Mattarella, minacce choc sui social. Ma in tanti stanno con il Presidente. Indaga la polizia postale

Mattarella, minacce choc sui social. Ma in tanti stanno con il Presidente. Indaga la polizia postale
Mattarella, minacce choc sui social. Ma in tanti stanno con il Presidente. Indaga la polizia postale
Lunedì 28 Maggio 2018, 14:15 - Ultimo agg. 29 Maggio, 07:09
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Tanti grazie, molte manifestazioni di stima ma anche molti insulti e addirittura minacce di morte. Contro Sergio Mattarella i fan del governo Conte hanno cominciato a tirar fuori il peggio mentre il Capo dello Stato stava ancora parlando in diretta tv e hanno proseguito con un repertorio di offese e macabri vergognosi auguri di fare la fine del fratello Piersanti, trucidato dalla mafia nel 1980 quando era presidente della Regione Siciliana. La polizia postale ha avviato un monitoraggio sul web con l'obiettivo di segnalare all'autorità giudiziaria tutti quei comportamenti e dichiarazioni contro il presidente della Repubblica in cui si configurino reati perseguibili d'ufficio.

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Le richieste di messa in stato d'accusa di Mattarella avanzate da M5S, Lega e Fratelli d'Italia non hanno fatto altro che dare ancor più coraggio ai leoni da tastiera, nascosti dietro profili anonimi e nickname fasulli. «Ti hanno ammazzato il fratello, non ti basta?», arriva a scrivere qualcuno, mentre un altro augura al presidente della Repubblica un «accidente in diretta» mentre pronuncia il suo discorso dopo che Conte ha rimesso il mandato. 
 
Le offese e gli improperi sono continuati dopo che Mattarella ha conferito l'incarico a Cottarelli. «Peccato che la mafia abbia ucciso suo fratello e non questo golpista», scrive un utente twitter. 
 
Per fortuna non mancano i sostenitori di Mattarella che stigmatizzano la vergogna di certi commenti. Su Twitter l'hashtag #iostoconlacostituzione raccoglie i tanti che considerano costituzionalmente ineccepibile l'operato del Capo dello Stato.
 

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