una manovra che non fa miracoli, ma dà soprattutto a chi ha più bisogno, partendo dagli stipendi e dalle pensioni più basse». Lo ha detto stamani Matteo Salvini a Roma, intervenendo alla presentazione di un libro sui mercati rionali della Capitale.

 

Assobibe: «Bene rinvio della sugar tax»

«La scelta del governo di posticipare l'entrata in vigore della sugar tax è un importante segnale di attenzione verso la filiera delle bevande analcoliche in Italia e dimostra grande senso pragmatico. Ci auguriamo che sia solo il primo passo verso la cancellazione definitiva di una tassa che, come dimostrano i numerosi slittamenti dalla sua introduzione nel 2019, non è necessaria né da un punto di vista salutistico né finanziario». Con queste parole Giangiacomo Pierini, presidente di Assobibe, associazione di Confindustria che rappresenta ai produttori di bevande analcoliche in Italia, commenta il rinvio della tassa sullo zucchero in manovra. «La tassa rappresenta una spada di Damocle che pende sulle teste delle aziende che operano in questo settore, e di tutta la filiera a monte e a valle, perché ci impedisce di programmare, investire e innovare, in un momento già molto difficile per l'industria a causa dell'inflazione e delle numerose incertezze - aggiunge il presidente di Assobibe - Il rinvio, per quanto provvidenziale, ci lascia in un limbo stagnante. È ora di lavorare a una cancellazione definitiva che faciliti investimenti altrimenti bloccati da un'ulteriore tassa». Assobibe ricorda che la sugar tax comporta un aumento del 28% della pressione fiscale su un litro di bevanda analcolica, con un effetto recessivo (stime Nomisma) del -11,6% nel 2023 rispetto al 2022 e del 17,1% rispetto ai livelli pre-pandemia, e oltre 5.000 posti lavoro a rischio. A farne le spese saranno soprattutto le pmi, che rappresentano il 64% delle imprese del settore: circa l'80% passerebbe da un utile a una perdita, con conseguenze su tutta la filiera a esse collegata.

Meloni: «Manovra approvata in un'ora in cdm»

«La manovra è stata approvata un giorno in anticipo rispetto a quelle degli ultimi due anni: al di là del legittimo dibattito e delle divergenze, c'è stata la volontà di lavorare bene e mantenere scadenze e impegni, ci siamo riusciti». Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa di fine anno.

Sbarra (Cisl): «La Manovra è condivisibile in più parti»

«È una manovra in più parti condivisibile e migliorata grazie al dialogo sociale e alle nostre proposte». Lo afferma su Twitter il numero uno della Cisl, Luigi Sbarra dopo l'approvazione della legge di Bilancio sottolineando che «occorre cambiare opzione donna, flat-tax, e voucher». Sbarra ribadisce la necessità di un Patto anti-inflazione, della riforma fiscale e di un confronto serrato su pensioni, sicurezza, politiche industriali e sociali, lavoro, Pnrr.

 

Manovra: 40 miliardi lordi, la metà circa dedicati a misure contro il caro energia per famiglie e imprese

Con il voto del Senato si è concluso l'iter parlamentare sprint del Ddl Bilancio 2023, il primo del Governo Meloni. La manovra lorda vale oltre 40 miliardi, la gran parte dei quali, circa 21 miliardi, destinati alle misure contro il caro energia per famiglie e imprese: un pacchetto di interventi concentrato sui primi tre mesi del 2023. La sessione di bilancio è iniziata alla Camera lo scorso 1 dicembre ed ha portato al disco verde di Montecitorio, con la fiducia, all'alba del 24 dicembre. Il passaggio alla Camera è stato segnato dai 44 rilievi della Ragioneria generale dello Stato al testo che era stato approvato dalla commissione Bilancio. Il provvedimento è approdato poi al Senato il 27 dicembre: la commissione Bilancio non ha concluso i lavori e l'Assemblea ha messo il timbro finale sulla manovra 2023 oggi, sempre con la fiducia.

