Matteo Renzi sotto assedio: «Nessuna fuga da Italia Viva, mai con Lega o M5s»

Matteo Renzi
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Domenica 14 Novembre 2021, 20:44 - Ultimo agg. 16 Novembre, 08:36
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Matteo Renzi difende i suoi parlamentari e lancia la Leopolda che, a una settimana dal via, già definisce "una bomba".  Intanto il weekend appena concluso è stato una barricata continua per lui, impegnato a smentire le voci sui piani di uscita di una decina di parlamentari da Italia viva, ad assicurare che il suo partito non ha in progetto accordi con Lega o M5s e, nel mentre, a proseguire lo scontro a distanza con il Fatto quotidiano, annunciando anche un'azione di risarcimento per diffamazione.

Matteo Renzi: «Nessuna fuga di parlamentari»

La domenica dell'ex premier si è aperta con un post su Facebook, un nuovo intervento per rispondere «alle polemiche, gli attacchi, le insinuazioni».

Nessun accordo tra Iv e Lega, nessuno con M5s. E, soprattutto, nessuna fuga dal partito, ha scritto in sintesi: «Dicono che stanno scappando tutti da Italia Viva e dimenticano che siamo pieni di prenotazioni per la Leopolda, con migliaia di persone che stanno contribuendo con idee, suggerimenti, contributi economici. Dicono che arriveremo divisi al voto per il Quirinale e dimenticano che lo avevano già profetizzato ai tempi della crisi: non è andata proprio così, no?».

Le fibrillazioni che attraversano il Parlamento a un paio di mesi dall'elezione del nuovo presidente della Repubblica non risparmiano il partito di Renzi. I rapporti sono tutt'altro che idilliaci con alcuni alleati di maggioranza, come Pd e M5s, ma si registra da giorni qualche tensione anche fra i 27 deputati e i 16 senatori dei gruppi di Iv.

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Ad esempio, c'è chi come il senatore Leonardo Grimani ha esplicitato il suo disappunto per l'intesa stretta in Sicilia con Forza Italia, e un possibile passo verso destra sarebbe rifiutato anche dal deputato Camillo D'Alessandro. Nervosismi che si sommano a quelli legati all'inchiesta giudiziaria sulla fondazione Open.

«Dicono che avevamo la macchina del fango e dimenticano che siamo quelli che il fango lo hanno subito», ha dichiarato Renzi che, dopo aver letto stamattina le ultime ricostruzioni del Fatto Quotidiano, sentendosi «diffamato», ha annunciato di aver dato mandato ai legali per un'azione contro il giornale diretto da Marco Travaglio. Un messaggio di solidarietà è arrivato da Carlo Calenda. «Abbiamo vissuto decenni di intercettazioni, vite rovinate e processi finiti nel nulla, ma in voi prevale sempre l'odio per l'avversario - ha twittato il leader di Azione -. Non ho progetti con Renzi e sono stato duro su consulenze etc. Ma non accetto quello che accade oggi. Per la democrazia non per Renzi».

Martedì sera si capirà come si esprimerà invece la Giunta per le immunità di Palazzo Madama, chiamata a discutere la documentazione presentata da Renzi, che una settimana fa ha scritto alla presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, chiedendole di «porre in essere quanto necessario per la tutela dei diritti costituzionali», relativamente alle conversazioni finite agli atti dell'inchiesta della Procura di Firenze. Insomma, la nuova settimana si annuncia non meno movimentata degli ultimi giorni, con il clou atteso all'undicesima edizione della kermesse organizzata dal senatore a Firenze: «Ci vediamo alla Leopolda a partire da venerdì sera, sarà bellissimo». 

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