Manovra, è scontro sul condono: spunta il taglio ai ticket sanitari

Manovra, è scontro sul condono: spunta il taglio ai ticket sanitari
di Andrea bassi
Martedì 18 Settembre 2018, 07:20 - Ultimo agg. 13:26
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Il dossier è stato messo nelle mani del presidente del Consiglio Giuseppe Conte proprio nel giorno del super vertice sui conti convocato ieri a Palazzo Chigi con il ministro dell'Economia, Giuseppe Tria, i due vicepremier, Matteo Salvini e Luigi di Maio, e il ministro delle Politiche comunitarie Paolo Savona. Sul tavolo della manovra, in attesa di trovare una quadra su tutti gli altri dossier, dal reddito di cittadinanza alla pace fiscale, entra ufficialmente nel menù anche il taglio dei ticket sanitari. Il vertice di ieri è stato ancora interlocutorio. Matteo Salvini ha parlato di «vertice proficuo», che avrebbe portato alla conferma di tutti gli impegni presi: «pensioni, tasse e reddito di cittadinanza». Di Maio gli ha fatto eco annunciando «scelte coraggiose». I tecnici dei due schieramenti, ha spiegato Salvini, sono a lavoro per tagliare gli sprechi («e le regalie di Renzi») e per le riforme. L'obiettivo sarebbe di recuperare almeno tre miliardi di euro per questa strada e contenere l'aumento del deficit. Nel mirino ci sarebbero anche una serie di enti considerati inutili. Tria, comunque, avrebbe insistito sulla necessità di indicare un deficit non superiore all'1,6-1,7% e con Lega e Cinque Stelle che, invece, spingono per portare l'asticella fino al 2,1-2,2% per finanziare le promesse elettorali. Alle quali si aggiunge anche la richiesta del ministro della Salute Giulia Grillo. Una richiesta che si inserisce in un piano decisamente più corposo, che punta anche su maggiori risorse per il personale finalizzate al rinnovo del contratto dei medici e al progressivo sblocco del turn over, e investimenti per l'edilizia sanitaria e per l'ammodernamento tecnologico. Ma il piatto principale resta la possibile riduzione del balzello pagato dai cittadini per le visite specialistiche e per i farmaci. In Italia esistono due tipi di ticket: uno statale, denominato «superticket» comune a tutti i cittadini, e un altro stabilito regione per regione.

Il primo, di 10 euro a prestazione, è già stato ridotto dal precedente governo con uno stanziamento di 60 milioni di euro. Tagliare il secondo è, in realtà, una decisione che spetta alle singole regioni, anche se l'idea del ministero della Salute sarebbe quella di emanare delle linee guida indirizzate ai governatori per rendere omogeneo su tutto il territorio nazionale l'applicazione del balzello. Il presupposto per ridurre il ticket, tuttavia, è garantire nuove risorse al sistema sanitario. Per il prossimo anno, a legislazione vigente, la dotazione del fondo sanitario nazionale salirà a 114 miliardi dai 113 miliardi di quest'anno. Il Movimento Cinque Stelle si è da tempo dato come obiettivo quello di incrementare le risorse del Fondo sanitario. L'intenzione sarebbe quella di portarlo fino a 115 miliardi. Il taglio dei ticket, tuttavia, potrebbe essere finanziato per altre strade. Una delle ipotesi che circola è quella di una «razionalizzazione» delle detrazioni dei premi versati alle assicurazioni sanitarie. Per ora soltanto una ipotesi. Come alcune ipotesi ci sono sul tavolo anche per tagliare le liste di attesa. In questo caso nel mirino ci sarebbero le visite intramoenia, quelle fatte in regime privato dagli stessi medici degli ospedali pubblici. L'intenzione sarebbe di evitare squilibri, soprattutto sui tempi, tra le visite in regime pubblico e quelle in regime privato.

LA POSIZIONE
Ieri è stato lo stesso premier Conte a spezzare una lancia a favore del dossier Sanità, sottolineando però che «ci vogliono i soldi. Abbiamo la consapevolezza», ha aggiunto il premier, «ad esempio di quella che è la spesa sanitaria che grava direttamente sui privati. In Italia siamo intorno al 20% della spesa complessiva, quando invece il livello che raccomanda l'Organizzazione mondiale della Sanità è del 15». Su questo fronte, ha aggiunto ancora, «la ministra Grillo sta lavorando alla riduzione di alcuni ticket sia per quanto riguarda i farmaci sia per le visite specialistiche».

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