Mezzogiorno, la manovra del governo Meloni vale 1,8 miliardi: «Abbiamo fatto il possibile»

Agevolazioni alle aziende impegnate nell’innovazione: l’ok della Ragioneria

Il ministro Giancarlo Giorgetti
Il ministro Giancarlo Giorgetti
di Nando Santonastaso
Sabato 10 Dicembre 2022, 23:54 - Ultimo agg. 11 Dicembre, 19:50
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Un miliardo e ottocento milioni: ammontano a tanto, come ricorda il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, le misure annunciate dal governo per il Sud che rientreranno nella legge di Bilancio con uno o più emendamenti che lo stesso esecutivo formalizzerà in sede di approvazione della manovra alle Camere e anche del decreto Aiuti. Il lavoro preparatorio degli interventi per il Mezzogiorno, come ricordato già ieri dal Mattino, vanno dalla conferma dei crediti di imposta per le aree Zes e Zls, per l’acquisto di macchinari e per gli investimenti in ricerca e sviluppo da parte delle imprese fino al sostegno delle misure relative alla ricostruzione delle aree terremotate dell’Umbria e delle Marche. Lavoro di squadra, snodatosi sull’asse dei ministri Fitto e Giorgetti con il sostegno completo del premier Giorgia Meloni ed è arrivato al traguardo solo quando tutte le misure previste hanno ottenuto il via libera della Ragioneria generale dello Stato per ciò che attiene alla loro copertura finanziaria. 

«Abbiamo fatto il massimo possibile - commenta il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti -: alle misure di carattere nazionale che hanno un forte impatto sulle popolazioni del Sud perché agiscono sui redditi più bassi, mi riferisco per esempio a norme come il taglio del cuneo, gli sconti in bolletta assegni più alti per le famiglie si aggiunge un pacchetto ad hoc che vale, appunto, circa 1,8 miliardi per il solo 2023».

Anche in questa operazione c’è il richiamo forte alla strategia complessiva alla quale il governo ha ispirato l’elaborazione della legge di Bilancio, portata a termine in poche settimane e ora all’esame del Parlamento con il preciso obiettivo della maggioranza di governo di arrivare al traguardo dell’approvazione definitiva prima di Natale evitando l’altrimenti necessario ricorso all’esercizio provvisorio. «Siamo in un periodo particolarmente difficile a causa della crisi energetica e per gli effetti negativi dell’inflazione sull’economia - conferma Giorgetti -.

La nostra priorità nella legge di Bilancio e nel decreto aiuti quater è un sostegno concreto alle famiglie più fragili e dunque il Sud diventa il bacino che più di altri potrà beneficiare dei vantaggi contenuti in queste norme». 

Ma è soprattutto dal punto di vista politico che i provvedimenti varati dal governo per il Sud acquistano una loro precisa identità: smentiscono, si fa osservare, i dubbi sollevati da chi, e non solo a livello politico, ipotizzava una sorta di disinteresse del governo verso il Mezzogiorno. «Misure specifiche per il Sud a dimostrazione della nostra attenzione per questa parte del Paese che vogliamo sostenere il più possibile entreranno come emendamenti del governo nella legge di bilancio: mi riferisco alle proroghe dei crediti d’imposta per le imprese che acquistano beni strumentali o fanno ricerca e innovazione che si aggiungono a altre misure specifiche dedicate del Pnrr che, come noto, destina al Sud almeno il 40% delle risorse per gli interventi programmati nei vari capitoli», insiste il ministro Giorgetti. Ma questa strategia si lega anche l’impatto che il premier Meloni ha voluto manifestare sul tema dell’autonomia differenziata, scandendo di fatto i tempi di una frenata rispetto all’iniziale accelerazione che ha avuto l’effetto di raffreddare le tensioni geografiche tra Regioni e governatori e imporre una road map più ragionata sull’iter della riforma con l’obiettivo di arrivare anche in questo caso al traguardo finale con un testo l’argomento o totalmente condiviso da tutte le Regioni stesse. 

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Per tornare alle misure decise dal governo per il Sud, eccole nel dettaglio: la proroga del credito d’imposta in favore delle imprese che acquistano beni strumentali nuovi e destinati a strutture produttive ubicate nei territori delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Molise, Abruzzo, Sardegna e Sicilia; la proroga dell’agevolazione cosiddetta “Zona Franca Sisma Centro Italia” e dell’esenzione dal pagamento delle imposte di bollo e di registro relativamente alle istanze, ai contratti ed ai documenti presentati alle pubbliche amministrazione per gli interventi di ricostruzione; la proroga del credito d’imposta relativo agli investimenti effettuati nelle Zone Economiche Speciali e nelle Zone Logistiche Semplificate che sarà recepita dal prossimo Aiuti; la proroga del credito d’imposta maggiorato per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo in favore delle imprese localizzate nelle regioni del Mezzogiorno. Inoltre, si prevede, anche per l’anno 2023, il riconoscimento del credito d’imposta per le spese relative all’installazione e messa in funzione di impianti di compostaggio presso i Centri Agroalimentari presenti nelle regioni Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. 

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