Il ministro dell'Economia Giorgetti: «È un testo coraggioso che privilegia e tutela i figli»

«Sono soddisfatto di questa prima manovra economica. La considero una missione compiuta. Scritta in tempi record e in una situazione di contesto eccezionale non positivo, il bilancio che abbiamo presentato rispetta gli impegni presi con gli elettori e ha maturato prima la fiducia dei mercati e delle istituzioni europee e ora ancora piu importante, quella del Parlamento. Prudenza, coerenza e responsabilità costruiscono fiducia. Avanti così». Lo sottolinea in una nota il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti sulla manovra economica approvata definitivamente al Senato. «Ringrazio tutte le persone che mi hanno supportato - prosegue - in questo breve e intenso percorso: credo che gli effetti di questa manovra si vedranno nel tempo. È un testo coraggioso con uno sguardo al futuro e alla costruzione di un nuovo assetto sociale che privilegia e tutela i figli e le nuove generazioni senza trascurare la stabilità dei conti pubblici».

Con la fiducia del Senato la legge di bilancio diventa legge

Con la fiducia del Senato la legge di bilancio diventa legge. L'Aula si è espressa con 107 sì, 69 no e 1 astensione.

Via libera del Senato alla fiducia sulla legge di bilancio: 109 sì, 76 contrari e un astenuto

Via libera dell'Aula del Senato alla fiducia sulla legge di bilancio. I sì sono stati 109, 76 i contrari e un astenuto.

Manovra, al via al Senato voto di fiducia

Concluse le dichiarazioni di voto, il Senato procede alla votazione per appello nominale sulla fiducia posta dal governo sulla legge di bilancio.

Lega: bene anche se c'è rammarico per Opzione Donna

«Abbiamo fatto quello che era giusto fare, esprimiamo il voto favorevole come Lega su voto di fiducia, su una manovra che potrebbe essere considerata davvero la legge di bilancio con più attenzione al tessuto sociale fatta negli ultimi tempi, portata avanti con prudenza, responsabilità, una manovra sostenibile, senza alimentare illusioni e con impatto sul deficit moderato.

Abbiamo rassicurato i mercati, convinto l'Europa, spiazzato l'opposizione. Direi che ne usciamo decisamente e a testa alta». Così Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega in Senato, durante le dichiarazioni di voto in Senato sulla fiducia alla manovra. «Si sarebbe potuto fare di più, sì certo, resta il rammarico anche nostro ad esempio su Opzione donna, però avrebbero potuto fare di più anche coloro che negli ultimi 11 anni 10 li hanno governati. Troppo comodo adesso venire qua e chiedere più soldi per tutti», ha aggiunto. Romeo ha rivendicato diversi «punti salienti», dalle risorse per l'energia ai crediti d'imposta per le imprese aumentati («Abbiamo fatto meglio del governo Draghi», ha puntualizzato), dalle pensioni minime («è prima volta che un governo le pensioni minime le aumenta»), alla famiglia («dalle parole ai fatti»). L'opposizione da questa manovra è «rimasta spiazzata e ha cercato ribaltare la realtà», ha aggiunto.

Schillaci: informativa in Senato alle 15.30

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, riferirà in Aula al Senato alle 15.30 sul Covid. Ieri le opposizioni avevano chiesto una sua informativa anche alla luce dell'ordinanza sui tamponi obbligatori per chi arriva dalla Cina.

De Poli (Udc): «Dimostrata coerenza, voteremo la fiducia»

«Con questa manovra che ha un orizzonte ampio e un respiro di legislatura noi della maggioranza abbiamo dimostrato con i fatti coraggio, credibilità e coerenza. Per questo voteremo convintamente la fiducia» alla legge di bilancio. Lo ha detto Antonio De Poli, senatore Udc, nelle dichiarazioni di voto al Senato sulla fiducia alla manovra.

Al via dichiarazioni di voto sulla fiducia

Al via in Aula al Senato le dichiarazioni di voto sulla fiducia posta dal governo sulla legge di bilancio. Il voto finale al provvedimento è atteso nella tarda mattinata.

