Migranti, la Francia torna ad attaccare l'Italia: «Il governo Meloni è incapace di gestirli». Tajani annulla la visita a Parigi: «Pugnalata alle spalle»

L'attacco del ministro dell'Interno francese, Gérald Darmanin, all'esecutivo Meloni

Migranti, Francia attacca di nuovo l'Italia: «Governo incapace di gestirli». Corte Europea condanna Parigi per «trattamento inumano» a due profughi
Migranti, Francia attacca di nuovo l'Italia: «Governo incapace di gestirli». Corte Europea condanna Parigi per «trattamento inumano» a due profughi
Giovedì 4 Maggio 2023, 13:08 - Ultimo agg. 5 Maggio, 01:07
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L'ultima puntata dello scontro tra Roma e Parigi sulla questione migranti si è consumata oggi con quella che il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha definito una «pugnalata alle spalle». È stato l'attacco a freddo del ministro dell'Interno francese Gérald Darmanin contro Giorgia Meloni a far risalire all'improvviso la tensione tra i due versanti delle Alpi che sembrava definitivamente placata dopo la ricucitura tra la premier italiana e il presidente francese Emmanuel Macron nel bilaterale a margine del vertice europeo del marzo scorso.

Darmanin torna ad attaccare l'Italia

Meloni è «incapace di risolvere i problemi migratori» dell'Italia, ha attaccato il ministro francese.

Immediata la risposta del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha annullato la prevista visita a Parigi e l'incontro con la collega francese Catherine Colonna. «Non andrò a Parigi per il previsto incontro con Colonna. Le offese al governo e all'Italia pronunciate dal ministro Darmanin sono inaccettabili. Non è questo lo spirito con il quale si dovrebbero affrontare sfide europee comuni», ha twittato il titolare della Farnesina dopo aver condiviso la decisione con Meloni. E non sono bastati, almeno per ora, i tentativi di gettare acqua sul fuoco da parte della diplomazia d'Oltralpe. A stretto giro è intervenuto infatti il Quai d'Orsay con un comunicato nel quale «il governo francese auspica di lavorare con l'Italia per far fronte alla sfida comune rappresentata dalla rapida crescita dei flussi migratori» e ribadisce che «il rapporto tra la Francia e l'Italia è basato sul reciproco rispetto, fra i nostri due Paesi e fra i loro dirigenti», ricordando «lo spirito del Trattato del Quirinale».

Le conseguenze

La stessa Colonna - che all'epoca della chiusura dei porti italiani alla Ocean Viking aveva accusato Roma di non rispettare il diritto internazionale e marittimo - ha fatto sapere di aver sentito Tajani al telefono e di sperare di «accoglierlo presto a Parigi». Ma l'Italia per ora resta sulle sue posizioni. E il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi ha annullato la sua presenza a Palazzo Farnese all'evento 'La Notte delle Ideè, organizzato dall'ambasciata di Francia. La sortita di Darmanin, probabilmente strumentale più al dibattito politico interno che a un attacco premeditato nei confronti dell'Italia, si è comunque trasformata in un autogol. E dopo aver definito l'esecutivo Meloni «un governo di estrema destra scelto dagli amici della signora Le Pen», è stato pesantemente messo sulla graticola dalla destra francese. «Un errore diplomatico», l'ha definito Eric Ciotti, segretario dei Répubblicains, che teme un afflusso massiccio di migranti se l'Italia non dovesse più gestire i flussi. Mentre per Jordan Bardella, leader del Rassemblement National, il «record di immigrazione» della gestione Darmanin lo «squalifica nel ruolo di colui che dà lezioni di fermezza ai nostri vicini italiani». Uno scivolone ad uso interno, comunque ingiustificabile, dunque.

Le reazioni

È stato detto «peste e corna del nostro Paese senza motivo, se non quelli di politica interna, ma un ministro dell'Interno di un grande Paese dovrebbe riflettere prima di parlare», ha osservato ancora Tajani, che si aspettava, come il collega Guido Crosetto, «una dichiarazione di scuse al governo italiano». «Non accetto lezioni sull'immigrazione da chi respinge in Italia donne, bambini e uomini continuando invece ad ospitare assassini e terroristi che in Italia dovrebbero tornare», ha attaccato Matteo Salvini. Di «caduta di stile» ha parlato il ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto mentre dall'opposizione il leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte ha rivendicato: «Spetta solo a noi italiani riconoscere che questo governo è incapace». Sulla stessa lunghezza d'onda il responsabile Esteri del Pd Peppe Provenzano, secondo il quale «l'opposizione al governo Meloni la fa l'opposizione italiana». Sceglie la via della mediazione invece Pier Ferdinando Casini, che suggerisce a Tajani: «Chi ha più intelligenza, l'adoperi. Non serve reagire con altre ritorsioni nei confronti di chi non conosce la buona educazione». Intanto però sono arrivati al posto di frontiera di Ventimiglia i rinforzi di mezzi e agenti francesi per l'annunciata stretta nei confronti dei migranti che dall'Italia tentano di passare il confine. Un altro messaggio a Roma.

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