Meloni, nel vertice delle donne il feeling con Roberta Metsola e il disgelo con Ursula

Meloni, nel vertice delle donne il feeling con Roberta Metsola e il disgelo con Ursula
Meloni, nel vertice delle donne il feeling con Roberta Metsola e il disgelo con Ursula
di Andrea Bulleri e Gabriele Rosana
Venerdì 4 Novembre 2022, 07:00 - Ultimo agg. 18:02
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Quasi amiche. Anzi, a vederle insieme – e a sentire quello che dicono l’una dell’altra alla fine dell’incontro –, vicine a diventarlo molto. Giorgia? «È una tipa tosta, coraggiosa e determinata», elogia il premier italiano Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo. Ursula von der Leyen si mantiene su un registro più istituzionale, ma già sembra più in vena di confidenze rispetto a qualche settimana fa: «Grazie Giorgia Meloni per il segnale forte mandato dalla tua visita alle istituzioni Ue come primo viaggio all’estero», la saluta a sera via Twitter. Giorgia, Ursula e Roberta: eccole, le protagoniste del terzetto tutto al femminile (se si esclude per un attimo Charles Michel, presidente del Consiglio europeo) che ieri è andato in scena a Bruxelles. Sarà per i toni cortesi, quasi familiari, sarà per i sorrisi che si scambiano le tre, nel corso dei vari faccia a faccia. Sarà, forse, per una certa dose di solidarietà femminile, in mezzo a una politica che – nelle istituzioni europee non troppo diversamente da quelle italiane – è in larga maggioranza fatta da uomini: sta di fatto che Meloni, nel giorno del debutto in Ue, pareva già di casa. Almeno agli occhi dei fotografi, che immortalano piccole carinerie e rapidi scambi di battute tra il presidente del Consiglio italiano e due tra le più alte rappresentanti della politica europea. 

Ecco Metsola che a grandi falcate si avvicina a Meloni per abbracciarla, di fronte all’ingresso d’onore del palazzo del Parlamento.

Ecco che le due si cambiano un’occhiata furtiva, come un segnale d’intesa, forse per nascondere una piccola dose d’imbarazzo. Poi, prima di entrare, qualche selfie di sfuggita con i sostenitori venuti ad aspettarla. «Sono molto incoraggiata dalla nostra conversazione», ha detto infine Metsola. Meloni ha «le idee molto chiare: mi ha confermato che l’Italia resto al centro dell’Ue. Possiamo agire uniti per le sanzioni alla Russia, gli aiuti all’Ucraina e sul caro energia».

Ma se le due già si conoscevano, e già un po’ si piacevano, azzarda qualcuno, con von der Leyen il feeling era tutto da costruire. Tanto più dopo quella certa freddezza che a Roma avevano percepito da parte della Commissione dopo l’exploit elettorale di Fratelli d’Italia. Del resto, Meloni l’aveva detto chiaro, in campagna elettorale, che se avesse vinto avrebbe messo tra i suoi obiettivi una riforma del Pnrr. Parole che a Bruxelles sulle prime avevano fatto alzare qualche sopracciglio. Così come non era piaciuta quell’espressione sulla «pacchia» che sarebbe presto finita in Europa. Le premesse per un incontro con poco calore, insomma, c’erano. Ma a giudicare dai toni del dopo vertice, tra le due sembra calato il disgelo. 

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Von der Leyen ha voluto scusarsi di persona per il ritardo con cui ha ricevuto il nuovo premier: una trentina di minuti in più sulla tabella di marcia, dal momento che il volo che la stava riportando a Bruxelles da Berlino si è imbattuto nella «nebbia e nel cattivo tempo». Un problema «fuori dal suo controllo», ha provato a rimediare il portavoce di Ursula: «La presidente è un’ospite educato e cortese, che riconosce e comprende l’importanza del protocollo». «Nessun problema», l’ha tranquillizzata Meloni con un ampio sorriso, condito da una calorosa stretta di mano all’ingresso del palazzo Berlaymont. Infine, il saluto di rito: «Grazie Giorgia Meloni per il forte segnale lanciato con la tua visita alle istituzioni europee nel tuo primo viaggio all’estero», twitta von der Leyen. «È stata una buona occasione per scambiare opinioni su temi critici, dal sostegno all’Ucraina al Next Generation Eu». E lei, Giorgia (che a fine serata chiude la girandola di incontri con Charles Michel), può esultare: «Sono contenta di come è andata questa giornata, mi pare che anche dal punto di vista umano si sia creata una interlocuzione molto franca e positiva». Quasi amiche. 

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