Dalla flat tax alle pensioni e al Superbonus. tutte le misure

FISCO: FLAT TAX PIÙ AMPIA E TAGLIO

Si allarga la platea di professionisti e partite Iva beneficiari del regime forfettario al 15%: sale infatti da 65 mila a 85 mila euro la soglia dei ricavi o compensi per avere diritto all'agevolazione. Inoltre fino a 100 mila euro viene applicata la flat tax incrementale del 15% sulla differenza tra l'incremento e il reddito più alto dell'ultimo triennio. La Legge di Bilancio conferma il taglio contributivo del 2% per redditi fino a 35mila euro e allarga la platea per il taglio del cuneo fiscale al 3% estendendola ai redditi fino a 25mila euro dai precedenti 20mila. Inoltre nel pacchetto lavoro anche l'estensione da 6mila a 8mila euro del tetto per le decontribuzioni dei giovani, dei percettori di Rdc e delle donne fragili.

 

LAVORO: RDC, DECONTRIBUZIONI E SMARTWORKING

Arriva la stretta sul reddito di cittadinanza: la manovra stabilisce che perderà il beneficio se verrà rifiutata la prima offerta di lavoro, anche se questa non verrà considerata "congrua". Con la modifica, invece, la prima proposta potrà essere localizzata in qualsiasi località sul territorio nazionale o potrà non essere compatibile con le proprie capacità, ma se non accettata porterà al termine della percezione del reddito di cittadinanza. Un'altra novità sul Rdc è che a decorrere dal 1 gennaio 2023 l'erogazione del reddito di cittadinanza ai giovani tra i 18 e i 29 anni sarà condizionata al completamento del percorso della scuola dell'obbligo. Novità in arrivo anche sull smartworking: fino al 31 marzo 2023 è prorogato anche il regime di smart working per i lavoratori fragili, sia nel settore pubblico che in quello privato. Esclusi i genitori di figli sotto i 14 anni.

 

 

PENSIONI: MINIME, RIVALUTAZIONE E OPZIONE DONNA 

Pensioni minime rialzate a 600 euro nel 2023 per gli over 75. Viene rivista invece per due anni la rivalutazione automatica che sale dall'80 all'85% per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo, mentre per gli assegni più alti ci sarà una riduzione della percentuale dello scaglione. Nel dettaglio, l'indicizzazione passa dal 55al 53% per le pensioni tra 5 e 6 volte il minimo, dal 50 al 47% tra 6 e 8 volte il minimo, da 40 a 37% da 8 a 10, da 35 a 32% negli assegni superiori a 10 volte il minimo. Opzione Donna: le lavoratrici potranno quindi andare in pensione anticipatamente a 60 anni soltanto nel caso in cui si tratti di caregiver, invalide almeno al 74% oppure licenziate o dipendenti di aziende con tavolo di crisi aperto.

 

CASA: SUPERBONUS, IVA E MUTUI

 Esteso al 31 dicembre il termine per presentare la Cilas e poter fruire del superbonus al 110% sulle ristrutturazioni edilizie. La manovra introduce anche una detrazione dall'imposta lorda ai fini dell'Irpef del 50% dell'importo corrisposto per il pagamento dell'Iva in relazione all'acquisto entro il 31 dicembre 2023 di unità immobiliari a destinazione residenziale di classe energetica A o B. Sul versante dei mutui invece sarà possibile rinegoziare il mutuo passando dal tasso variabile al fisso per quelli fino 200mila euro con Isee non superiore a 35mila euro e senza ritardi nei pagamenti.

 

FAMIGLIA: CONGEDO PAPÀ E ASSEGNO UNICO

Il congedo parentale sale dal 30 all'80% e potranno beneficiarne anche i padri. Aumenta l'assegno familiare per i nuclei con quattro o più figli.

POVERTÀ: ARRIVA IL REDDITO ALIMENTARE 

Al via la sperimentazione del "reddito alimentare" per chi è in povertà assoluta: la manovra stanzia un fondo da 1,5 milioni nel 2023 e 2 milioni nel 2024 per distribuire pacchi alimentari con i prodotti invenduti.

