Giornata della Donna, Mattarella: «Massima severità contro femminicidi». Meloni: «Lotta a violenza con ogni strumento»

Il presidente della Repubblica: «Libertà solo se condivise tra uomini e donne». Meloni: «Le donne rappresentano una fonte inesauribile di forza, resistenza, coesione e condivisione»

Meloni e l'8 marzo, il premier ricorda Saman Abbass, Pamela Mastropietro e Sara Di Pietrantonio. «Lotta a violenza con tutti gli strumenti che abbiamo»
Meloni e l'8 marzo, il premier ricorda Saman Abbass, Pamela Mastropietro e Sara Di Pietrantonio. «Lotta a violenza con tutti gli strumenti che abbiamo»
Mercoledì 8 Marzo 2023, 10:28 - Ultimo agg. 9 Marzo, 08:02
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«Nella Giornata Internazionale della Donna voglio ricordare e ringraziare la tenacia e il coraggio di tutte le donne che, nel tempo e nella storia, hanno lottato e raggiunto importanti conquiste e traguardi in campo sociale e civile, economico e politico, nelle scienze come nell’innovazione». Comincia così il post su Facebook del premier Giorgia Meloni che celebra l'8 marzo. 

Giornata internazionale della donna, il post di Meloni

«Protagoniste di grandi rivoluzioni che hanno portato la donna ad avere un ruolo sempre più centrale e significativo per lo sviluppo dell’Italia. Lavoratrici, mogli, madri, sorelle, figlie, amiche o compagne: le donne rappresentano una fonte inesauribile di forza, resistenza, coesione e condivisione.
E lasciatemi anche ricordare giovani donne come Saman Abbas, Pamela Mastropietro, Sara Di Pietrantonio e tutte coloro che sono state uccise per mano violenta. È per loro, e per ogni donna vittima di persecuzione, discriminazione e abusi, che dobbiamo continuare la battaglia per contrastare ogni forma di violenza, con tutti gli strumenti a nostra disposizione - scrive Meloni -. È dovere delle Istituzioni fare in modo che tali barbarie non accadano più.

Così come è nostro dovere abbattere quegli ostacoli che non permettono a tutte le donne di poter esprimere al massimo il loro inestimabile potenziale nel settore cui esse ambiscono. Grandi passi avanti sono stati fatti e molti ancora dovranno essere compiuti, con la consapevolezza però, che la crescita della presenza della donna in ogni settore è e deve rappresentare perno e movimento continuo per lo sviluppo della nostra Nazione. Buon 8 marzo a tutte le donne d'Italia, d'Europa e del mondo».

Mattarella: «Massima severità contro i femminicidi»

«La strada per il raggiungimento di una parità effettiva - costituita con pienezza da diritti e da opportunità - è ancora lunga e presenta tuttora difficoltà. Ma vi si aggiunge la certezza che questa strada va percorsa con il massimo di determinazione e di rapidità. Perché dalla condizione generale della donna, in ogni parte del mondo, dipende la qualità della vita e il futuro stesso di ogni società». Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella, alle celebrazioni per l'8 marzo al Quirinale. «Non può esservi vera libertà se non è condivisa dalle donne e dagli uomini».

«In questi decenni la Repubblica ha fatto enormi progressi. Abbiamo in carica la prima donna alla guida del Governo, una donna alla presidenza della Consulta, per la prima volta una donna a capo della magistratura. Ma certe mentalità sono ancora presenti. Occorre un impegno ulteriore delle istituzioni, della comunità civile, delle donne e degli uomini, insieme per rimuovere ostacoli, confutare pregiudizi, operando con azioni concrete, contrastando con forza le inaccettabili violenze e i femminicidi, che sono crimini gravissimi da sanzionare con il massimo di severità».

La giornata al Quirinale

È stata celebrata al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la Giornata Internazionale della Donna. La cerimonia, aperta dalla proiezione di un video di Rai Storia dal titolo «Donne e libertà», è stata condotta da Elena Radonicich. Sono intervenute la giornalista Maria Latella e Maria Elisabetta Alberti Casellati, Ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa. Hanno portato le loro testimonianza Pegah Tashakkori, attivista iraniana e Frozan Nawabi, giurista afghana. Elena Radonicich ha letto brani tratti da «Figlie dell'Iran» di Reza Olia, «Lettere alle mie figlie» di Fawzia Koofi e «Il vestito azzurro» di Antonella Napoli. Nel corso della cerimonia la cantautrice Eleonora Bordonaro, accompagnata da Puccio Castrogiovanni e Marco Corbino, ha eseguito i brani musicali «Li Fomni» (Le donne), «Sprajammu di la Luna» (Siamo sbarcati dalla Luna), e « Moviti ferma» (Resta ferma). La celebrazione si è conclusa con l'intervento del Presidente Sergio Mattarella. Erano presenti il Presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, il Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il Presidente della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra, e rappresentanti del Governo e del Parlamento. Al femminile, come di consueto, la Guardia d'Onore del Palazzo del Quirinale.
 

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