 

CARO-ENERGIA: PROROGHE BONUS SOCIALE E SCONTI IMPRESE 

La manovra destina la gran parte delle risorse (21 miliardi) alle misure contro il caro-bolletta, innanzitutto prorogando fino al 31 marzo le misure dei decreti Aiuti: il bonus sociale con lo sconto automatico per le utenze di gas e luce dei nuclei familiari con Isee fino a 15 mila euro annui; l'azzeramento degli oneri di sistema in bolletta; il rifinanziamento del credito d'imposta sulle bollette elettriche e alle utenze gas per le imprese salirà dal 30 al 35%, per le energivore e gasivore dal 40 al 45%. Passa inoltre dal 22% al 5% l'aliquota Iva per le fatture dei consumi nel primo trimestre del 2023 dei servizi di teleriscaldamento e dal 22% al 10% quella del pellet per tutto il 2023. La tassa sugli extraprofitti verrà applicata solamente solo alle società il cui 75% dei ricavi è generato da attività nei settori della produzione e rivendita di energia, gas e prodotti petroliferi. Il contributo è dovuto se almeno il 75% dei ricavi del periodo d'imposta antecedente a quello in corso al 1 gennaio 2023 deriva dalle attività indicate.

 

POS E MINI-CARTELLE 

Restano le sanzioni per i commercianti che non accettano pagamenti con il Pos per acquisti di cifre inferiori a 60 euro. È stato infatti soppresso il comma dell'articolo 69 che prevedeva lo stop alle multe. Sul fronte multe e tasse non ci sarà più la cancellazione automatica per le cartelle esattoriali dal 2000 al 2015 inferiori ai 1.000 euro: saranno cancellati solo gli interessi ma la decisione se stralciare o meno l'imposta e le sanzioni spetterà agli enti locali e sarebbe operativa dal 31 marzo 2023.

 

BONUS: CULTURA 18ENNI E PSICOLOGO IN MANOVRA 

Per i 18enni arriva il nuovo bonus Cultura fino a 1.000 euro quale somma di 500 euro per chi ha un Isee familiare fino a 35mila euro e gli altri 500 euro nell'eventualità del voto di maturità pari a 100 su 100. Il bonus psicologo diventa permanente e sale da 600 a 1.500 euro, con tetto Isee a 50mila euro.

 

LE MICRO-NORME: DAL CINGHIALE AL PRINCIPATO MONACO

In manovra arriva una norma che autorizza la caccia ai cinghiali nei parchi urbani; ci sono poi 2 milioni in ristori per gli allevatori delle bufale colpite da brucellosi e tubercolosi, 8 milioni per la pesca e l'acquacoltura e 2 milioni per i vigneti colpiti dalla flavescenza dorata. Giù le tasse sui pensionati italiani che lavoravano nel Principato di Monaco: passa infatti dal 23% al 5% l'aliquota sul reddito e sull'assicurazione di vecchiaia. Arriva poi 1 milione al fondo per l'alfabetizzazione digitale dei minori, idem per il fondo di recupero della fauna selvatica.

Dl rave, seduta Camera riprende alle 19

Concluse nell'Aula della Camera le dichiarazioni di voto, tutte pronunciate dalle opposizioni, sugli ordini del giorno al dl rave. La seduta fiume è ora sospesa fino alle 19, quando gli ordini del giorno verranno votati sulla base di un accordo tra i capigruppo. Per tutta la notte è proseguita la maratona oratoria dei deputati del centrosinistra che puntano a far scadere il decreto legge. Prima di sospendere la seduta la vicepresidente Anna Ascani ha comunicato che alle 18:15 potrebbe tenersi in Aula una informativa urgente del ministro della Sanità Orazio Schifaci sulla situazione Covid in Cina.

Manovra, oggi è il giorno del voto definitivo al Senato dopo l'ok nel giorno della vigilia di Natale alla Camera. Oggi il voto sulla fiducia e il via libero definitivo. L'Aula è convocata alle 9, le votazioni si sovrappongono con la conferenza stampa di fine anno della presidente del Consiglio Giorgia Meloni prevista alle 11.30.

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